Discussione:
Il tagliaerba centrifuga l'erba?
(troppo vecchio per rispondere)
f***@gmail.com
2007-07-30 16:27:56 UTC
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Domanda principale: posto che l'erba è composta al 80% di acqua e al
20% di fibra (correggetemi se sbaglio), se un ipotetico tagliaerba
tenesse in sospensione sotto la campana (mediante lame curvate ad hoc
per aspirare...) diciamo per 1 minuto l'erba prima che cada al suolo,
potrebbe succedere che l'erba si disidrati a causa di separazione
solido/liquido da centrifugazione (vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga_(tecnologie_chimiche))?

Domanda di riserva: se facessi andare una manciata di erba in un
frullatore o in una centrifuga, come ne uscirebbe? mi ritroverei
l'acqua (80%) separata dalla fibra (20%)?

Fam.
Soviet_Mario
2007-07-31 13:43:28 UTC
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Post by f***@gmail.com
Domanda principale: posto che l'erba è composta al 80% di acqua e al
20% di fibra (correggetemi se sbaglio), se un ipotetico tagliaerba
tenesse in sospensione sotto la campana (mediante lame curvate ad hoc
per aspirare...) diciamo per 1 minuto l'erba prima che cada al suolo,
potrebbe succedere che l'erba si disidrati a causa di separazione
solido/liquido da centrifugazione (vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga_(tecnologie_chimiche))?
mi ha incuriosito, ma il link è morto (la pagina non esiste) ...
Post by f***@gmail.com
Domanda di riserva: se facessi andare una manciata di erba in un
frullatore o in una centrifuga, come ne uscirebbe? mi ritroverei
l'acqua (80%) separata dalla fibra (20%)?
in centrifuga, che usavo per la frutta, non so cosa farebbe l'erba.
In frullatore generico semplicemente non riesci a frullarla se
non aggiungi abbondante liquido : si forma solo una cavità
"pesta" e la lama ci gira a vuoto dentro, il resto forma un
intreccio che si auto sorregge. A quel punto forse ci vorrebbe
una specie di coclea tipo tritacarne, dove l'alimentazione è a
pressione.
PEr quanto riguarda la centrifuga, anche per la frutta adatta la
separazione non è certo quantitativa e completa. Con filtri
adeguati puoi ottimizzare il recupero di un filtrato liquido
limpido, ma di sicuro senza spremere i feltri di fibre con
presse non ottieni la cellulosa asciutta. Lo scarto esce con
consistenza che va da un feltro umido (limoni) a una pappa
collosa (pere) a praticamente niente (pesche, melone)
Dipende molto dalla struttura e dal tipo delle fibre, nella frutta.

Tieni anche conto che persino una fibra tenace (erba),
conterrebbe comunque una certa parte dell'acqua anche quando
l'aspetto è particolarmente asciutto, nel caso ti interessi per
qualche ragione una separazione quantitativa.

Cmq penso di non avere capito molto il tuo problema.
P.S. se usi una centrifuga domestica da frutti per l'erba, i
coltelli del piatto rotante non terranno il filo per un tempo
equivalente. Inoltre non è manco detto che il profilo del cono
filtrante, dentini se ci sono e tutto il resto, riescano a
spurgare quel feltro compatto con la stessa efficacia di altre
fibre da frutta varia. Magari ti costringerebbero a lavorare in
modo discontinuo e disintasare ogni poco tempo.

ciao
Soviet
Post by f***@gmail.com
Fam.
carmine
2007-07-31 13:46:28 UTC
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Post by Soviet_Mario
Post by f***@gmail.com
Domanda principale: posto che l'erba è composta al 80% di acqua e al
20% di fibra (correggetemi se sbaglio), se un ipotetico tagliaerba
tenesse in sospensione sotto la campana (mediante lame curvate ad hoc
per aspirare...) diciamo per 1 minuto l'erba prima che cada al suolo,
potrebbe succedere che l'erba si disidrati a causa di separazione
solido/liquido da centrifugazione (vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga_(tecnologie_chimiche))?
mi ha incuriosito, ma il link è morto (la pagina non esiste) ...
non mi risulta

Centrifuga (tecnologie chimiche)
Da Wikipedia, l'enciclopedia che si autodefinisce libera.

Centrifuga, nell'uso industriale e di laboratorio, è una apparecchiatura
atta ad accelerare la separazione tra corpi aventi differente densità
mediante l'uso (normalmente esclusivo) della forza centrifuga (o, più
precisamente, dell'accelerazione centrifuga).
Indice
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1 Generalità
2 Classificazione
2.1 Centrifughe senza separazione
2.2 Centrifughe con separazione per sfioro
2.3 Centrifughe con separazione per filtrazione
Generalità [modifica]
È noto il fenomeno della sedimentazione di un corpo solido ad alta densità
miscelato ad un fluido a densità più bassa. Come fenomeno fisico, questo è
dovuto al principio di Archimede : dato che la massa del fluido spostato Ml
è minore di quella Ms del solido che lo sposta, ed ad ambedue è applicata
l'accelerazione di gravità g, avrò una forza risultante pari a (Ms - Ml) x
g applicata al solido; questa forza causa appunto il movimento di
sedimentazione. Se si considera poi la legge di Stokes sul moto dei solidi
in mezzi viscosi, si verifica che la velocità terminale di sedimentazione
della particella solida è proporzionale alla forza applicata, e quindi
all'accelerazione assicurata, nella sedimentazione ordinaria, dal campo
gravitazionale terrestre. Appare quindi naturale la ricerca di mezzi atti
ad aumentare il valore dell'accelerazione applicata alla sospensione
solido-liquido : il metodo più semplice è di sostituire (o integrare)
l'accelerazione di gravità con l'accelerazione centrifuga generata da un
moto circolare uniforme. Le centrifughe sfruttano questo fenomeno,
ottenendo accelerazioni pari o superiori a 10,000 m/s2 o, come spesso si
usa dire, a 1000 g, dove g indica l'accelerazione di gravità standard pari
a 9,81 m/s2. Questo ad esempio si ottiene, all'incirca, con un diametro
della traiettoria di 1 metro a 7.2 rad/s.
Solitamente si definisce torbida la sospensione alimentata; filtrato o acque
madri il liquido estratto, e solido tout court, o panello (una sola n) il
solido.
Classificazione [modifica]
Da quanto sopra detto si deduce che basta far ruotare velocemente attorno ad
un asse un recipiente apposito per ottenere una stratificazione, solido nel
punto più lontano dall'asse, liquido verso l'interno. Salvo casi speciali,
lo scopo della centrifugazione è però la separazione, totale o quasi, tra
solido e liquido : esiste quindi la necessità di estrarre separatamente la
fase solida dalla fase liquida. Una classificazione può quindi essere
stilata in base al tipo di funzionamento :
Centrifughe senza separazione
Centrifughe con separazione per sfioro
Centrifughe con separazione per filtrazione
Per ciascuno di questi modelli, esiste una miriade di tipi e di varianti. Di
seguito vengono descritti i tipi di uso più generale. Si tralasciano qui le
macchine destinate all'ultracentrifugazione, che è un processo unitario
diverso.
Centrifughe senza separazione [modifica]
Figura 1 : Centrifuga da laboratorio
Figura 1 : Centrifuga da laboratorio
Sono essenzialmente usate per accelerare la decantazione del solido, spesso
in condizioni controllate, senza voler ottenere necessariamente due
prodotti distinti. Ne sono un esempio le centrifughe usate nei laboratori
di biomedica (vedi figura 1), in cui la provetta viene disposta in un
apposito contenitore, e la frazione solida fatta decantare nella provetta
stessa. In condizioni standard di riempimento e accelerazione, viene poi
misurato il sedimento in percentuale del totale della miscela. Hanno
comunque scarso interesse industriale.

Centrifughe con separazione per sfioro [modifica]
Figura 2 : Schema di centrifuga decantatrice
Figura 2 : Schema di centrifuga decantatrice
Immagine:Decanter.png
In queste centrifughe, a funzionamento continuo, la decantazione avviene per
separazione delle zone di uscita del solido e del liquido. Nella figura 2 è
mostrato un modello di base, dove si vede l'ingresso 1 della torbida, lo
scarico 2 del solido, più pesante, e 3 del liquido, più leggero. Un
movimento separato degli alberi coassiali della coclea e del contenitore 5
crea una differenza di velocità angolare tra i due rotori; la coclea 4
porta quindi il solido in una zona, normalmente conica, non interessata dal
liquido, e verso le bocche di uscita 6, mentre il filtrato esche da uno
stramazzo 7. Una carrozzeria esterna 8 funge da contenimento dei prodotti.
Esistono numerose varianti di questo modello, ma che rispettano i principi
di base illustrati. Come si vede dalla figura 3, i diametri di queste
macchine sono relativamente limitati, e si ottengono quindi delle
accelerazioni relativamente basse (max. 1000 g).
Questo è probabilmente il tipo più comune di centrifuga industriale,
particolarmente adatto per grandi portate e per la separazione di solidi di
tipo amorfo e di piccola o media dimensione. Ha il vantaggio di essere
particolarmente compatto, e lo svantaggio di avere un'umidità residua
piuttosto alta (fino al 20 % di acque madri nel solido scaricato).
Si può ricondurre a questo schema (pur con costruzione molto diversa) anche
la "centrifuga a piatti", spesso usata per separare prodotti liquidi a
diverso peso specifico, quali il siero del latte dalla crema; si tratta di
norma di centrifughe con scarico continuo del filtrato, e discontinuo
automatico dei solidi.
Centrifughe con separazione per filtrazione [modifica]
Anche in queste macchine le zone di scarico del solido e del liquido vengono
separate; ma hanno la particolarità di essere dotate di un cestello,
permeabile al liquido ma non al solido; in pratica un filtro. Vi sono
diversi modelli, che differiscono tra di loro per il sistema di scarico del
solido :
Figura 4 : Centrifuga verticale a 3 colonne - per concessione Comi Condor
S.p.A
Figura 4 : Centrifuga verticale a 3 colonne - per concessione Comi Condor
S.p.A
Le cosiddette centrifughe verticali a 3 colonne (vedi figura 4) e derivate,
solitamente a funzionamento discontinuo, e così dette perché le parti
rotanti vengono di solito sospese su 3 colonne di appoggio : nel cestello è
appoggiato un filtro in tela (non visibile nella figura), detto sacco
filtrante; la torbida viene caricata in modo continuo o discontinuo e la
centrifuga viene azionata per il tempo desiderato; al termine
dell'operazione il sacco filtrante viene estratto ed il solido recuperato.
Molto usate nell'industria farmaceutica per la possibilità di funzionamento
in ambiente sterile, sono di costruzione semplice ed economica, e grazie al
funzionamento discontinuo consentono operazioni ulteriori, quali
l'essiccamento o il raffreddamento del prodotto recuperato. Le macchine più
grandi raggiungono diametri ragguardevoli di cestello (1500 mm e oltre), ed
accelerazioni ben superiori ai 1000 g.

Figura 5 : Centrifuga a sacco invertibile - per concessione Comi Condor
S.p.A
Figura 5 : Centrifuga a sacco invertibile - per concessione Comi Condor
S.p.A
La centrifuga a sacco invertibile (vedi figura 5) consente uno scarico
discontinuo del panello di solido, mediante il rovesciamento del sacco
filtrante, che avviene mediante l'albero centrale. Si ottiene così un ciclo
comunque discontinuo, ma automatizzabile, e grazie alla disposizione
orizzontale dell'asse è facilitato lo scarico convogliato di prodotti anche
di scarsa scorrevolezza. Le caratteristiche sono paragonabili a quelle
delle centrifughe ad asse verticale, anche se vi è una limitazione nel
diametro massimo del cestello.


Figura 6 : Centrifuga tipo peeler - per concessione Comi Condor S.p.A
Figura 6 : Centrifuga tipo peeler - per concessione Comi Condor S.p.A
Le macchine orizzontali si prestano anche ad uno scarico semi-continuo
tramite un coltello raschiante che viene inserito, al termine della
separazione, in modo da togliere il prodotto senza rovesciare il sacco
(centrifughe peeler). In questo caso la tela è di solito metallica o può
esserci un setaccio simile a quello delle centrifughe a spinta (vedi); la
ritenzione dei fini è comunque assicurata dalla presenza di un panello
residuo, il cui effetto filtrante consente l'uso di tele o setacci con luci
superiori al diametro delle particelle solide. Le centrifughe peeler,
alquanto complesse e costose, sono di solito utilizzate per ottenere bassi
valori di umidità residua e per prodotti aventi granulometria molto fine.
Un vantaggio, rispetto alle centrifughe a sacco invertibile, sta nel minor
tempo morto dovuto allo scarico del solido. Le centrifughe peeler sono
alquanto complicate e costose, e vengono usate per solidi fini e per
ottenere bassa umidità residua. Anch'esse consentono l'essiccamento ed il
raffreddamento del prodotto solido.

Figura 7 : Centrifughe a spinta in un impianto produzione sale
Figura 7 : Centrifughe a spinta in un impianto produzione sale
Figura 8 : Setaccio e cestello di una centrifuga a spinta
Figura 8 : Setaccio e cestello di una centrifuga a spinta
Le centrifughe a spinta (vedi figura 7) e derivate vengono utilizzate nella
separazione dei solidi cristallini, come il cloruro di sodio. Un setaccio
(vedi figura 8) di barre di acciaio longitudinali, poste a spaziatura
costante, accoglie la torbida e la filtra, lasciando passare il liquido
all'esterno, passando attraverso il cestello. Ad un piatto, avente diametro
esterno uguale a quello interno del cestello viene dato un moto
longitudinale alternativo, così da spingere il solido verso l'estremità
aperta del setaccio; il prodotto viene quindi lanciato fuori e raccolto in
opportune tramogge. In figura 7 si nota il sale raccolto sul nastro posto
sotto la centrifuga.
Sono macchine continue, molto utilizzate nell'industria chimica e mineraria;
hanno una limitazione nella viscosità delle acque madri, che oltre i 2 - 3
mPa s limita fortemente le prestazioni. Con viscosità basse si ottiene una
separazione eccellente, con umidità residua inferiore al 5 %. Si ottengono
accelerazioni fino a 1500 g, e vengono prodotte con diametri del setaccio
fino a 1200 - 1500 mm. Le centrifughe a spinta più grandi consentono il
trattamento di quantità di solido di 200 t/h e oltre.
Soviet_Mario
2007-07-31 14:07:59 UTC
Permalink
Com'è possibile ? Io vedo solo quel che segue

(mi posti il collegamento esatto che hai usato) ?


QUOTED

Centrifuga (tecnologie chimiche))
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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immediata): prova ad aggiornare la cache e verifica se la pagina
è presente nell'archivio delle cancellazioni.
VITRIOL
2007-07-31 14:14:05 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Com'è possibile ? Io vedo solo quel che segue
(mi posti il collegamento esatto che hai usato) ?
C'è una parentesi in più. E':

http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga_(tecnologie_chimiche)
--
news:it-alt.comp.software.openoffice : Il newsgroup dedicato a
OpenOffice.org, la suite open source di applicazioni per ufficio.

Saluti, VITRIOL
Soviet_Mario
2007-07-31 19:04:43 UTC
Permalink
Post by f***@gmail.com
Post by Soviet_Mario
Com'è possibile ? Io vedo solo quel che segue
(mi posti il collegamento esatto che hai usato) ?
http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga_(tecnologie_chimiche)
ussignù, son proprio mongòlo !
danke
Soviet_mongman
carmine
2007-07-31 14:22:19 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Com'è possibile ? Io vedo solo quel che segue
(mi posti il collegamento esatto che hai usato) ?
puoi arrivarci anche dal link

http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga

e cliccare sulla prima parola della frase:

Centrifuga è un'apparecchiatura per la separazione di fase (generalmente
solido/liquido) mediante sedimentazione accelerata;
f***@gmail.com
2007-08-01 15:28:41 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by f***@gmail.com
Domanda principale: posto che l'erba è composta al 80% di acqua e al
20% di fibra (correggetemi se sbaglio), se un ipotetico tagliaerba
tenesse in sospensione sotto la campana (mediante lame curvate ad hoc
per aspirare...) diciamo per 1 minuto l'erba prima che cada al suolo,
potrebbe succedere che l'erba si disidrati a causa di separazione
solido/liquido da centrifugazione (vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Centrifuga_(tecnologie_chimiche))?
mi ha incuriosito, ma il link è morto (la pagina non esiste) ...
Confermo che il problema era nella parentesi finale che ti è stata
evidentemente annessa all'URL :)
Post by Soviet_Mario
Post by f***@gmail.com
Domanda di riserva: se facessi andare una manciata di erba in un
frullatore o in una centrifuga, come ne uscirebbe? mi ritroverei
l'acqua (80%) separata dalla fibra (20%)?
in centrifuga, che usavo per la frutta, non so cosa farebbe l'erba.
In frullatore generico semplicemente non riesci a frullarla se
non aggiungi abbondante liquido : si forma solo una cavità
"pesta" e la lama ci gira a vuoto dentro, il resto forma un
intreccio che si auto sorregge.
Ah.. ma se ne mettessi molta? il pesto ad esempio come fanno ad
ottenerlo se succede ciò che (ragionevolmente) sostieni? usano
macchine speciali?
Post by Soviet_Mario
PEr quanto riguarda la centrifuga, anche per la frutta adatta la
separazione non è certo quantitativa e completa. Con filtri
adeguati puoi ottimizzare il recupero di un filtrato liquido
limpido, ma di sicuro senza spremere i feltri di fibre con
presse non ottieni la cellulosa asciutta. Lo scarto esce con
consistenza che va da un feltro umido (limoni) a una pappa
collosa (pere) a praticamente niente (pesche, melone)
Dipende molto dalla struttura e dal tipo delle fibre, nella frutta.
Molto interessante. Mi piacerebbe sapere che grado di separazione di
otterrebbe.
Non ho capito comunque cosa succede alle pesche e ai meloni. Cosa gli
succede? si trasformano in energia per E=mc2 (scherzo..)? se rimanesse
solo la fibra, l'acqua separata non sarebbe comunque visibile? :)
Post by Soviet_Mario
Tieni anche conto che persino una fibra tenace (erba),
conterrebbe comunque una certa parte dell'acqua anche quando
l'aspetto è particolarmente asciutto, nel caso ti interessi per
qualche ragione una separazione quantitativa.
Cmq penso di non avere capito molto il tuo problema.
Mi interessa capire se è possibile costruire un tagliaerba che separi
fibra da acqua dell'erba restituendo il tutto al terreno, con l'acqua
che praticamente va giù subito (almeno in parte) ad "annaffiare" il
terreno invece che rimanere nei fili d'erba sul prato dove
probabilmente evapora tutta (o quasi) prima che il terreno la
"assorba".

Che ne pensate?

F.
Soviet_Mario
2007-08-01 22:32:57 UTC
Permalink
***@gmail.com ha scritto:
CUT
Post by f***@gmail.com
Post by Soviet_Mario
Post by f***@gmail.com
Domanda di riserva: se facessi andare una manciata di erba in un
frullatore o in una centrifuga, come ne uscirebbe? mi ritroverei
l'acqua (80%) separata dalla fibra (20%)?
in centrifuga, che usavo per la frutta, non so cosa farebbe l'erba.
In frullatore generico semplicemente non riesci a frullarla se
non aggiungi abbondante liquido : si forma solo una cavità
"pesta" e la lama ci gira a vuoto dentro, il resto forma un
intreccio che si auto sorregge.
Ah.. ma se ne mettessi molta?
allora frulla, perché le lame non girano a vuoto ma creano
vortici di acqua che risucchiano il resto del materiale.
Mi padre peraltro per il pesto usa essenzialmente olio (e io
quando devo frullare un bicchiere a fondo piano con dimensioni
tali da arrivare a poco sopra le lame mentre girano .... non è
il massimo della sicurezza, ma evita l'effetto proiezione di
materiale che viene sospinto lontano dalla zona vorticosa)
Post by f***@gmail.com
il pesto ad esempio come fanno ad
ottenerlo se succede ciò che (ragionevolmente) sostieni? usano
macchine speciali?
sarebbe sufficiente un pistone che comprima il materiale
costringendolo a compattarsi nel comparto lame (esso stesso di
limitato volume morto, inteso come spazio mai percorso dalle
lame medesime). In questo caso puoi tritare anche senza
aggiungere nulla .... Scalda un bel po', senza acqua,
ovviamente, e il pesto ti annerisce (ho visto un interessante
articolo tutto sul PESTO genovese del Prof. Dario Bressanini sul
sito di LeScienze On Line a tal proposito).
Post by f***@gmail.com
Post by Soviet_Mario
PEr quanto riguarda la centrifuga, anche per la frutta adatta la
separazione non è certo quantitativa e completa. Con filtri
adeguati puoi ottimizzare il recupero di un filtrato liquido
limpido, ma di sicuro senza spremere i feltri di fibre con
presse non ottieni la cellulosa asciutta. Lo scarto esce con
consistenza che va da un feltro umido (limoni) a una pappa
collosa (pere) a praticamente niente (pesche, melone)
Dipende molto dalla struttura e dal tipo delle fibre, nella frutta.
Molto interessante. Mi piacerebbe sapere che grado di separazione di
otterrebbe.
Non ho capito comunque cosa succede alle pesche e ai meloni. Cosa gli
succede ?
che passa TUTTO o quasi dal filtro : le fibre sono di tipo
debole (tipo pectine forse) e poco cellulosiche, si sfracellano
a dimensioni inferiori ai pori filtranti e passano. Il succo
ottenuto è ovviamente di consistenza molto più viscosa, ma buono
lo stesso. Idem se tenti con prugne e albicocche (delle prime
invero la buccia esterna un po' si scarta)
Post by f***@gmail.com
si trasformano in energia per E=mc2 (scherzo..) ? se rimanesse
solo la fibra,
no mi son spiegato male : se la fibra è così debole da essere
facilmente sminuzzata dai coltelli, viene filtrata insieme al
liquido, e non scartata via
Post by f***@gmail.com
l'acqua separata non sarebbe comunque visibile? :)
eccerto, mica svanisce (si porta seco una purea di fibre corte
ovviamente)
Post by f***@gmail.com
Post by Soviet_Mario
Tieni anche conto che persino una fibra tenace (erba),
conterrebbe comunque una certa parte dell'acqua anche quando
l'aspetto è particolarmente asciutto, nel caso ti interessi per
qualche ragione una separazione quantitativa.
Cmq penso di non avere capito molto il tuo problema.
Mi interessa capire se è possibile costruire un tagliaerba che separi
fibra da acqua dell'erba restituendo il tutto al terreno, con l'acqua
che praticamente va giù subito (almeno in parte) ad "annaffiare" il
terreno invece che rimanere nei fili d'erba sul prato dove
probabilmente evapora tutta (o quasi) prima che il terreno la
"assorba".
Che ne pensate?
ingegneristicamente non sono preparato nemmeno per darti un
parere di massima. Se dovessi scommettere, immaginando che costo
del macchinario e di funzionamento siano ininfluenti, direi che
si può fare di certo. Che poi si ottenga il tutto a costi e
complessità ragionevoli non saprei proprio dire.
Sorry
ciao
Soviet
Post by f***@gmail.com
F.
f***@gmail.com
2007-08-01 22:58:46 UTC
Permalink
Grazie Soviet per il messaggio!
Non ho ben capito la questione del filtro (il frullatore ha un filtro?
la centrifuga ha un filtro? boh.. sono proprio ignorante in
materia...) ma va bene lo stesso :)
Soviet_Mario
2007-08-02 12:59:01 UTC
Permalink
Post by f***@gmail.com
Grazie Soviet per il messaggio!
Non ho ben capito la questione del filtro (il frullatore ha un filtro?
NO (almeno quello di casa)
Post by f***@gmail.com
la centrifuga ha un filtro?
SI (almeno quella di casa)
Post by f***@gmail.com
boh.. sono proprio ignorante in
materia...) ma va bene lo stesso :)
mah ... non volevi inventare la tagliaerba disseccante ?
ciao
Soviet
f***@gmail.com
2007-08-02 16:46:04 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
mah ... non volevi inventare la tagliaerba disseccante ?
Pi� precisamente lo voleva inventare una terza persona e volevo capire
quanto fossero fondate e realizzabili le sue idee. A quanto pare non
molto... dico bene?
luh
2007-07-31 12:37:42 UTC
Permalink
Post by f***@gmail.com
Domanda di riserva: se facessi andare una manciata di erba in un
frullatore o in una centrifuga, come ne uscirebbe? mi ritroverei
l'acqua (80%) separata dalla fibra (20%)?
secondo te come si fa il succo di carota?

ciao

luh
--
Satellite Computer HW&SW Multimedia Audio Video Foto Ottica

http://www.drl.it - http://www.derosaluciano.it

Leggi le FAQ di IHSatD: http://ihsatd.cjb.net
Togli _NOSPAM_ per rispondere in privato
f***@gmail.com
2007-08-01 15:05:29 UTC
Permalink
Post by luh
Post by f***@gmail.com
Domanda di riserva: se facessi andare una manciata di erba in un
frullatore o in una centrifuga, come ne uscirebbe? mi ritroverei
l'acqua (80%) separata dalla fibra (20%)?
secondo te come si fa il succo di carota?
*Aggiungendo* acqua alle carote frullate?
luh
2007-08-02 16:25:05 UTC
Permalink
Post by f***@gmail.com
*Aggiungendo* acqua alle carote frullate?
frullandole e poi centrifugandole *senza* aggiungere acqua? ;-)

ciao

luh
--
Satellite Computer HW&SW Multimedia Audio Video Foto Ottica

http://www.drl.it - http://www.derosaluciano.it

Leggi le FAQ di IHSatD: http://ihsatd.cjb.net
Togli _NOSPAM_ per rispondere in privato
f***@gmail.com
2007-08-03 10:59:05 UTC
Permalink
Post by luh
Post by f***@gmail.com
*Aggiungendo* acqua alle carote frullate?
frullandole e poi centrifugandole *senza* aggiungere acqua? ;-)
Non sono esperto in succhi di carote ma una ricerca con Google mi ha
dato questo:
http://cgi.ebay.it/Succo-di-Carota-Bio-Succhi-di-frutta-biologici_W0QQitemZ130136878724QQcmdZViewItem
Dice "Il succo di carote � ottenuto con spremitura meccanica delle
carote". Dice che spreme, non centrifuga... e poi non � nemmeno detto
che quello che c'� in bottiglia � tutto il risultato della spremitura.
Magari usano 10KG di carote per ottenere 1L. di succo, scartando i 9KG
di "macinato" di carote rimamenti...

Comunque ieri ho frullato alla massima velocit� l'erba e ne � uscita
solo erba finemente sminuzzata, leggermente umidiccia (cosa che posso
spiegarmi anche con il fatto che il bagnato sta nei bordi del taglio
anche se fosse fatto con una forbice cio� senza centrifuga).

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