Post by a***@nospam-inwind.itAnche artigianalmente non è difficile da ottenere. Sciogli del sale in un
tubo di vetro con due elettrodi conficcati dentro, sul catodo si formerà
sodio metallico. Il problema è dove buttare il cloro, velenosissimo.
uhmmmmm ! Cavolo, come la fai facile.
A 700° il vetro normale diventa molto mollo, quantomeno dovresti
usare un tubo di pirex o quarzo (nel quale per ficcarci gli
elettrodi, devi andare dal soffiatore o comprare un cannello
apposta perché sul bunsen riesci a foggiare poco più di un
tubicino piccolo, se è di pirex).
Per parte mia, che ho provato a prepararlo, non tenterò più di
ripetere l'esperienza in crogiolo (con fondenti borace e
carbonato di sodio), perché
1) il cloro all'anodo ribolliva rabbiosamente e tendeva a far
schizzare piccole gocce o frammenti di sale fuso o quasi, che
anche se piccoli sono da schivare perché ti carbonizzano i
guanti e i vestiti, fanno piccoli buchini neri (ci vogliono
quelli di cuoio, proprio per la mola o smerigliatrice, che in
effetti fanno danni simili)
2) l'apparato dimostrativo era semplice, ma non consentiva di
recuperare un bel niente, solo vedere ogni tanto qualche goccia
di metallo fuso affiorare, argentea, e subito dopo incenerirsi
all'aria e tornare nella massa fusa come ossido o chissà che altro.
Volendo recuperare il sodio ci vuole uno spurgo a sfioro (dato
che galleggia sul fuso) e quindi un atmosfera inerte (tra
l'altro meglio ancora una pompa da vuoto che estrae il cloro).
O magari una specie di voltametro stile Hoffman con la zona
catodica capovolta e rubinetto in alto (deve però essere tutto
quanto termostatato al di sopra della T. di fusione del sodio,
se no ti si blocca nel tubo di spillaggio.
Imho è un casino da fare casalingamente
ciao
cccp++mario