Discussione:
Energia reticolare del TiO2
(troppo vecchio per rispondere)
cometa_luminosa
2009-11-07 18:12:27 UTC
Permalink
Non riesco a trovarla, cosi' come quella di altri solidi ionici ad
elevata energia reticolare. Su questa tabella, ad esempio, non c'e':
http://www.wiredchemist.com/chemistry/data/lattice_energies.html

In particolare mi piacerebbe sapere quale composto ionico ha la piu'
elevata.
Andrea Zille
2009-11-07 21:22:05 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Non riesco a trovarla, cosi' come quella di altri solidi ionici ad
elevata energia reticolare. Su questa tabella, ad esempio, non c'e':http://www.wiredchemist.com/chemistry/data/lattice_energies.html
http://database.iem.ac.ru/mincryst/s_lattice.php?RUTILE
Post by cometa_luminosa
In particolare mi piacerebbe sapere quale composto ionico ha la piu'
elevata.
Credo Al2O3. Anione e catione con alta carica e piccolo raggio ionico.

Ciao

Zille
Soviet_Mario
2009-11-07 22:22:30 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Non riesco a trovarla, cosi' come quella di altri solidi ionici ad
elevata energia reticolare. Su questa tabella, ad esempio, non c'e':http://www.wiredchemist.com/chemistry/data/lattice_energies.html
http://database.iem.ac.ru/mincryst/s_lattice.php?RUTILE
Post by cometa_luminosa
In particolare mi piacerebbe sapere quale composto ionico ha la piu'
elevata.
Credo Al2O3. Anione e catione con alta carica e piccolo raggio ionico.
è possibile.
Io, sempre senza avere controllato né cercato numeri,
punterei o sulla toria (ThO2) o sulla zirconia (ZrO2).
Il titanio è un po' troppo piccolo imho (anche Al è troppo
piccolo, rispetto ai 140 nm dell'ossigeno), e indi
presumerei che energie reticolari maggiori potessero venire
fuori da cationi capaci di espandere i numeri di
coordinazione come minimo a 8.

La carica alta in effetti conta ... tuttavia ioni positivi a
carica TROPPO alta hanno il problema di essere un po' "rari"
nel reticolo, ove quindi esistono zone (locali per caritò)
fatte di soli ioni ossido impaccati tra loro.

Da questo punto di vista anche un banale ossido di calcio è
più omogeneamente "legante" che non quelli che ho citato.


Inoltre non saprei come collocare ossidi misti, ma credo si
difentano bene (roba tipo AlPO4, ZrSiO4, CaTiO3)

Appena ho tempo spulcio il sito che hai dato.

Ah, P.S., questo è un dato che ricordo : sia la zirconia sia
ancora più la toria superano il punto di fusione
dell'allumina. Non so se questo dato sia in relazione
lineare (o semplice) con l'energia reticolare però. La Toria
è il solido simultaneamente col più alto punto di fusione e
di ebollizione. Credo che però questo non implichi solo la
grande stabilità reticolare, ma anche la pessima stabilità
in forma di molecola a sé stante.
ciao
Soviet
Post by Andrea Zille
Ciao
Zille
Soviet_Mario
2009-11-07 22:45:34 UTC
Permalink
Ah...altra considerazione.
Occhio anche a dare all'energia reticolare una valenza più
"intensiva" di quanto non abbia.
E' un'energia, e come tale additiva. In particolare è
un'energia MOLARE, e non massiva. Questo implica che, a
parità di altri fattori, un cristallo con unità formula
"grande", penso appunto ai sesquiossidi e sesquisolfuri,
paragonato ai più semplici monossidi e monosolfuri, parta
già con un vantaggio di tipo estensivo.

CaO ha un unità formula fatta di DUE ioni soltanto
SiO2 di tre ioni
Al2O3 di cinque ioni

ovvio che paragonare delle grandezze molari, anche i calori
di formazione, risente di questa differenza intrinseca, e
falsa il confronto di "forza di legame" medio diciamo.

Questo vale a maggior ragione per alcuni composti ternari
che ho citato (ed altri, tipo zaffiro, berillo, spinelli,
perowskyte, ilmenite, fosfati etc etc etc : più grandi sono
più hanno grandezze molari molto alte)
riciao
Soviet
Post by Soviet_Mario
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Non riesco a trovarla, cosi' come quella di altri solidi ionici ad
elevata energia reticolare. Su questa tabella, ad esempio, non
c'e':http://www.wiredchemist.com/chemistry/data/lattice_energies.html
http://database.iem.ac.ru/mincryst/s_lattice.php?RUTILE
Post by cometa_luminosa
In particolare mi piacerebbe sapere quale composto ionico ha la piu'
elevata.
Credo Al2O3. Anione e catione con alta carica e piccolo raggio ionico.
è possibile.
Io, sempre senza avere controllato né cercato numeri, punterei o sulla
toria (ThO2) o sulla zirconia (ZrO2).
Il titanio è un po' troppo piccolo imho (anche Al è troppo piccolo,
rispetto ai 140 nm dell'ossigeno), e indi presumerei che energie
reticolari maggiori potessero venire fuori da cationi capaci di
espandere i numeri di coordinazione come minimo a 8.
La carica alta in effetti conta ... tuttavia ioni positivi a carica
TROPPO alta hanno il problema di essere un po' "rari" nel reticolo, ove
quindi esistono zone (locali per caritò) fatte di soli ioni ossido
impaccati tra loro.
Da questo punto di vista anche un banale ossido di calcio è più
omogeneamente "legante" che non quelli che ho citato.
Inoltre non saprei come collocare ossidi misti, ma credo si difentano
bene (roba tipo AlPO4, ZrSiO4, CaTiO3)
Appena ho tempo spulcio il sito che hai dato.
Ah, P.S., questo è un dato che ricordo : sia la zirconia sia ancora più
la toria superano il punto di fusione dell'allumina. Non so se questo
dato sia in relazione lineare (o semplice) con l'energia reticolare
però. La Toria è il solido simultaneamente col più alto punto di fusione
e di ebollizione. Credo che però questo non implichi solo la grande
stabilità reticolare, ma anche la pessima stabilità in forma di molecola
a sé stante.
ciao
Soviet
Post by Andrea Zille
Ciao
Zille
Andrea Zille
2009-11-07 23:19:18 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
CaO ha un unità formula fatta di DUE ioni soltanto
SiO2 di tre ioni
Al2O3 di cinque ioni
Post by Soviet_Mario
è possibile.
Io, sempre senza avere controllato né cercato numeri, punterei o sulla
toria (ThO2) o sulla zirconia (ZrO2).
Qui l'energia reticolare per vari ossidi espressa per un ossigeno,
quindi presumo che bisogni moltiplicare per il numero di ossigeni
nella formula per ottenere l'energia reticolare totale.

http://books.google.pt/books?id=b9hjpivFLkAC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=%22lattice+energy%22+ThO2+ZrO2&source=bl&ots=R9NDu_jXUt&sig=zyDY3oLF2g5oKPMvOl-xmSict84&hl=pt-PT&ei=E_v1Suy7Doq24Qb1ivnUAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAgQ6AEwAA
Post by Soviet_Mario
Post by Soviet_Mario
Il titanio è un po' troppo piccolo imho (anche Al è troppo piccolo,
rispetto ai 140 nm dell'ossigeno), e indi presumerei che energie
reticolari maggiori potessero venire fuori da cationi capaci di
espandere i numeri di coordinazione come minimo a 8.
La carica alta in effetti conta ... tuttavia ioni positivi a carica
TROPPO alta hanno il problema di essere un po' "rari" nel reticolo, ove
quindi esistono zone (locali per caritò) fatte di soli ioni ossido
impaccati tra loro.
Io ho fatto il calcolo approssimativo basandomi sul ricordo che
l'energia reticolare di un solido ionico 'e direttamente proporzionale
al prodotto della carica degli ioni e inversamente proporzionale alla
somma dei raggi ionici.

Ciao

Zille
Soviet_Mario
2009-11-08 12:53:39 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by Soviet_Mario
CaO ha un unità formula fatta di DUE ioni soltanto
SiO2 di tre ioni
Al2O3 di cinque ioni
Post by Soviet_Mario
è possibile.
Io, sempre senza avere controllato né cercato numeri, punterei o sulla
toria (ThO2) o sulla zirconia (ZrO2).
Qui l'energia reticolare per vari ossidi espressa per un ossigeno,
quindi presumo che bisogni moltiplicare per il numero di ossigeni
nella formula per ottenere l'energia reticolare totale.
http://books.google.pt/books?id=b9hjpivFLkAC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=%22lattice+energy%22+ThO2+ZrO2&source=bl&ots=R9NDu_jXUt&sig=zyDY3oLF2g5oKPMvOl-xmSict84&hl=pt-PT&ei=E_v1Suy7Doq24Qb1ivnUAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAgQ6AEwAA
grazie, vado a guardarci subito. In effetti non sono molto
abituato a cercare su google books, da quando ho scoperto
che non sono in grado di scaricarli.
Post by Andrea Zille
Post by Soviet_Mario
Post by Soviet_Mario
Il titanio è un po' troppo piccolo imho (anche Al è troppo piccolo,
rispetto ai 140 nm dell'ossigeno), e indi presumerei che energie
reticolari maggiori potessero venire fuori da cationi capaci di
espandere i numeri di coordinazione come minimo a 8.
La carica alta in effetti conta ... tuttavia ioni positivi a carica
TROPPO alta hanno il problema di essere un po' "rari" nel reticolo, ove
quindi esistono zone (locali per caritò) fatte di soli ioni ossido
impaccati tra loro.
Io ho fatto il calcolo approssimativo basandomi sul ricordo che
l'energia reticolare di un solido ionico 'e direttamente proporzionale
al prodotto della carica degli ioni e inversamente proporzionale alla
somma dei raggi ionici.
Figata ... non conoscevo una simile shortcut.
Sulle prime mi ha sorpreso per la sintetica eleganza.
Rimuginandoci un po' su, mi pare in realtà di essere stato
ingenuo a sorprendermene.
Tutto sommato, è praticamente l'integrazione dell'equazione
della forza elettrostatica coulombiana (il prodotto delle
cariche rimane, come costante, e la distanza quadratica al
denominatore diventa una distanza elevato ad uno, cosa
appunto dovuta all'integrazione).

Credo cmq che la cautela dovuta al diverso modo di
impaccamento debba restare, e che confronti significativi e
veridici possano essere fatti solo per reticoli simili.
Ad es. un cubico, un corpo centrato o un facce centrate non
possano essere confrontati direttamente (forse ci vogliono
delle costanti tipiche dell'impaccamento, ma non ricordo il
nome dell'autore ... ricordo il nome di Bravais, ma non era
lui, vabbè non importa).

Cmq vado a cercarmi anche i raggi ionici. Al3+ è minuscolo,
ma anche Ti4+ non sarebbe uno ione grande (a parte il fatto
che la ionicità diventa teorica). Anche Zr4+ e Th4+ non
dovrebbero essere grandi.
ciao
Soviet
Post by Andrea Zille
Ciao
Zille
Andrea Zille
2009-11-08 13:24:57 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Figata ... non conoscevo una simile shortcut.
Sulle prime mi ha sorpreso per la sintetica eleganza.
Rimuginandoci un po' su, mi pare in realtà di essere stato
ingenuo a sorprendermene.
Tutto sommato, è praticamente l'integrazione dell'equazione
della forza elettrostatica coulombiana (il prodotto delle
cariche rimane, come costante, e la distanza quadratica al
denominatore diventa una distanza elevato ad uno, cosa
appunto dovuta all'integrazione).
L'ho trovata:

http://en.wikipedia.org/wiki/Kapustinskii_equation
Post by Soviet_Mario
Credo cmq che la cautela dovuta al diverso modo di
impaccamento debba restare, e che confronti significativi e
veridici possano essere fatti solo per reticoli simili.
Ad es. un cubico, un corpo centrato o un facce centrate non
possano essere confrontati direttamente (forse ci vogliono
delle costanti tipiche dell'impaccamento, ma non ricordo il
nome dell'autore ... ricordo il nome di Bravais, ma non era
lui, vabbè non importa).
Credo ti riferisca alla costante di Madelung:

http://en.wikipedia.org/wiki/Madelung_constant
Post by Soviet_Mario
Cmq vado a cercarmi anche i raggi ionici. Al3+ è minuscolo,
ma anche Ti4+ non sarebbe uno ione grande (a parte il fatto
che la ionicità diventa teorica). Anche Zr4+ e Th4+ non
dovrebbero essere grandi.
Qui una tabella molto utile...un bel colpo d'occhio.

Loading Image...

Ciao

Zille

http://boomeria.org/chemlectures/textass2/table10-9.jpg
cometa_luminosa
2009-11-08 18:46:04 UTC
Permalink
On 8 Nov, 14:24, Andrea Zille <***@clix.pt> wrote:
...
Post by Andrea Zille
http://en.wikipedia.org/wiki/Kapustinskii_equation
Non mi e' chiaro in che modo l'equazione di Kapustinskii sia in
relazione a questa formula:
http://en.wikipedia.org/wiki/Lattice_energy
Andrea Zille
2009-11-09 00:41:01 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
...
Post by Andrea Zille
http://en.wikipedia.org/wiki/Kapustinskii_equation
Non mi e' chiaro in che modo l'equazione di Kapustinskii sia in
relazione a questa formula:http://en.wikipedia.org/wiki/Lattice_energy
Kapustinskii noto' che se la costante di Madelung di una serie di
composti ionici con differente struttura erano divise per il numero di
ioni della loro formula unitaria i valori ottenuti erano praticamente
costanti (variano da 0.88 a 0.8). Questo lo levo' a pensare che
sarebbe stato possibile esprimere una formula per l'energia reticolare
indipendente dalla struttura del cristallo.
Quindi dalla Born-Lande' prima ha eliminato la costante di Madelung
(M) sostituendola con il valore per la struttura dell' NaCl (0,874v) e
la distanza tra gli ioni (r0) con la somma dei raggi ionici. Ha poi
assegnato il valore 9 ad n.
Comunque la versione su Wikipedia in effetti non e' quella che mi
ricordavo io:

E= -(1.079*10^5vZ+*Z-)/(r(+ + r-)

Ciao

Zille
cometa_luminosa
2009-11-09 10:23:15 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
...
Post by Andrea Zille
http://en.wikipedia.org/wiki/Kapustinskii_equation
Non mi e' chiaro in che modo l'equazione di Kapustinskii sia in
relazione a questa formula:http://en.wikipedia.org/wiki/Lattice_energy
Kapustinskii noto' che se la costante di Madelung di una serie di
composti ionici con differente struttura erano divise per il numero di
ioni della loro formula unitaria i valori ottenuti erano praticamente
costanti (variano da 0.88 a 0.8). Questo lo levo' a pensare che
sarebbe stato possibile esprimere una formula per l'energia reticolare
indipendente dalla struttura del cristallo.
Quindi dalla Born-Lande' prima ha eliminato la costante di Madelung
(M) sostituendola con il valore per la struttura dell' NaCl (0,874v) e
la distanza tra gli ioni (r0) con la somma dei raggi ionici. Ha poi
assegnato il valore 9 ad n.
Comunque la versione su Wikipedia in effetti non e' quella che mi
E= -(1.079*10^5vZ+*Z-)/(r(+ + r-)
Ti ringrazio.
Un'ultima cosa: il numero di ioni v della formula empirica, come si
calcola? Per l'ossido di alluminio per esempio si considera Al2O3
oppure AlO1.5 ?
Andrea Zille
2009-11-09 10:46:55 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Ti ringrazio.
Un'ultima cosa: il numero di ioni v della formula empirica, come si
calcola? Per l'ossido di alluminio per esempio si considera Al2O3
oppure AlO1.5 ?
v e' il numero di ioni della formula empirica quindi per Al2O3 sara'
v=5.

Ciao

Andrea
cometa_luminosa
2009-11-09 12:38:40 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Ti ringrazio.
Un'ultima cosa: il numero di ioni v della formula empirica, come si
calcola? Per l'ossido di alluminio per esempio si considera Al2O3
oppure AlO1.5 ?
v e' il numero di ioni della formula empirica quindi per Al2O3 sara'
Grazie.
Ciao.
Soviet_Mario
2009-11-08 13:24:52 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by Soviet_Mario
CaO ha un unità formula fatta di DUE ioni soltanto
SiO2 di tre ioni
Al2O3 di cinque ioni
Post by Soviet_Mario
è possibile.
Io, sempre senza avere controllato né cercato numeri, punterei o sulla
toria (ThO2) o sulla zirconia (ZrO2).
Qui l'energia reticolare per vari ossidi espressa per un ossigeno,
quindi presumo che bisogni moltiplicare per il numero di ossigeni
nella formula per ottenere l'energia reticolare totale.
http://books.google.pt/books?id=b9hjpivFLkAC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=%22lattice+energy%22+ThO2+ZrO2&source=bl&ots=R9NDu_jXUt&sig=zyDY3oLF2g5oKPMvOl-xmSict84&hl=pt-PT&ei=E_v1Suy7Doq24Qb1ivnUAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAgQ6AEwAA
dato un'occhiata ... In effetti ci sono sorprese, almeno per me.

Intanto alcuni illustri sconosciuti come SnO2 (che avvicina
la titania ... quest'ultima massacra la zirconia,
contrariamente a quanto pensavo, e tuttavia è vero che è più
bassofondente).
Poi, straordinario, il biossido di manganese 6470 ! ! ! E
dire che lo consideravo un ossido non troppo stabile (in
quanto più ossidante degli altri).

Ma soprattutto, e qui mi perplimo un po', il concetto di
energia reticolare viene esteso a molecole del tutto
covalenti (silice e anidride borica, 6520 e 6260, quindi di
straordinaria stabilità), e passi, ma anche a molecole
discrete, ossia non macromolecolari, come P2O5. L'anidride
fosforica esiste anche vetrosa, ma la sua forma stabile è
molecolare. Il suo orrendo valore di 8010 ! ! è il più alto
riportato, eppure considerarlo un energia reticolare mi
sembra fuorviante se non esiste nessun reticolo. Qui mi pare
che il concetto di energia del cristallo debba essere letto
come mero DH° (lo riporta anche l'intestazione come se
fossero sinonimi ... Forse lo sono, ma io non li avevo mai
considerati sinonimi : se parlo di crystal lattice, non mi
riferisco a molecole monomere, ma solo a corpi cristallini,
proprio tirando il concetto, a masse vetrose)

stessa cosa per V2O5 che svetta con 7660. Ma l'anidride
pervanadica non è bassofondente ?

riciao
Soviet
Andrea Zille
2009-11-08 13:41:12 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
dato un'occhiata ... In effetti ci sono sorprese, almeno per me.
Intanto alcuni illustri sconosciuti come SnO2 (che avvicina
la titania ... quest'ultima massacra la zirconia,
contrariamente a quanto pensavo, e tuttavia è vero che è più
bassofondente).
stessa cosa per V2O5 che svetta con 7660. Ma l'anidride
pervanadica non è bassofondente ?
E' mia opinione che la relazione tra punto di fusione e energia
reticolare 'e vera solo fino ad un certo punto per due ragioni:

1) L'energia reticolare misura la quantitá di energia richiesta per
separare completamente una mole di un composto ionico nei suoi ioni .
Questo non succede nella realta' perch'e in unn liquido gli ioni
ancora possono interagire.

2) Il punto di fusione misura una temeperatura e l'energia reticolare
e' una misura (parziale) del calore. Quindi influenzera' anche la
capacita di calore di un solido.

Ciao

Zille
Soviet_Mario
2009-11-10 15:13:50 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by Soviet_Mario
dato un'occhiata ... In effetti ci sono sorprese, almeno per me.
Intanto alcuni illustri sconosciuti come SnO2 (che avvicina
la titania ... quest'ultima massacra la zirconia,
contrariamente a quanto pensavo, e tuttavia è vero che è più
bassofondente).
stessa cosa per V2O5 che svetta con 7660. Ma l'anidride
pervanadica non è bassofondente ?
E' mia opinione che la relazione tra punto di fusione e energia
1) L'energia reticolare misura la quantitá di energia richiesta per
separare completamente una mole di un composto ionico nei suoi ioni .
Questo non succede nella realta' perch'e in unn liquido gli ioni
ancora possono interagire.
Si, hai ragione. Mi sembra un'osservazione molto pertinente.
Proprio in quei solidi molecolari tipo anidride fosforica
(la topmost), quel che dici tiene.
Per fonderla devo solo rompere i legami intermolecolari
debolucci. Ma per la def. di energia reticolare (che cmq
trovo poco attinente) bisognerebbe separare il composto sino
a P(5+) e O(2-).
Post by Andrea Zille
2) Il punto di fusione misura una temeperatura e l'energia reticolare
e' una misura (parziale) del calore.
Okay, non sono omogenei ... Ma credo che l'obiezione
migliore tu l'avessi già fatta. Un solido che per fondere
deve spezzare la maggior parte dei legami del reticolo
fonderà a T più alta di uno che fonde pur conservando molte
interazioni nel liquido. L'acqua è un buon esempio, dato che
nel solido lega 4 oggetti, e nel liquido ne lega ancora
quasi tre di media (se non ricordo male, cmq tra le due e le
tre molecole). Non è necessario che una molecola si svincoli
completamente per la transizione di fase.
Post by Andrea Zille
Quindi influenzera' anche la
capacita di calore di un solido.
Beh, su questo, quantitativamente, non so se e quanto
rilevante sia. Di norma i calori latenti (per le transizioni
di fase) sono molto più grandi dei calori specifici
(sempreché per capacità di calore tu intendessi i secondi e
non i primi) ... Ovviamente non sono dati omogenei nemmeno
loro, per cui è un confronto un po' di mele e pere.

ciao
Soviet
Post by Andrea Zille
Ciao
Zille
Andrea Zille
2009-11-10 17:51:05 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by Andrea Zille
Quindi influenzera' anche la
capacita di calore di un solido.
Beh, su questo, quantitativamente, non so se e quanto
rilevante sia. Di norma i calori latenti (per le transizioni
di fase) sono molto più grandi dei calori specifici
(sempreché per capacità di calore tu intendessi i secondi e
non i primi) ... Ovviamente non sono dati omogenei nemmeno
loro, per cui è un confronto un po' di mele e pere.
Si parlavo di calore specifico.

Facevo il seguente ragionamento: Se il cloruro di magnesio ha una
energia reticolare ed un calore latente maggiore del cloruro di sodio
perché il cloruro di magnesio fonde a meno 100ºC rispetto all'NaCl?
La risposta che mi ero dato era che avesse a che fase con il calore
specifico (che non trovo per questi sali)...

Sará perché il MgCl2 mostra qualche effetto covalente?

Ciao

Andrea
cometa_luminosa
2009-11-11 14:33:23 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by Soviet_Mario
Post by Andrea Zille
Quindi influenzera' anche la
capacita di calore di un solido.
Beh, su questo, quantitativamente, non so se e quanto
rilevante sia. Di norma i calori latenti (per le transizioni
di fase) sono molto più grandi dei calori specifici
(sempreché per capacità di calore tu intendessi i secondi e
non i primi) ... Ovviamente non sono dati omogenei nemmeno
loro, per cui è un confronto un po' di mele e pere.
Si parlavo di calore specifico.
Facevo il seguente ragionamento: Se il cloruro di magnesio ha una
energia reticolare ed un calore latente maggiore del cloruro di sodio
perché il cloruro di magnesio fonde a meno 100ºC rispetto all'NaCl?
La risposta che mi ero dato era che avesse a  che fase con il calore
specifico  (che non trovo per questi sali)...
Sará perché il MgCl2 mostra qualche effetto covalente?
Io direi che dipende soprattutto dalla variazione di entropia; DeltaG
= DeltaH - TDeltaS percio' la trasformazione solido --> liquido
diviene spontanea alla temperatura per la quale TDeltaS raggiunge il
valore di DeltaH.
Andrea Zille
2009-11-11 18:05:30 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Io direi che dipende soprattutto dalla variazione di entropia; DeltaG
= DeltaH - TDeltaS percio' la trasformazione solido --> liquido
diviene spontanea alla temperatura per la quale TDeltaS raggiunge il
valore di DeltaH.
Sono sicuro che il fatto dell'Mgcl2 avere un punto di fusione piú
basso dell'NaCl non vada contro i principi della termodinamica. Ti
riporto i valori delle variazioni di entalpia e entropia se possono
interessare:

NaCl(s) deltaH (298k) -411.120 (kJ mol-1) deltats(298k) 72.132 (J K-1
mol-1)

MgCl2(s) deltaH (298k) -641.616 (kJ mol-1) deltats(298k) 89.629 (J K
-1 mol-1)

Continuo a non capire il perché.

P.S. il punto di ebollizione differrisce invece di 1 ºC

Ciao

Zille
cometa_luminosa
2009-11-11 19:52:13 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Io direi che dipende soprattutto dalla variazione di entropia; DeltaG
= DeltaH - TDeltaS percio' la trasformazione solido --> liquido
diviene spontanea alla temperatura per la quale TDeltaS raggiunge il
valore di DeltaH.
Sono sicuro che il fatto dell'Mgcl2 avere un punto di fusione piú
basso dell'NaCl non vada contro i principi della termodinamica. Ti
riporto  i valori delle variazioni di entalpia e entropia se possono
NaCl(s) deltaH (298k) -411.120 (kJ mol-1)       deltats(298k) 72.132 (J K-1
mol-1)
MgCl2(s)        deltaH (298k) -641.616 (kJ mol-1)       deltats(298k) 89.629 (J K
-1 mol-1)
Continuo a non capire il perché.
P.S. il punto di ebollizione differrisce invece di 1 ºC
Quelle sono le entalpie ed entropie di *fusione*?
Andrea Zille
2009-11-11 21:45:41 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Quelle sono le entalpie ed entropie di *fusione*?
No sono le entalpie standard di formazione.

Zille
cometa_luminosa
2009-11-11 20:02:58 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Sono sicuro che il fatto dell'Mgcl2 avere un punto di fusione piú
basso dell'NaCl non vada contro i principi della termodinamica.
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
Andrea Zille
2009-11-11 22:48:38 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
NaCl 30,2 kJ/mol

MgCl2 43,1 kJ/mol

Ciao

Zille
cometa_luminosa
2009-11-12 15:00:59 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
NaCl 30,2 kJ/mol
MgCl2 43,1 kJ/mol
Con questi dati e usando i seguenti valori delle T di fusione: 801 °C
per NaCl e 714 °C per MgCl2, le variazioni molari di entropia durante
la fusione di NaCl e MgCl2 sono, rispettivamente: 30.200/1074,15 =
28,1 J/mol K e 43.100/987,15 = 43,7 J/mol K. Dunque la variazione di
entropia durante la fusione di una mole di cloruro di magnesio e'
circa 1.55 volte quella della fusione di NaCl. Ma una mole di MgCl2
significa 3N atomi, mentre per NaCl sono 2N atomi; 3/2 = 1.5 ~ 1.55.

Sembrerebbe dunque essere questa la banale spiegazione della minore
temperatura di fusione dell'MgCl2: in una mole ci sono 1.5 volte piu'
atomi che nel caso di NaCl!

E' corretto questo ragionamento?
Andrea Zille
2009-11-12 15:30:07 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
NaCl 30,2 kJ/mol
MgCl2 43,1 kJ/mol
Con questi dati e usando i seguenti valori delle T di fusione: 801 °C
per NaCl e 714 °C per MgCl2, le variazioni molari di entropia durante
la fusione di NaCl e MgCl2 sono, rispettivamente: 30.200/1074,15 =
28,1 J/mol K  e  43.100/987,15 = 43,7 J/mol K. Dunque la variazione di
entropia durante la fusione di una mole di cloruro di magnesio e'
circa 1.55 volte quella della fusione di NaCl. Ma una mole di MgCl2
significa 3N atomi, mentre per NaCl sono 2N atomi; 3/2 = 1.5 ~ 1.55.
Sembrerebbe dunque  essere questa la banale spiegazione della minore
temperatura di fusione dell'MgCl2: in una mole ci sono 1.5 volte piu'
atomi che nel caso di NaCl!
E' corretto questo ragionamento?
Ma se io sostituisco MgCl2 per CaCl2

CaCl2 tf= 775 ºC (1048,15 ºK) DHfus = 28,85 kj/mol

28.850/1048,15= 27,5 J/mol K

ciao

Zille
cometa_luminosa
2009-11-12 15:39:52 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
NaCl 30,2 kJ/mol
MgCl2 43,1 kJ/mol
Con questi dati e usando i seguenti valori delle T di fusione: 801 °C
per NaCl e 714 °C per MgCl2, le variazioni molari di entropia durante
la fusione di NaCl e MgCl2 sono, rispettivamente: 30.200/1074,15 =
28,1 J/mol K  e  43.100/987,15 = 43,7 J/mol K. Dunque la variazione di
entropia durante la fusione di una mole di cloruro di magnesio e'
circa 1.55 volte quella della fusione di NaCl. Ma una mole di MgCl2
significa 3N atomi, mentre per NaCl sono 2N atomi; 3/2 = 1.5 ~ 1.55.
Sembrerebbe dunque  essere questa la banale spiegazione della minore
temperatura di fusione dell'MgCl2: in una mole ci sono 1.5 volte piu'
atomi che nel caso di NaCl!
E' corretto questo ragionamento?
Ma se io sostituisco MgCl2 per CaCl2
CaCl2  tf= 775 ºC (1048,15 ºK)  DHfus =  28,85 kj/mol
28.850/1048,15= 27,5 J/mol K
Allora mi arrendo...
Scusa, dove sei riuscito a reperire quei dati sui calori di fusione?
Ciao.
Andrea Zille
2009-11-12 15:47:31 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
NaCl 30,2 kJ/mol
MgCl2 43,1 kJ/mol
Con questi dati e usando i seguenti valori delle T di fusione: 801 °C
per NaCl e 714 °C per MgCl2, le variazioni molari di entropia durante
la fusione di NaCl e MgCl2 sono, rispettivamente: 30.200/1074,15 =
28,1 J/mol K  e  43.100/987,15 = 43,7 J/mol K. Dunque la variazione di
entropia durante la fusione di una mole di cloruro di magnesio e'
circa 1.55 volte quella della fusione di NaCl. Ma una mole di MgCl2
significa 3N atomi, mentre per NaCl sono 2N atomi; 3/2 = 1.5 ~ 1.55.
Sembrerebbe dunque  essere questa la banale spiegazione della minore
temperatura di fusione dell'MgCl2: in una mole ci sono 1.5 volte piu'
atomi che nel caso di NaCl!
E' corretto questo ragionamento?
Ma se io sostituisco MgCl2 per CaCl2
CaCl2  tf= 775 ºC (1048,15 ºK)  DHfus =  28,85 kj/mol
28.850/1048,15= 27,5 J/mol K
Allora mi arrendo...
Scusa, dove sei riuscito a reperire quei dati sui calori di fusione?
Ciao.
http://books.google.pt/books?id=q2qJId5TKOkC&pg=PT982&dq=salts+melting+point#v=onepage&q=salts%20heat%20of%20fusion&f=false
cometa_luminosa
2009-11-12 18:32:15 UTC
Permalink
Post by cometa_luminosa
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Post by Andrea Zille
Post by cometa_luminosa
Sono sicuro anch'io. Ma se non mi fornisci le entalpie di fusione e'
un po' difficile stabilire se il fatto e' dovuto ad una differente
variazione di entropia di fusione.
Poi, che relazione ci sia con l'entalpia di formazione, e con
l'energia reticolare, e' tutto un altro par di maniche...
NaCl 30,2 kJ/mol
MgCl2 43,1 kJ/mol
Con questi dati e usando i seguenti valori delle T di fusione: 801 °C
per NaCl e 714 °C per MgCl2, le variazioni molari di entropia durante
la fusione di NaCl e MgCl2 sono, rispettivamente: 30.200/1074,15 =
28,1 J/mol K  e  43.100/987,15 = 43,7 J/mol K. Dunque la variazione di
entropia durante la fusione di una mole di cloruro di magnesio e'
circa 1.55 volte quella della fusione di NaCl. Ma una mole di MgCl2
significa 3N atomi, mentre per NaCl sono 2N atomi; 3/2 = 1.5 ~ 1.55.
Sembrerebbe dunque  essere questa la banale spiegazione della minore
temperatura di fusione dell'MgCl2: in una mole ci sono 1.5 volte piu'
atomi che nel caso di NaCl!
E' corretto questo ragionamento?
Ma se io sostituisco MgCl2 per CaCl2
CaCl2  tf= 775 ºC (1048,15 ºK)  DHfus =  28,85 kj/mol
28.850/1048,15= 27,5 J/mol K
Allora mi arrendo...
Scusa, dove sei riuscito a reperire quei dati sui calori di fusione?
Ciao.
http://books.google.pt/books?id=q2qJId5TKOkC&pg=PT982&dq=salts+meltin...
Grazie molte!
Ciao.

Elio Fabri
2009-11-11 20:33:38 UTC
Permalink
...
Ovviamente non sono dati omogenei nemmeno=20 loro, per cui =E8 un
confronto un po' di mele e pere.
Ecco, l'hai detto :)
Anzi, direi neppure mele e pere, che sono almeno entrambe rosacee.
Facciamo mele e patate :-)

Parlando un po piu' sul serio, per far entrare in relazione calore
latente e calore specifico hai bisogno di moltiplicare il secondo per
una temperatura.
La T a disposizione ci sarebbe: quella di transizione.
Ma non riesco a vedere un significato fisico dell'operazione.
--
Elio Fabri
Soviet_Mario
2009-11-11 21:15:10 UTC
Permalink
Questo messaggio potrebbe essere inappropriato. Clicca per visualizzarlo
Andrea Zille
2009-11-12 01:08:11 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Magari A. Zille è così gentile da incollare i valori di
qualche composto che si era citato, per vedere se mi
sbagliavo della grossa. Può anche essere !
Con piacere, ti chiedo solo di essere un po' piu' specifico. Valori di
che cosa esattamente e di quali composti.

Ciao
Zille
Soviet_Mario
2009-11-12 15:38:04 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by Soviet_Mario
Magari A. Zille è così gentile da incollare i valori di
qualche composto che si era citato, per vedere se mi
sbagliavo della grossa. Può anche essere !
Con piacere, ti chiedo solo di essere un po' piu' specifico. Valori di
che cosa esattamente e di quali composti.
dunque, nel nostro confronto si poteva prendere ThO2 (o
ZrO2) ed allumina (quelli originali).

Servivano i valori dei calori specifici (anche se forse in
3500 gradi di intervallo termico considerarli costanti è
ridicolo), dei calori latenti di fusione, e delle
temperature di fusione ...
Per farci cosa, esattamente non me lo ricordo più.
Ma cercherò di rileggere il thread e trovare il tuo post
dove discutevi sull'influsso del calore specifico sulla T.
fusione, e sul grado di interazioni ioniche ancora presenti
nel fuso di due composti diversi.
Ho un po' di casino, abbi pazienza
ciao
Soviet
Post by Andrea Zille
Ciao
Zille
Andrea Zille
2009-11-12 01:06:44 UTC
Permalink
Post by Elio Fabri
Parlando un po piu' sul serio, per far entrare in relazione calore
latente e calore specifico hai bisogno di moltiplicare il secondo per
una temperatura.
La T a disposizione ci sarebbe: quella di transizione.
Ma non riesco a vedere un significato fisico dell'operazione.
--
Elio Fabri
Io ho detto :
"Il punto di fusione misura una temeperatura e l'energia reticolare
e' una misura (parziale) del calore. Quindi influenzera' anche la
capacita di calore di un solido."

Frase pessimamente scritta e che voleva essere piu' una domanda che
una affermazione ma non mi pare di aver cercato di correlare calore
latente con specifico.
Quello che mi chiedevo era se potesse essere relazionato il fatto di
una sostanza avere un calore specifico maggiore ma un punto di fusione
piu' basso di un altra. Ossia se la maggiore quantita' di energia
assorbita ad una data temperatura potesse influenzare lo stato della
materia o del cristallo e nel caso del MgCl2 e NaCl spiegare perche'
una sostanza con energia reticolare maggiore fonde prima.

Ciao

Zille
Soviet_Mario
2009-11-12 15:34:01 UTC
Permalink
Post by Andrea Zille
Post by Elio Fabri
Parlando un po piu' sul serio, per far entrare in relazione calore
latente e calore specifico hai bisogno di moltiplicare il secondo per
una temperatura.
La T a disposizione ci sarebbe: quella di transizione.
Ma non riesco a vedere un significato fisico dell'operazione.
--
Elio Fabri
"Il punto di fusione misura una temeperatura e l'energia reticolare
e' una misura (parziale) del calore. Quindi influenzera' anche la
capacita di calore di un solido."
tranquillo, diceva a me. Sono io che ho scritto qualcosa del
genere :-) (vabbè, con varie precisazioni cmq)
ciao
Soviet
Post by Andrea Zille
Frase pessimamente scritta e che voleva essere piu' una domanda che
una affermazione ma non mi pare di aver cercato di correlare calore
latente con specifico.
Quello che mi chiedevo era se potesse essere relazionato il fatto di
una sostanza avere un calore specifico maggiore ma un punto di fusione
piu' basso di un altra. Ossia se la maggiore quantita' di energia
assorbita ad una data temperatura potesse influenzare lo stato della
materia o del cristallo e nel caso del MgCl2 e NaCl spiegare perche'
una sostanza con energia reticolare maggiore fonde prima.
Ciao
Zille
Andrea Zille
2009-11-08 15:29:47 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Ma soprattutto, e qui mi perplimo un po', il concetto di
energia reticolare viene esteso a molecole del tutto
covalenti
Be' normalemnete si usa solo per gli ioni perche' e' relativamente
semplice calcolarne il valore pero' la sua definizione si puo'
estendere alle strutture cristalline i cui compeneti sono atomi, ioni
e molecole.
Questo forse risponde in parte (pag 24):

http://books.google.pt/books?id=pSk_nUHlx1IC&pg=PA24&dq=%22lattice+energy%22+covalent+compound&lr=#v=onepage&q=%22lattice%20energy%22%20covalent%20compound&f=false

Ciao

Zille
Loading...