Discussione:
Zincatura fai-da-te
(troppo vecchio per rispondere)
Alessandro1958
2005-10-25 12:34:43 UTC
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Ciao a tutti,
mi sto attrezzando per provare a zincare piccoli pezzi di metallo (viti,
dadi ecc); ho trovato in rete un procedimento elettrolitico abbastanza
semplice da provare, il quale prevede, come primo step, di sciogliere dello
zinco metallico in acido cloridrico per ottenere una soluzione satura di
cloruro di zinco.
Siccome di zinco puro sono riuscito a trovarne pochissimo, volevo chiedere
se, al termine del processo di zincatura dei primi pezzi, dovrò buttare la
soluzione di cloruro di zinco (con tutto lo zinco che vi rimane) oppure se
l'acido riacquista la capacità di sciogliere ulteriore zinco metallico (in
modo da non avere sprechi di zinco).
P.S.= sono al corrente della pericolosità del giochetto, compreso lo
sviluppo di idrogeno... farò tutto all'aperto, con guanti e occhiali :-)
Grazie1000,
CiaociaoAlessandro
Soviet_Mario
2005-10-25 14:08:55 UTC
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Post by Alessandro1958
Ciao a tutti,
mi sto attrezzando per provare a zincare piccoli pezzi di metallo (viti,
dadi ecc); ho trovato in rete un procedimento elettrolitico abbastanza
semplice da provare
daresti il link, magari ?
Non mi risulta tanto agevole depositare lo zinco da soluzioni
acquose (data la sua scarica nascosta dall'idrogeno e dalla
difficoltà di limitare la corrente dell'idrogeno). Forse con un
tampone basico ... mah
ciao
Soviet
Post by Alessandro1958
, il quale prevede, come primo step, di sciogliere
dello zinco metallico in acido cloridrico per ottenere una soluzione
satura di cloruro di zinco.
Siccome di zinco puro sono riuscito a trovarne pochissimo, volevo
chiedere se, al termine del processo di zincatura dei primi pezzi, dovrò
buttare la soluzione di cloruro di zinco (con tutto lo zinco che vi
rimane) oppure se l'acido riacquista la capacità di sciogliere ulteriore
zinco metallico (in modo da non avere sprechi di zinco).
P.S.= sono al corrente della pericolosità del giochetto, compreso lo
sviluppo di idrogeno... farò tutto all'aperto, con guanti e occhiali :-)
Grazie1000,
CiaociaoAlessandro
Alessandro1958
2005-10-25 19:26:20 UTC
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Post by Soviet_Mario
Post by Alessandro1958
Ciao a tutti,
mi sto attrezzando per provare a zincare piccoli pezzi di metallo (viti,
dadi ecc); ho trovato in rete un procedimento elettrolitico abbastanza
semplice da provare
daresti il link, magari ?
Non mi risulta tanto agevole depositare lo zinco da soluzioni acquose
(data la sua scarica nascosta dall'idrogeno e dalla difficoltà di limitare
la corrente dell'idrogeno). Forse con un tampone basico ... mah
ciao
Soviet
Ciao, grazie per la risposta.
Di seguito, il link dove ho trovato la "ricetta"... si tratta di un forum di
appassionati di restauro di vecchie moto del quale faccio parte, ed il
procedimento, del tutto artigianale ed empirico (anche se sembrerebbe
supportato da buone basi teoriche) sembra funzionare davvero, con tanto di
foto:
http://www.honda4fun.com/faq/pillole/pill_04.html
Soviet_Mario
2005-10-25 21:43:48 UTC
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Post by Alessandro1958
Post by Soviet_Mario
Post by Alessandro1958
Ciao a tutti,
mi sto attrezzando per provare a zincare piccoli pezzi di metallo
(viti, dadi ecc); ho trovato in rete un procedimento elettrolitico
abbastanza semplice da provare
daresti il link, magari ?
Non mi risulta tanto agevole depositare lo zinco da soluzioni acquose
(data la sua scarica nascosta dall'idrogeno e dalla difficoltà di
limitare la corrente dell'idrogeno). Forse con un tampone basico ... mah
ciao
Soviet
Ciao, grazie per la risposta.
Di seguito, il link dove ho trovato la "ricetta"... si tratta di un
forum di appassionati di restauro di vecchie moto del quale faccio
parte, ed il procedimento, del tutto artigianale ed empirico (anche se
sembrerebbe supportato da buone basi teoriche)
beh ... diciamo che operando una elettrolisi con tensione di 12
Volt (caricabatterie), di molto superiore a quella minima di
scarica (che è addirittura negativa, dato che lo spostamento
zinco-idrogeno è spontaneo, e l'anodo, appunto è di zinco), e
mettendo in conto di non considerare la effettiva resa di
corrente, la cosa può in effetti diventare fattibile.
Giustamente il tizio prende precauzioni per evitare che lo
sviluppo anodico di idrogeno, massiccio (anzi predominante) non
crei troppi problemi. Con tale sovrabbondanza di corrente, una
certa frazione conduce alla deposizione anche di zinco (che per
fortuna non presenta grosse sovratensioni.

Utile l'osservazione sul'orientamento : professionalmente più
che spostare il pezzo o mettere vari anòdi, si preferisce un
anodo unico a forma di cestello o di rete cilindrica a
gabbietta, col pezzo da ricoprire circa al centro. La costante
di cella è più bassa, la densità di corrente anodica abb. bassa
e quella catodica maggiore (più spessori in tempi minori e
maggiore omogeneità di spessore).

Cmq sia, non ti aspettare la solidità della zincatura in bagno
fuso (meccanicamente parlando intendo, quella elettrolitica,
viene meno resistente).
ciao
Soviet_Mario
Post by Alessandro1958
sembra funzionare
http://www.honda4fun.com/faq/pillole/pill_04.html
Alessandro1958
2005-10-26 12:08:39 UTC
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beh ... diciamo che operando una elettrolisi con tensione di 12 Volt
(caricabatterie), di molto superiore a quella minima di scarica (che è
addirittura negativa, dato che lo spostamento zinco-idrogeno è spontaneo,
e l'anodo, appunto è di zinco), e mettendo in conto di non considerare la
effettiva resa di corrente, la cosa può in effetti diventare fattibile.
[cut]

Ok, Soviet, di nuovo grazie.
Ora che il procedimento è chiaro, torno alla domanda iniziale: man mano che
si zincano i pezzi, dovrebbe consumarsi il cloruro di zinco presente nella
soluzione (che si ritrasforma in zinco metallico depositato sul pezzo).
A questo punto, devo buttare la soluzione (insieme a tutto lo zinco
disciolto rimanente) e preparane una nuova, oppure l'acido "riacquista
vigore" e torna di nuovo in grado di sciogliere ulteriore zinco metallico?
CiaociaoAlessandro
Soviet_Mario
2005-10-26 14:02:57 UTC
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Post by Alessandro1958
beh ... diciamo che operando una elettrolisi con tensione di 12 Volt
(caricabatterie), di molto superiore a quella minima di scarica (che è
addirittura negativa, dato che lo spostamento zinco-idrogeno è
spontaneo, e l'anodo, appunto è di zinco), e mettendo in conto di non
considerare la effettiva resa di corrente, la cosa può in effetti
diventare fattibile.
[cut]
Ok, Soviet, di nuovo grazie.
Ora che il procedimento è chiaro, torno alla domanda iniziale: man mano
che si zincano i pezzi, dovrebbe consumarsi il cloruro di zinco presente
nella soluzione (che si ritrasforma in zinco metallico depositato sul
pezzo).
Mi pare che il sito indicasse di usare anodi di zinco, che si
dissolvono man mano che all'anodo si deposita zinco. Anzi, in
realtà la quantità di zinco che si deposita al catodo è
parecchio inferiore alla quantità di metallo che si dissolve
agli anodi (sicché in soluzione Zn++ aumenta e potrebbe
precipitare come cloruro di zinco o anche, dato che la scarica
catodica di H+ rende il mezzo sempre meno acido, potrebbe
precipitare dell'idrossido di zinco).
Aggiungendo HCl quando comincia a precipitare roba bianca
gelatinosa, si converte l'idrossido in cloruro di zinco. Quando
anche epr quest'ultimo si raggiunge la saturazione, potresti
usare la salamoia per elettrolisi con anodi inerti (platino
liscio, oro etc). In questo modo la reazione anodica diventa
l'elettrolisi dell'acqua (si forma ossigeno), e non si produce
più zinco ione, ma continua a consumarsi al catodo. Dopo un po'
di zincature probabilmente il corpo di fondo (ZnCl2 in eccesso)
si sarà ridissolto e la soluzione non sar più satura. E' il
momento di tornare a usare i normali anodi di zinco.
Questa alternanza irregolare è un effetto della molto diversa
resa di corrente (portata dallo zinco) nel processo anodico,
permesso sulla base del potenziale redox, e di quello catodico,
non permesso dal potenziale e quindi marginale rispetto alal
scarica di H+. In sostanza le due correnti sono desincronizzate
tra loro (avessi usato il rame, invece, non avresti mai avuto
consumo dell'elettrolita o eccessivo arricchimento, ma solo
ottimo accordo tra il consumo anodico e la deposizione catodica).
ciao
Soviet_Mario
P.S.
ovviamente, a causa delle impurezze varia e del "resto"
(gelatina, zucchero, detersivi), non potrai riusare all'infinito
la soluzione come potrebbe sembrare in teoria. C'è sempre
qualche processo parassita che alla lunga di altera troppo la
composizione del bagno (senza contare che lo zinco stesso
solitamente contiene anche ferro e altra roba : più volte riusi
la soluzione, più essa si arricchirà di tali impurezze sino a
quando si depositeranno anch'esse nello strato galvanico, e non
è bello "ferrare" un pezzo invece di zincarlo, eh he he)
Post by Alessandro1958
A questo punto, devo buttare la soluzione (insieme a tutto lo zinco
disciolto rimanente) e preparane una nuova, oppure l'acido "riacquista
vigore" e torna di nuovo in grado di sciogliere ulteriore zinco metallico?
CiaociaoAlessandro
Alessandro1958
2005-10-26 20:47:58 UTC
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Mi pare che il sito indicasse di usare anodi di zinco, che si dissolvono
man mano che all'anodo si deposita zinco... [cut]
Ciao Soviet, e ancora 1000 grazie; il procedimento per rinnovare il bagno è
abbastanza chiaro anche per un "non chimico" come me.
Approfitto ancora della tua pazienza, e anche di quella di tutto il ng, per
porre un'ulteriore domanda.
Oggi ho "tentato" di eseguire la prima fase, cioè la preparazione del bagno.
Ho messo un panetto di zinco in un contenitore di plastica e vi ho versato
l'acido cloridrico.
La reazione è stata di una potenza inaspettata! Mi aspettavo di veder
"bollire" la soluzione, con conseguente produzione di vapori, ma non con una
tale potenza!
Infatti, dopo pochi secondi, sono stato costretto ad interrompere la
reazione... la soluzione in pochi secondi è diventata piuttosto calda e ciò
mi ha indotto a dubitare della resistenza del contenitore di plastica... ma
soprattutto la quantità di vapori prodotta era impressionante... prima che
qualche vicino di casa chiamasse i carabinieri :-), ho preferito
interrompere.
Un primo dubbio riguarda la concentrazione dell'acido... sul sito dove ho
trovato la "ricetta" si parla di acido diluito al 10% (mi sembra di capire
che l'autore si riferiva ad acido acquistato casualmente già a questa
diluizione)... quello che ho io invece riporta sul flacone la scritta "HCL
19-21 Bè - 30-33%" che però non so rapportare ad una misura di diluizione;
una cosa però è certa: quest'acido, acquistato normalmente in ferramenta, mi
è sembrato particolarmente "potente"... colore chiaro come l'acqua (spesso
invece il cloridrico per uso domestico ha una colorazione giallastra e di
solito è molto meno "potente") e notevole rilascio di "fumo" non appena
aperto il flacone.
In ogni caso, qualunque suggerimento fisico/chimico/meccanico per diminuire
la "potenza" della reazione (con ovvio allungamento del tempo necessario al
completamento) sarebbe ben accetta... l'obiettivo rimane comunque quello di
ottenere una soluzione satura di cloruro di zinco (senza uccidere i vicini
di casa :-)))).
CiaociaoAlessandro
Soviet_Mario
2005-10-27 01:28:39 UTC
Permalink
Post by Alessandro1958
Post by Soviet_Mario
Mi pare che il sito indicasse di usare anodi di zinco, che si
dissolvono man mano che all'anodo si deposita zinco... [cut]
Ciao Soviet, e ancora 1000 grazie; il procedimento per rinnovare il
bagno è abbastanza chiaro anche per un "non chimico" come me.
Approfitto ancora della tua pazienza, e anche di quella di tutto il ng,
per porre un'ulteriore domanda.
Oggi ho "tentato" di eseguire la prima fase, cioè la preparazione del bagno.
Ho messo un panetto di zinco in un contenitore di plastica e vi ho
versato l'acido cloridrico.
La reazione è stata di una potenza inaspettata! Mi aspettavo di veder
"bollire" la soluzione, con conseguente produzione di vapori, ma non con
una tale potenza!
Infatti, dopo pochi secondi, sono stato costretto ad interrompere la
reazione... la soluzione in pochi secondi è diventata piuttosto calda e
ciò mi ha indotto a dubitare della resistenza del contenitore di
plastica... ma soprattutto la quantità di vapori prodotta era
impressionante... prima che qualche vicino di casa chiamasse i
carabinieri :-), ho preferito interrompere.
Un primo dubbio riguarda la concentrazione dell'acido... sul sito dove
ho trovato la "ricetta" si parla di acido diluito al 10% (mi sembra di
capire che l'autore si riferiva ad acido acquistato casualmente già a
questa diluizione)... quello che ho io invece riporta sul flacone la
scritta "HCL 19-21 Bè - 30-33%" che però non so rapportare ad una misura
di diluizione; una cosa però è certa: quest'acido, acquistato
normalmente in ferramenta, mi è sembrato particolarmente "potente"...
colore chiaro come l'acqua (spesso invece il cloridrico per uso
domestico ha una colorazione giallastra e di solito è molto meno
"potente") e notevole rilascio di "fumo" non appena aperto il flacone.
cazzo ... hai usato l'azeotropico o poco ci manca. E' davvero
troppo, in effetti. Se lasciavi lo zinco, finiva che la sol.
entrava presto o tardi in ebollizione (ma non effervescenza da
gas, proprio bolliva il liquido, e la reazione accelerava
ulteriormente). Mi raccomando usa dei contenitori notevolmente
sovradimensionati e possibilmente con coperchio da APPOGGIARE
sopra, solo appoggiare. Ovviamente diluire l'acido almeno 1:1,
ma anche 1:2 è meglio.
Post by Alessandro1958
In ogni caso, qualunque suggerimento fisico/chimico/meccanico per
diminuire la "potenza" della reazione (con ovvio allungamento del tempo
necessario al completamento) sarebbe ben accetta... l'obiettivo rimane
comunque quello di ottenere una soluzione satura di cloruro di zinco
beh .... ma perché proprio satura ? Mica è tanto facile ....
allora usa l'azeotropico, col trucco di aggiungerlo a piccole
aliquote, e mettere la successiva solo quando la precedente non
frigge più. Che poi non so se si ottenga ZnCl2 saturo persino
con l'azeotropico, bisognerebbe controllare (è molto solubile,
mi ricordo quanto ce ne stava per fare il Lucas, un reattivo che
li contiene entrambi)
ciao
Soviet_Mario
Post by Alessandro1958
(senza uccidere i vicini di casa :-)))).
CiaociaoAlessandro
Alessandro1958
2005-10-27 21:26:28 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
beh .... ma perché proprio satura ? Mica è tanto facile ....
Perchè.... nella mia ignoranza chimica congenita :-) intendevo "satura"
quando l'HCL non è più in grado di sciogliere ulteriore acido.
Immagino che, chimicamente parlando, ciò non corrisponda affatto alla
definizione di soluzione satura.
E poi, grazie alle tue spiegazioni, ho capito che stavo commettendo un altro
errore di fondo: ero convinto (chissà perchè poi) che fosse il cloruro di
zinco che, grazie all'azione della corrente elettrica, si riconvertisse in
zinco metallico depositato sul pezzo in lavorazione... invece poi ho
realizzato che la soluzione fa solo da "tramite"... e in realtà si consuma
lo zinco dell'anodo.
Ok, ora è tutto più chiaro... a breve ritenterò l'esperimento utilizzando
l'acido diluito e lo zinco in piccoli frammenti da aggiungere un po' alla
volta; se può interessare il ng, potrei render conto dei risultati.
Intanto grazie ancora,
CiaociaoAlessandro
Soviet_Mario
2005-10-27 22:03:13 UTC
Permalink
Post by Alessandro1958
Post by Soviet_Mario
beh .... ma perché proprio satura ? Mica è tanto facile ....
Perchè.... nella mia ignoranza chimica congenita :-) intendevo "satura"
quando l'HCL non è più in grado di sciogliere ulteriore acido.
Immagino che, chimicamente parlando, ciò non corrisponda affatto alla
definizione di soluzione satura.
in effetti è più corretto dire che, rispetto all'acido, la
soluzione è "esausta". Anche se non satura, contiene molto
cloruro di zinco ed è ben conduttiva.
Post by Alessandro1958
E poi, grazie alle tue spiegazioni, ho capito che stavo commettendo un
altro errore di fondo: ero convinto (chissà perchè poi) che fosse il
cloruro di zinco che, grazie all'azione della corrente elettrica, si
riconvertisse in zinco metallico depositato sul pezzo in lavorazione...
letteralmente non avevi affatto torto : solo lo zinco in
soluzione può depositarsi al catodo. Quindi si riduce il sale
disciolto. Cmq l'effetto netto, dato che la quota deposta (anzi
di più) si scioglie all'anodo, è appunto quello di una sorta di
migrazione.
Post by Alessandro1958
invece poi ho realizzato che la soluzione fa solo da "tramite"... e in
realtà si consuma lo zinco dell'anodo.
Ok, ora è tutto più chiaro... a breve ritenterò l'esperimento
utilizzando l'acido diluito e lo zinco in piccoli frammenti da
aggiungere un po' alla volta; se può interessare il ng, potrei render
conto dei risultati.
eh si, sarebbe il caso. Così se occorre procedere ci troviamo la
procedura pronta. Al limite, se hai un tester (e un orologio),
potresti ogni 5' leggere la corrente che passa in cella e alla
fine fare la media di tutte le letture (tanto per avere un'idea
di quanta elettricità si spende in effetti per zincare).
ciao
Soviet_Mario
Post by Alessandro1958
Intanto grazie ancora,
CiaociaoAlessandro
Alessandro1958
2005-10-28 22:30:56 UTC
Permalink
Post by Alessandro1958
aggiungere un po' alla volta; se può interessare il ng, potrei render
conto dei risultati.
eh si, sarebbe il caso. Così se occorre procedere ci troviamo la procedura
pronta. Al limite, se hai un tester (e un orologio), potresti ogni 5'
leggere la corrente che passa in cella e alla fine fare la media di tutte
le letture (tanto per avere un'idea di quanta elettricità si spende in
effetti per zincare).
ciao
Soviet_Mario
Ciao,
intanto stasera ho messo lo zinco a "bollire" :-)
Ho diluito molto l'acido (1 parte di acido e 2 parti di acqua, per fare un
litro) e sto aggiungendo poco zinco alla volta.
La reazione è mooooolto più tranquilla anche se bisogna stare attenti a non
esagerare con lo zinco, altrimenti siamo alle solite....
Non ti dico la fatica a triturare i panetti di zinco... ma ormai è fatta!
Vi terrò informati, intanto sarei curioso di sapere il significato di
"azeotropico" riferito all'HCL.
Avevo letto qualcosa riferito alla variazione di temperatura di
distillazione dell'alcol, ma mi sfugge (ripeto, non sono un chimico!) il
concetto in relazione con l'HCL.
Per quanto riguarda la misurazione di corrente/tempo, senz'altro la farò...
per l'appunto lavoro in elettronica e gli strumenti non mi mancano.
CiaociaoAlessandro
Nino
2005-10-29 14:22:16 UTC
Permalink
Post by Alessandro1958
Vi terrò informati, intanto sarei curioso di sapere il significato di
"azeotropico" riferito all'HCL.
Avevo letto qualcosa riferito alla variazione di temperatura di
distillazione dell'alcol, ma mi sfugge (ripeto, non sono un chimico!) il
concetto in relazione con l'HCL.
Guarda:

http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico
Soviet_Mario
2005-10-30 09:44:12 UTC
Permalink
Post by Nino
Post by Alessandro1958
Vi terrò informati, intanto sarei curioso di sapere il significato di
"azeotropico" riferito all'HCL.
Avevo letto qualcosa riferito alla variazione di temperatura di
distillazione dell'alcol, ma mi sfugge (ripeto, non sono un chimico!) il
concetto in relazione con l'HCL.
http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico
in un punto dell'articolo si dice che l'azeotropo acqua HCl è al
20 % .... Io ricordavo intorno al 35-36 %
Chi ha tempo di ricontrollare e, eventualmente, segnalare a wiki ?
Altra cosa, sempre sull'azeotropo dicono che abbia un pH minore
di uno (il che è evidente), e poco sotto indicano uno il pH di
una sol. di HCl 0,1 Molare (correttamente). Ora l'azeotropo è
all'incirca dodici molare e quindi, anche considerata nel modo
più cauto la diminuzione della dissociazione e dell'attività
protonica, mi pare che si possa tranquillamente dire che
l'azeotropo abbia pH minore di zero (e forse persino minore di
meno uno, su questa però non saprei dato che non ho fatto nessun
calcolo con la forza ionica).
Dire che l'azeotropo abbia pH minore di uno mi sembra un po'
svalutante nei confronti della sua effettiva forza.
ciao
Soviet_Mario
Nino
2005-10-30 10:15:46 UTC
Permalink
"Soviet_Mario" ha scritto nel messaggio
Post by Nino
http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico
in un punto dell'articolo si dice che l'azeotropo acqua HCl è al 20 % ....
Io ricordavo intorno al 35-36 %
Adesso che ci penso, anch'io credo che sia sul 36%.
Chi ha tempo di ricontrollare e, eventualmente, segnalare a wiki ?
Altra cosa, sempre sull'azeotropo dicono che abbia un pH minore di uno (il
che è evidente), e poco sotto indicano uno il pH di una sol. di HCl 0,1
Molare (correttamente). Ora l'azeotropo è all'incirca dodici molare e
quindi, anche considerata nel modo più cauto la diminuzione della
dissociazione e dell'attività protonica, mi pare che si possa
tranquillamente dire che l'azeotropo abbia pH minore di zero (e forse
persino minore di meno uno, su questa però non saprei dato che non ho
fatto nessun calcolo con la forza ionica).
Dire che l'azeotropo abbia pH minore di uno mi sembra un po' svalutante
nei confronti della sua effettiva forza.
Probabilmente, intendevano dire minore di -1
ciao
Soviet_Mario
Ciao, Nino
Alessandro1958
2005-10-30 21:21:18 UTC
Permalink
Ciao,
per voi chimici credo dovrebbe essere interessante questo:
http://www.ing.unitn.it/~colombo/ZINCATURA/Documenti/Chele/tesina2/Zincatura_elettrolitica.htm
Io non ci ho capito granchè... :-) ho solo visto che la zincatura acida con
cloruro di zinco è poco usata, c'è solo un trafiletto quasi alla fine
dell'articolo.
Ma probabilmente è l'unica adatta a tentativi fai-da-te in casa.
Ho la soluzione di cloruro di zinco quasi pronta, vi terrò informati.
CiaociaoAlessandro
s***@people.it
2005-10-31 16:16:41 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by Nino
http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico
in un punto dell'articolo si dice che l'azeotropo acqua HCl è al
20 % .... Io ricordavo intorno al 35-36 %
Chi ha tempo di ricontrollare e, eventualmente, segnalare a wiki ?
Ho controllato, il valore indicato è corretto. L'acido cloridrico al
36-37% è sufficientemente stabile per esser comunemente usato in
laboratorio, ma non è l'azeotropo. Evidentemente esiste un metodo
conveniente, che non sia la semplice distillazione, per produrre HCl a
quella concentrazione.

P.S. se ti capita di trovare qualcosa che non va in un articolo di
Wikipedia, se ti va, puoi:
1. intervenire direttamente per modificare il testo. Cliccando la
linguetta "modifica" in alto, modificando il sorgente e poi salvando.
2. intervenire nella pagina di discussione dell'articolo segnalando il
problema.
Soviet_Mario
2005-10-31 18:21:48 UTC
Permalink
Post by s***@people.it
Post by Soviet_Mario
Post by Nino
http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico
in un punto dell'articolo si dice che l'azeotropo acqua HCl è al
20 % .... Io ricordavo intorno al 35-36 %
Chi ha tempo di ricontrollare e, eventualmente, segnalare a wiki ?
Ho controllato, il valore indicato è corretto. L'acido cloridrico al
36-37% è sufficientemente stabile per esser comunemente usato in
laboratorio, ma non è l'azeotropo. Evidentemente esiste un metodo
conveniente, che non sia la semplice distillazione, per produrre HCl a
quella concentrazione.
P.S. se ti capita di trovare qualcosa che non va in un articolo di
ho solo avuto un dubbio, ma come vedi era pure erroneo
Post by s***@people.it
1. intervenire direttamente per modificare il testo. Cliccando la
linguetta "modifica" in alto, modificando il sorgente e poi salvando.
2. intervenire nella pagina di discussione dell'articolo segnalando il
problema.
wikipedia è una iniziativa il cui spirito mi piace moltissimo e
che mi ha attirato più volte sebbene con sentimento controverso.
Devo dire che l'eccesso di libertà che garantisce
statutariamente non mi piace molto (ho letto parte delle
clausole, e mi pare, soggettivamente parlando, che la protezione
contro il vandalismo sia davvero tenue).
Ad es. se anche avessi avuto ragione (e l'avevo solo in parte,
per la svista sul pH < di 1 e non sull'azeotropo) non mi sarei
mai permesso di bypassare l'autore e di andare a correggergli
direttamente il refuso, al limite glielo potrei segnalare e
stop. E' ovvio che vorrei a mia volta essere trattato nel
medesimo modo. Sarà un modo di vedere le cose troppo chiuso, ma
ormai è read-only, eh he he :-)
ciao
Soviet_Mario
s***@people.it
2005-11-01 16:46:37 UTC
Permalink
Capisco quel che dici.

Se però ti capitasse di non aver nulla da fare potrebbe essere
interessante avviare una sperimentazione. Potresti scrivere un articolo
di 20-30 righe sull'argomento che preferisci, da considerare come un
tuo pargolo e vedere poi come cresce.
Ciao

P.S. sono andato a rompere le scatole nella discussione dell'articolo
sull'acido cloridrico per far modificare la frase sul pH.

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