Post by cirodopo aver effettuato il lavaggio di uno scambiatore caldaia a gas con acido
cloridrico diluito al 30% e' possibile inibire l'acidita' residua con una
soluzione di acqua e bicarbonato di sodio? il bicarbonato di sodio
neutralizza l'azione dell'acido? ....in caso positivo come va' diluito ?
grazie
trovandolo, metterei del fosfato tripotassico o trisodico,
tanto per cercare almeno in parte di mettere una pezza ai
danni che l'HCl avrà fatto all'alluminio (*), anche se è
vero che il fosfato è un toccasana per certi metalli, ma per
l'alluminio in particolare non ne sono affatto sicuro.
Anche il suggerimento di cometa non è male (l'ammoniaca in
eccesso non resta a lungo, tuttavia il cloruro di ammonio
non è gradito). Tra i due, voterei per l'ammoniaca.
Considera che cmq è vitale lavare bene le parti avvitate o
inaccessibili al flusso : il lume interno dello scambiatore
sarà lavato anche non volendo dal flusso di acqua consumata.
(*) : il fatto è che HCl è anche molto corrosivo per l'Al
pulito, non solo per il calcare, e la superficie resa porosa
facilita poi la rideposizione di nuovo calcare. PEr fare a
mano, in futuro, magari usa acido acetico o roba per cessi
all'acido fosforico o formico (che non sono il massimo ma
sono meno peggio). Anche il BISOLFATO solido un po' funge,
perché se c'è patina di ossido non è particolarmente aggressivo.
Volendo fare i fighi, a cosa fatta, si potrebbe tentare una
rianodizzazione conservativa, come ad esempio con del
cromato di sodio (però non ti so indicare adatte condizioni
di pH per rendere efficace l'anodizzazione). E' possibile
che anche l'acqua ossigenata concentrata possa anodizzare,
seppure è lenta e non so consigliarti additivi.
P.S. a meno che non siano a fine vita, solitamente per gli
scambiatori ci sono soluzioni commerciali decalcificanti,
magari lente ad agire, ma che non mazzuolano il metallo
(spesso sono complessanti del calcio che lentamente
solubilizzano il carbonato, come l'EDTA e altri chelanti,
magari coadiuvati da acidi deboli).
HCl è assolutamente la morte nera (idem gli altri idracidi),
tra i peggiori sia per ferro che alluminio.
Suppongo faccia più danni di HNO3 concentrato (che appunto
anodizza parecchio).
Poi, come sicuramente saprai già, meglio far erogare molta
acqua a 45° e non mixarla con la fredda, che far erogare
alla calderina acqua a 60° e poi mixarla con la fredda al
rubinetto : ciò a parità di gas consumato. La decomposizione
dei bicarbonati solubili dell'acqua di rete è assai
sensibile all'aumento di temperatura.
Indi se possibile, anche se scomodo, meglio cercare di
regolare la T agendo sul gas che non sulla manopola del
flusso (che più aperta è meglio è, anche se a volte è
difficile far scattare la fiamma con un filo d'acqua aperta
e il flusso impostato alto .... meglio aprire di più la
calda e non diluirla, il risparmio si è impostato a monte
col gas basso). I flussi bassi portano spesso al
surriscaldamento, anche perché finsice che magari il
termostato attacca e stacca, più che non regolare il flusso
del gas dinamicamente.
ciao
Soviet_Mario