Post by BlueRayPost by Giorgio BibbianiPost by BlueRayPost by Giorgio BibbianiCon un filtro da laboratorio didattico, passa tutto.
e se non e' "didattico"? :-)
Ce ne vuole, eh, prima di separare con un filtro zucchero e acqua in soluzione acquosa!
Basta una membrana osmotica...
Certo, ma io non la chiamerei "filtro", in chimica perlomeno.
Poi puo' solo essere questione di denominazione, per carita'.
è la classica situazione (proprio come la distinzione tra
soluzioni VERE e colloidi) dove la unica differenza è la
SCALA dimensionale dei soluti o pseudosoluti, e come in ogni
questione di scala, si pone il problema di fissare soglie
limite. In prossimità di tali soglie i casi avranno
proprietà sfumate.
Invero, nel caso specifico, questi casi "sfumati" sono rari
e costruiti ad hoc.
Normalmente la distinzione tra molecole o ioni "normali" e
MACROmolecole è di vari ordini di grandezza, sicché un
filtro ha pori di vari ordini di grandezza superiori a
quelli delle membrane da dialisi o osmotiche.
Sottolineo una cosa : il peso molecolare è uno dei
parametri, ma non il solo. Anche il "fattore di forma"
(rispecchiato nel coefficiente di diffusione ad es.) è
importante. Una proteina filamentosa con random coil e
magari più leggera è meno facilmente permeante di una magari
più pensante ma completamente globulare.
I virus sono il caso tipico (capside a simmetria
praticamente sferica) di oggetto filtrabile, mentre
paradossalmente non è detto che sia facilmente filtrabile il
filamento srotolato di acido nucleici, pure più leggero
dell'insieme.
La viscosità di una soluzione o colloide risente pure molto
di questa caratteristica dei soluti : una dispersione di
virus non è eccessivamente viscosa, una dispersione di
filamenti liberi di acidi nucleici o di collageno, può
diventare estremamente viscosa.
Con le poliammidi, ma soprattutto i polielettroliti (sodio
poliacrilato) si può "solidificare l'acqua" con percentuali
di polimero di poche unità per cento, proprio perché il
polielettrolita ha poca tendenza ad assumere forma globulare
compatta, ma tende a auto-estendersi.
All'opposto, una dispersione "micellare" (= sferule) di
acqua, olio e sapone, non è eccessivamente viscosa, anche se
le micelle non sono piccole.
Esiste una tecnica di separazione di laboratorio, anche
didattico volendo ma a almeno a livello di 4 o 5 perito, che
si basa proprio su questi coefficienti di diffusione : la
SEC (size-exclusion chromatography), basata sulla
permeazione di gel porosi da parte di dispersioni colloidali
e su selezione basata sulle dimensioni
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1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
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