Discussione:
corrosione da cloro
(troppo vecchio per rispondere)
a***@tiscali.it
2007-12-11 16:42:26 UTC
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Ciao a tutti sono nuovo di questo gruppo, ed avrei un quesito.
E' possibile sapere qual' è il contenuto massimo di cloruri in
soluzione acquosa con pH neutro o alcalino alla temperatura di 50 °C,
perchè non si verifichino fenomeni di corrosione per un acciaio aisi
304?
Avrei anche piacere di sapere se esistono testi che trattano questo
argomento in maniera approfondita, indicando per gli acciai più
comuni
gli i limite di impiego per ciò che riguarda la corrosione.
(mi scuso di aver fatto la solita domanda in 2 gruppi, ma non so quale
sia il più adatto)

saluti
alessio
andrea
2007-12-12 07:30:44 UTC
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L'Aisi 304 non è certo l'acciaio piu adatto per ambienti anche neutri
contenenti cloruri, è sufficiente vedere il fondo (interno di una
pentola) per verificare che il sale produce pits (buchi) abbastanza
evidenti.
normalmente per moderate concentrazioni di cloruri si utilizza il
fratello maggiore Aisi 316.
in ogni caso il testo ASM Corrosion Handbook è un elenco di tutti i
tipi di acciai con la resistenza a molti ambienti e sostanze chimiche
(700 pagine di dati) penso possa fare caso tuo.
ciao
a***@tiscali.it
2007-12-12 09:25:59 UTC
Permalink
Post by andrea
L'Aisi 304 non è certo l'acciaio piu adatto per ambienti anche neutri
contenenti cloruri, è sufficiente vedere il fondo (interno di una
pentola) per verificare che il sale produce pits (buchi) abbastanza
evidenti.
normalmente per moderate concentrazioni di cloruri si utilizza il
fratello maggiore Aisi 316.
in ogni caso il testo ASM Corrosion Handbook è un elenco di tutti i
tipi di acciai con la resistenza a molti ambienti e sostanze chimiche
(700 pagine di dati) penso possa fare caso tuo.
ciao
Grazie per il testo, comunque mi spiego meglio:
200 ppm di Cl-
pH>10 (può anche scendere, senza mai diventare acido)
conducibilità attorno a 1000 microSimens/cm
T=50 °C

pensavo che il pH elevato rendesse il cloro meno pericoloso!

saluti
alessio
andrea
2007-12-12 12:10:38 UTC
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ah! 200 ppm a temperatura ambiente non fanno nulla. attenzione però a
eventuali concentrazioni o zone di "bagnasciuga" dove si può arrivare
fino alla cristallizzazione e la concentrazione.....SALE !
ciao
a***@tiscali.it
2007-12-12 12:57:01 UTC
Permalink
Post by andrea
ah! 200 ppm a temperatura ambiente non fanno nulla. attenzione però a
eventuali concentrazioni o zone di "bagnasciuga" dove si può arrivare
fino alla cristallizzazione e la concentrazione.....SALE !
ciao
grazie dell' aiuto, ho poi visto che 200ppm ci sono nell' acqua
potabile, 200 li metto io ed arriviamo a 400.

starò comunque attento al bagnasciuga!
ciao
alessio
Nino
2007-12-12 23:05:18 UTC
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<***@tiscali.it> ha scritto nel messaggio

Grazie per il testo, comunque mi spiego meglio:
200 ppm di Cl-
pH>10 (può anche scendere, senza mai diventare acido)
conducibilità attorno a 1000 microSimens/cm
T=50 °C

pensavo che il pH elevato rendesse il cloro meno pericoloso!

saluti
alessio

----> Per le tue condizioni di lavoro non ti so rispondere,
anche perchè dipende dal tipo di processo e dalla criticità
della corrosione nel sistema.
Certo che 200 ppm di Cl- sono una concentrazione molto elevata,
e generalmente superiore ai valori ammessi per circuiti caldi
ed in pressione.
Vedo che la conducibilità specifica dell'acqua è
1000 microSiemens/cm, e il pH circa 10 (questa alcalinità è
in genere favorevole per ridurre la velocità di corrosione
sull'acciaio inox, soprattutto da parte dell'ossigeno)
Quali sono i sali presenti? E' acqua potabile (e allora ci
sono anche problemi di depositi ed incrostazioni, l'indice
di Langelier è positivo)? E' addittivata con inibitori o
addolcitori?

Non si può certo fare paragoni, ma tieni presente che le
specifiche per la somma di cloruri e fluoruri ammessi al
massimo nell'acqua del refrigerante primario delle Centrali
Nucleari ad acqua in pressione è 0,1 ppm.
La temperatura è però 270 °C e la pressione 140 kg/cm^2;
tubazioni, pompe, valvole, ecc.. sono di AISI 304 e AISI 316
e il sistema è praticamente chiuso.

Nino
a***@tiscali.it
2007-12-13 07:39:13 UTC
Permalink
Post by a***@tiscali.it
200 ppm di Cl-
pH>10 (può anche scendere, senza mai diventare acido)
conducibilità attorno a 1000 microSimens/cm
T=50 °C
pensavo che il pH elevato rendesse il cloro meno pericoloso!
saluti
alessio
----> Per le tue condizioni di lavoro non ti so rispondere,
anche perchè dipende dal tipo di processo e dalla criticità
della corrosione nel sistema.
Certo che 200 ppm di Cl- sono una concentrazione molto elevata,
e generalmente superiore ai valori ammessi per circuiti caldi
ed in pressione.
Vedo che la conducibilità specifica dell'acqua è
1000 microSiemens/cm, e il pH circa 10 (questa alcalinità è
in genere favorevole per ridurre la velocità di corrosione
sull'acciaio inox, soprattutto da parte dell'ossigeno)
Quali sono i sali presenti? E' acqua potabile (e allora ci
sono anche problemi di depositi ed incrostazioni, l'indice
di Langelier è positivo)? E' addittivata con inibitori o
addolcitori?
Acqua potabile addolcita (con resine a scambio ionico)
quindi non ho problemi precipitazione di calcare.
solo che dopo l' addolcitore ho un aumento di 600 microS/cm
che passa da poco meno di 500 a poco più di 1000, causati
dalla concentrazione di cloruro di sodio
(circa 0,3 g/l, ovvero cuirca 200 ppm di cloro)
purtroppo se l' acqua potabil ha già da 200 ppm di Cl-
con i 200 che ci aggiungo si arriva a 400ppm.
poi le condizioni di pH e temperatura sono quelle fino ad ora
descritte.
Acciaio Aisi 304

Ciao
alessio
Nino
2007-12-13 09:41:07 UTC
Permalink
<***@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
Acqua potabile addolcita (con resine a scambio ionico)
quindi non ho problemi precipitazione di calcare.
solo che dopo l' addolcitore ho un aumento di 600 microS/cm
che passa da poco meno di 500 a poco più di 1000, causati
dalla concentrazione di cloruro di sodio
(circa 0,3 g/l, ovvero cuirca 200 ppm di cloro)
purtroppo se l' acqua potabil ha già da 200 ppm di Cl-
con i 200 che ci aggiungo si arriva a 400ppm.
poi le condizioni di pH e temperatura sono quelle fino ad ora
descritte.
Acciaio Aisi 304

Ciao
alessio

----> Ho sempre avuto a che fare solo con resine cationiche,
anioniche e letti misti in ciclo H+ e OH- (cioè per la
produzione di acqua demineralizzata); però, anche nel caso
dell'addolcimento, l'aumento di Cl- nell'effluente è
dovuto ad insufficiente lavaggio e spostamento dopo la
rigenerazione.

Infatti:
R-SO3Na + Ca(HCO3)2 ---> (R-SO3)2Ca + 2NaHCO3
(funzionamento in esercizio dell'addolcitore)

(R-SO3)2Ca + 2NaCl ---> 2R-SO3Na + CaCl2
(rigenerazione con salamoia)

L'incremento di Cl- è dovuto solo all'uso di agente
rigenerante che non viene eliminato durante la fase
di spostamento con acqua (prima di riprendere l'esercizio
normale)

Una soluzione radicale sarebbe usare resine a letto misto
H-OH, trattando eventualmente con adeguati additivi alcalinizzanti
se l'acqua demin. prodotta dovesse avere controindicazioni.

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