Discussione:
Cianogeno
(troppo vecchio per rispondere)
el fuego
2008-01-25 17:14:41 UTC
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Ciao a tutti, ho sentito che il gas cianogeno, C2N2, è il gas che
produce la fiamma con la temperatura + alta, ben 4800 °C. Immagino che
la la temperatura cosi alta sia grazie alla forza del legame NN che si
ristabilisce dopo la combustione, vero?
Inoltre, avevo sentito che per le reazioni + esotermiche e +rapide
l'ossigeno della combustione deve essere fornito dalla molecola, se
fosse fornito dall'atmosfera la reazione sarebbe troppo lenta, ecco
perchè c'è il gruppo NO2 in certe molecole. Come mai questa fa
eccezione?
Grazie
Soviet_Mario
2008-01-25 19:04:42 UTC
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Post by el fuego
Ciao a tutti, ho sentito che il gas cianogeno, C2N2, è il gas che
produce la fiamma con la temperatura + alta, ben 4800 °C. Immagino che
la la temperatura cosi alta sia grazie alla forza del legame NN che si
ristabilisce dopo la combustione, vero?
guarda, il cianogeno ha molto incuriosito anche me, e devo dire
di non avere compreso granché questa sua peculiarità.
Lo dico per varie ragioni :
1) è termodinamicamente molto più stabile (DG° formazione ben
più negativo del suo congenere, isoelettronico, acetilene, e suo
simile nel produrre fiamme tremende)
2) non contiene alcun legame debole, tale da suggerire una
rapida reazione per ragioni cinetiche.

Ora è verissimo che l'azoto molecolare è molto stabile, tuttavia
non mi sento di attribuire niente di miracoloso alla sua
formazione in questo caso specifico, e ugualmente non capisco
come possa il cianogeno essere endoergonico per addirittura
+297.2 (non so se siano kCal o kJ / mol) dato che il legame
triplo NN è solo poco più stabile del legame triplo CN (sp-sp).
Evidentemente è il carbonio che si trova in una forma assai meno
stabile che non nella grafite (e pure questo non mi è facile da
immaginare)
Il deltaG° di combustione è quindi immenso
E' possibile che i calori specifici dei gas prodotti (che non ho
verificato) giustifichino anche essi in parte l'incremento di
temperatura enorme dei gas combusti.
Ma cmq mi sfugge la natura di questo composto
Post by el fuego
Inoltre, avevo sentito che per le reazioni + esotermiche e +rapide
l'ossigeno della combustione deve essere fornito dalla molecola,
vabbè, lì sconfiniamo nei deflagranti o persino esplosivi (per i
quali si fa difficile determinare le temperature di
combustione/decomposizione, in quanto troppo rapide o violente.
Un composto con una quota di "O" attivo endogeno superiore a una
certa soglia, non può più essere bruciato semplicemente via
cannello, ma esplode in massa se innescato (tipo nitrometano,
perossido di acetone etc). Non ho mai trovato dati "cinetici" di
combuatione di questi (solo dati termodinamici, ben più facili
da misurare in calorimetro "blindato")
Post by el fuego
se
fosse fornito dall'atmosfera la reazione sarebbe troppo lenta, ecco
perchè c'è il gruppo NO2 in certe molecole. Come mai questa fa
eccezione?
Non è proprio un'eccezione. Anche l'acetilene, e l'acido
cianidrico fanno fiamme terrificanti (e sono in buona compagnia
di alani, idruri di berillio e berillio alchili, borani e alchil
borani, e altra roba metallorganica molto ridotta, che danno
fiamme spaventose. Il borano stesso ha una pericolosità molto alta)
Ma almeno in questi ultimi si può trovare una ratio nella
debolezza relativa dei legami H-metallo o C-metallo, rispetto a
O-Metallo

Invece non capisco bene la storia del carbonio "sp". Ma qualcosa
di strano l'ha : ad es. molti acetiluri, tipo di rame, argento,
piombo, mercurio, sono violentemente esplosivi se percossi da
secchi (e non credo si possa definire una vera e propria
combustione, perché sono solidi, quanto proprio una
decomposizione. Immagino si formi metallo e grafite, con una
certa liberazione di calore, forse non elevata, ma magari
rapidissima. Boh I poli-ini pure, sono bestiole cattive. Non mi
è chiaro per niente
Post by el fuego
Grazie
ciao
Soviet_Mario
cometa luminosa
2008-01-28 17:59:50 UTC
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Post by Soviet_Mario
guarda, il cianogeno ha molto incuriosito anche me, e devo dire
di non avere compreso granché questa sua peculiarità.
1) è termodinamicamente molto più stabile (DG° formazione ben
più negativo del suo congenere, isoelettronico, acetilene, e suo
simile nel produrre fiamme tremende)
2) non contiene alcun legame debole, tale da suggerire una
rapida reazione per ragioni cinetiche.
Ora è verissimo che l'azoto molecolare è molto stabile, tuttavia
non mi sento di attribuire niente di miracoloso alla sua
formazione in questo caso specifico, e ugualmente non capisco
come possa il cianogeno essere endoergonico per addirittura
+297.2 (non so se siano kCal o kJ / mol) dato che il legame
triplo NN è solo poco più stabile del legame triplo CN (sp-sp).
Evidentemente è il carbonio che si trova in una forma assai meno
stabile che non nella grafite (e pure questo non mi è facile da
immaginare)
Il deltaG° di combustione è quindi immenso
E' possibile che i calori specifici dei gas prodotti (che non ho
verificato) giustifichino anche essi in parte l'incremento di
temperatura enorme dei gas combusti.
Ma cmq mi sfugge la natura di questo composto.
Se si fa la somma delle energie medie di legame dei 2 legami tripli NC
e del legame semplice C-C del cianogeno questa è un pò inferiore alla
somma delle energie di legame dei 2 legami H-C e del legame triplo CC
dell'acetilene. Inoltre la somma delle energie di legame dell'acqua è
un pò inferiore a quella del triplo legame NN. Risultato: la reazione

(CN)2 + 2O2 --> 2CO2 + N2

sembrerebbe produrre più energia della reazione

C2H2 + (5/2)O2 --> 2CO2 + H2O

Però il deltaH(formazione) della prima reazione è meno negativo della
seconda, cioè la prima è meno esotermica; a questo punto mi viene da
chiedermi se il mio ragionamento iniziale è errato o se in questi casi
il deltaH (o il deltaG) di reazione sia meno indicativo.
Help! %-)
Soviet_Mario
2008-01-28 19:04:25 UTC
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Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
guarda, il cianogeno ha molto incuriosito anche me, e devo dire
di non avere compreso granché questa sua peculiarità.
1) è termodinamicamente molto più stabile (DG° formazione ben
più negativo del suo congenere, isoelettronico, acetilene, e suo
simile nel produrre fiamme tremende)
2) non contiene alcun legame debole, tale da suggerire una
rapida reazione per ragioni cinetiche.
Ora è verissimo che l'azoto molecolare è molto stabile, tuttavia
non mi sento di attribuire niente di miracoloso alla sua
formazione in questo caso specifico, e ugualmente non capisco
come possa il cianogeno essere endoergonico per addirittura
+297.2 (non so se siano kCal o kJ / mol) dato che il legame
triplo NN è solo poco più stabile del legame triplo CN (sp-sp).
Evidentemente è il carbonio che si trova in una forma assai meno
stabile che non nella grafite (e pure questo non mi è facile da
immaginare)
Il deltaG° di combustione è quindi immenso
E' possibile che i calori specifici dei gas prodotti (che non ho
verificato) giustifichino anche essi in parte l'incremento di
temperatura enorme dei gas combusti.
Ma cmq mi sfugge la natura di questo composto.
:-) Il perfido cianogeno ha irretito anche te ! Eh eh eh
Post by cometa luminosa
Se si fa la somma delle energie medie di legame dei 2 legami tripli NC
e del legame semplice C-C del cianogeno questa è un pò inferiore alla
somma delle energie di legame dei 2 legami H-C e del legame triplo CC
dell'acetilene.
scusa, temo di non avere capito bene ... metteresti mica i dati
numerici che hai usato (e i legami a cui si riferiscono) ?

Da quel che ho capito mi sembrerebbe che l'energia di legame del
cianogeno è un po' INFERIORE a quella dell'acetilene ?
Com'è possibile, che sette legami (buoni) di (CN)2 si computino
per un totale di energia di legame inferiore a soli 5 legami
(buoni) di H2C2 ?

A me verrebbe (dati del March in kCal / mol liberamente
riadattati da me stesso)
Acetilene
1 CC_triplo = 195
2 CH_singolo = 104 (maggiorato da me)
------------------------------------------------
403 kCal / mol

Cianogeno
2 CN_triplo = 200 (minorato)
1 CC_singolo = 86 (un po' arbitrario, maggiorato)
------------------------------------------------
486 kCal / mol


Mi risulta quindi un'energia di legame superiore di almeno
un'ottantina di kCal / mol, su 480 (il 17 % in meno calcolato
sul maggiore dei due, o il + 20 % al modo inverso)
Post by cometa luminosa
Inoltre la somma delle energie di legame dell'acqua è
un pò inferiore a quella del triplo legame NN. Risultato: la reazione
Mah, l'acqua ha formalmente 221,2 kCal/mol contro l'azoto che
tira sui 208. Quindi mi parrebbe che l'acqua è un composto a
maggiore energia di legame (totale) dell'azoto. Che poi
cineticamente questo non significhi nulla è un fatto diverso)

C'è però in questi calcoli un problema di fondo, tutti questi
dati medi si riferiscono a misure medie su si una vasta serie di
composti, ma nei quali viene sempre rotto un solo legame alla
volta. Questo significa la non costanza del valore usato. Quindi
per reazioni dove la molecola cambia un solo legame, danno stime
ragionevoli, ma dove la ristruttutazione è totale, non surrogano
più bene le grandezze termochimiche misurate.
L'acqua è proprio un caso eclatante. LA rottura del primo legame
sulla molecola intera, costa 110,6 kCal/mol, ma la rottura del
secondo legame (sul radicale ossidrile) costa parecchio meno,
anche se non ricordo quanto, e nemmeno so spiegare la ragione.
Post by cometa luminosa
(CN)2 + 2O2 --> 2CO2 + N2
sembrerebbe produrre più energia della reazione
C2H2 + (5/2)O2 --> 2CO2 + H2O
A me non risulta.
Inoltre volevo capire se, nel confronto, hai confrontato pari
mole di combustibile o di comburente.
Non so bene perché, ma questo è un tipico caso dove avrei forse
visto meglio un confronto a pari moli di OSSIGENO consumate.
Ma prima di proseguire aspetto chiarimenti sui tuoi conti
Post by cometa luminosa
Però il deltaH(formazione) della prima reazione è meno negativo della
seconda, cioè la prima è meno esotermica; a questo punto mi viene da
chiedermi se il mio ragionamento iniziale è errato o se in questi casi
il deltaH (o il deltaG) di reazione sia meno indicativo.
Help! %-)
uhm ... non sono in grado di chiarire molto, perché come dissi
sorprende anche me
ciao
Soviet
cometa luminosa
2008-01-29 19:23:44 UTC
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Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
guarda, il cianogeno ha molto incuriosito anche me, e devo dire
di non avere compreso granché questa sua peculiarità.
1) è termodinamicamente molto più stabile (DG° formazione ben
più negativo del suo congenere, isoelettronico, acetilene, e suo
simile nel produrre fiamme tremende)
2) non contiene alcun legame debole, tale da suggerire una
rapida reazione per ragioni cinetiche.
Ora è verissimo che l'azoto molecolare è molto stabile, tuttavia
non mi sento di attribuire niente di miracoloso alla sua
formazione in questo caso specifico, e ugualmente non capisco
come possa il cianogeno essere endoergonico per addirittura
+297.2 (non so se siano kCal o kJ / mol) dato che il legame
triplo NN è solo poco più stabile del legame triplo CN (sp-sp).
Evidentemente è il carbonio che si trova in una forma assai meno
stabile che non nella grafite (e pure questo non mi è facile da
immaginare)
Il deltaG° di combustione è quindi immenso
E' possibile che i calori specifici dei gas prodotti (che non ho
verificato) giustifichino anche essi in parte l'incremento di
temperatura enorme dei gas combusti.
Ma cmq mi sfugge la natura di questo composto.
:-) Il perfido cianogeno ha irretito anche te ! Eh eh eh
Post by cometa luminosa
Se si fa la somma delle energie medie di legame dei 2 legami tripli NC
e del legame semplice C-C del cianogeno questa è un pò inferiore alla
somma delle energie di legame dei 2 legami H-C e del legame triplo CC
dell'acetilene.
scusa, temo di non avere capito bene ... metteresti mica i dati
numerici che hai usato (e i legami a cui si riferiscono) ?
Da quel che ho capito mi sembrerebbe che l'energia di legame del
cianogeno è un po' INFERIORE a quella dell'acetilene ?
Com'è possibile, che sette legami (buoni) di (CN)2 si computino
per un totale di energia di legame inferiore a soli 5 legami
(buoni) di H2C2 ?
A me verrebbe (dati del March in kCal / mol liberamente
riadattati da me stesso)
Acetilene
1 CC_triplo = 195
2 CH_singolo = 104 (maggiorato da me)
------------------------------------------------
403 kCal / mol
Cianogeno
2 CN_triplo = 200 (minorato)
1 CC_singolo = 86 (un po' arbitrario, maggiorato)
------------------------------------------------
486 kCal / mol
Mi risulta quindi un'energia di legame superiore di almeno
un'ottantina di kCal / mol, su 480 (il 17 % in meno calcolato
sul maggiore dei due, o il + 20 % al modo inverso)
Si, hai ragione, avevo usato dati errati. In realtà, con i dati giusti
mi viene 1786 kJ/mol per l'entalpia di dissociazione dei legami
nell'acetilene e 2128 kJ/mol per il cianogeno:

C2H2:
1 CC triplo = 962 kJ/mol
2*CH singolo = 2*412 kJ/mol = 824 kJ/mol (valor medio di un
CH generico)
------------------------------------------------------------
1786 kJ/mol


(CN)2:
1 CC singolo = 348 kJ/mol (valor medio di un CC generico)
2*CN singolo = 2*890 kJ/mol = 1780 kJ/mol (valor medio di un
CN generico)
--------------------------------------------------------------
2128 kJ/mol

Dati dell'Atkins di Chimica-Fisica.
Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
Inoltre la somma delle energie di legame dell'acqua è
un pò inferiore a quella del triplo legame NN. Risultato: la reazione
Mah, l'acqua ha formalmente 221,2 kCal/mol contro l'azoto che
tira sui 208. Quindi mi parrebbe che l'acqua è un composto a
maggiore energia di legame (totale) dell'azoto.
Anche qui devo darti ragione: entalpia di dissociazione dell' H-O
nell'acqua = 492 kJ/mol; *2 = 984 kJ/mol. NN triplo = 945 kJ/mol.
Post by Soviet_Mario
Che poi
cineticamente questo non significhi nulla è un fatto diverso)
C'è però in questi calcoli un problema di fondo, tutti questi
dati medi si riferiscono a misure medie su si una vasta serie di
composti, ma nei quali viene sempre rotto un solo legame alla
volta. Questo significa la non costanza del valore usato. Quindi
per reazioni dove la molecola cambia un solo legame, danno stime
ragionevoli, ma dove la ristruttutazione è totale, non surrogano
più bene le grandezze termochimiche misurate.
L'acqua è proprio un caso eclatante. LA rottura del primo legame
sulla molecola intera, costa 110,6 kCal/mol, ma la rottura del
secondo legame (sul radicale ossidrile) costa parecchio meno,
anche se non ricordo quanto, e nemmeno so spiegare la ragione.>
Post by cometa luminosa
(CN)2 + 2O2 --> 2CO2 + N2
sembrerebbe produrre più energia della reazione
C2H2 + (5/2)O2 --> 2CO2 + H2O
A me non risulta.
Inoltre volevo capire se, nel confronto, hai confrontato pari
mole di combustibile o di comburente.
Avevo preso proprio le reazioni che ho scritto e quindi pari moli di
combustibile.
Post by Soviet_Mario
Non so bene perché, ma questo è un tipico caso dove avrei forse
visto meglio un confronto a pari moli di OSSIGENO consumate.
Ma prima di proseguire aspetto chiarimenti sui tuoi conti.
Forse bisognerebbe invece fare il confronto a pari moli di miscela
ossigeno/combustibile; che ne pensi?
Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
Però il deltaH(formazione) della prima reazione è meno negativo della
seconda, cioè la prima è meno esotermica; a questo punto mi viene da
chiedermi se il mio ragionamento iniziale è errato o se in questi casi
il deltaH (o il deltaG) di reazione sia meno indicativo.
Help! %-)
uhm ... non sono in grado di chiarire molto, perché come dissi
sorprende anche me
ciao
Soviet
Soviet_Mario
2008-01-30 15:12:01 UTC
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CUT
Post by cometa luminosa
Si, hai ragione, avevo usato dati errati. In realtà, con i dati giusti
mi viene 1786 kJ/mol per l'entalpia di dissociazione dei legami
1 CC triplo = 962 kJ/mol
2*CH singolo = 2*412 kJ/mol = 824 kJ/mol (valor medio di un
CH generico)
------------------------------------------------------------
1786 kJ/mol
1 CC singolo = 348 kJ/mol (valor medio di un CC generico)
2*CN singolo = 2*890 kJ/mol = 1780 kJ/mol (valor medio di un
CN generico)
--------------------------------------------------------------
2128 kJ/mol
Dati dell'Atkins di Chimica-Fisica.
ah, okay. Quindi l'anomalia cianogeno rimane anomala e non ben
comprensibile ...
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
Inoltre la somma delle energie di legame dell'acqua è
un pò inferiore a quella del triplo legame NN. Risultato: la reazione
Mah, l'acqua ha formalmente 221,2 kCal/mol contro l'azoto che
tira sui 208. Quindi mi parrebbe che l'acqua è un composto a
maggiore energia di legame (totale) dell'azoto.
Anche qui devo darti ragione: entalpia di dissociazione dell' H-O
nell'acqua = 492 kJ/mol; *2 = 984 kJ/mol. NN triplo = 945 kJ/mol.
idem : termodinamicamente parlando non sembrerebbe avere i
numeri in regola da super combustibile.

Ci vorrebbe un'ultima stima sul calore specifico (ponderato)
della miscela gassosa prodotta. Se la miscela 1/3 azoto e 2/3
CO2 avesse un calore specifico sensibilmente inferiore a tutte
le miscele gassose contenenti, che so, anche acqua (tipiche
degli idrocarburi, specie del metano), magari questo potrebbe in
parte giustificare quell'aumento abnorme di T. Ora non ho sotto
mano dati di calori specifici, e non ricordo neppure come si
adattino a T di migliaia di gradi se si dispone di quelli
misurati a 25°.
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
Che poi
cineticamente questo non significhi nulla è un fatto diverso)
C'è però in questi calcoli un problema di fondo, tutti questi
dati medi si riferiscono a misure medie su si una vasta serie di
composti, ma nei quali viene sempre rotto un solo legame alla
volta. Questo significa la non costanza del valore usato. Quindi
per reazioni dove la molecola cambia un solo legame, danno stime
ragionevoli, ma dove la ristruttutazione è totale, non surrogano
più bene le grandezze termochimiche misurate.
L'acqua è proprio un caso eclatante. LA rottura del primo legame
sulla molecola intera, costa 110,6 kCal/mol, ma la rottura del
secondo legame (sul radicale ossidrile) costa parecchio meno,
anche se non ricordo quanto, e nemmeno so spiegare la ragione.>
Post by cometa luminosa
(CN)2 + 2O2 --> 2CO2 + N2
sembrerebbe produrre più energia della reazione
C2H2 + (5/2)O2 --> 2CO2 + H2O
A me non risulta.
Inoltre volevo capire se, nel confronto, hai confrontato pari
mole di combustibile o di comburente.
Avevo preso proprio le reazioni che ho scritto e quindi pari moli di
combustibile.
Non mi pare sia quasi mai un criterio valido, a meno di non
considerare specie omologhe (o confrontare ossidanti diversi con
stesso combustibile).
Al massimo, per altri scopi, si può usare l'unità di volume (per
i gas) o meglio ancora l'unità di massa, ma ai fini pratici, ai
fini delle discussioni sui legami bisogna restare alle moli, e
imho solo il reagente uguale in tutti i casi garantisce
confrontabilità (anche perché l'ossigeno si ritrova sempre in
prodotti uguali, acqua o CO2).
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
Non so bene perché, ma questo è un tipico caso dove avrei forse
visto meglio un confronto a pari moli di OSSIGENO consumate.
Ma prima di proseguire aspetto chiarimenti sui tuoi conti.
Forse bisognerebbe invece fare il confronto a pari moli di miscela
ossigeno/combustibile; che ne pensi?
Uhm ... non saprei, non l'ho mai visto questo genere di
confronto. Mi pare che addizionare moli eterogenee tra loro non
porti a dati di grande rilevanza, ma è solo un'opinione.

In condizioni pratiche di erogazione, quel che potrebbe essere
più significativo è valutare i volumi erogati (ma questi sono
proporzionali alle moli e si ricade nei casi precedenti).

In un bruciatore con ugelli di uguale diametro e stessa
pressione di alimentazione del combustibile, l'erogatore eroga
una massa di cianogeno maggiore che non di acetilene (e meno
ancora di metano), ma erogando butano la massa sarebbe maggiore
ancora. Poi si tratta di trovare la carburazione, quindi o si
apre di più l'ossigeno o si smagra il combustibile ....
Io opterei per il confronto sulla base di pari quantità di O2
consumato, giusto perché è il reagente comune e scorpora gli
effetti additivi del peso molecolare, estraendo l'informazione
sull'energia di legame media del composto da bruciare.

ciao
soviet
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
Però il deltaH(formazione) della prima reazione è meno negativo della
seconda, cioè la prima è meno esotermica; a questo punto mi viene da
chiedermi se il mio ragionamento iniziale è errato o se in questi casi
il deltaH (o il deltaG) di reazione sia meno indicativo.
Help! %-)
uhm ... non sono in grado di chiarire molto, perché come dissi
sorprende anche me
ciao
Soviet
cometa luminosa
2008-01-31 18:21:03 UTC
Permalink
Mi è venuta in mente una cosa: l'entalpia di dissociazione di ogni
legame doppio nella CO2 è 1076 kJ/mol, quella del legame triplo in N2
è 945 kJ/mol, quella del singolo legame OH dell'acqua è invece "solo"
492 kJ/mol. Forse è proprio la presenza dell'acqua, nella combustione
dell'acetilene o degli idrocarburi in generale, a limitare la
temperatura della fiamma a causa dell'assorbimento di entalpia di
dissociazione.
Soviet_Mario
2008-01-31 22:11:33 UTC
Permalink
Post by cometa luminosa
Mi è venuta in mente una cosa: l'entalpia di dissociazione di ogni
legame doppio nella CO2 è 1076 kJ/mol, quella del legame triplo in N2
è 945 kJ/mol, quella del singolo legame OH dell'acqua è invece "solo"
492 kJ/mol. Forse è proprio la presenza dell'acqua, nella combustione
dell'acetilene o degli idrocarburi in generale, a limitare la
temperatura della fiamma a causa dell'assorbimento di entalpia di
dissociazione.
non capisco esattamente cosa tu voglia dire : perché dell'acqua,
che si forma come molecola completa e non ci si ferma a radicale
ossidrile, bisognerebbe computare solo uno dei due legami,
mentre per gli altri prodotti di combustione si dovrebbero
considerare tutti i legami presenti ?

Termodinamicamente parlando, inoltre, tanto più sono idrogenati,
tanto più esotermiche sono le combustioni dei normali combustibili.

Provo a vedere se ho qualche dato termochimico adatto

da
http://en.wikipedia.org/wiki/Heat_of_combustion

Fuel HHV MJ/kg HHV BTU/lb HHV kJ/mol LHV MJ/kg
Hydrogen 141.8 61,100 286
Methane 55.5 23,900 889
Ethane 51.9 22,400 1570
Propane 50.35 21,700 2220
Butane 49.5 20,900 2875
Gasoline 47.3 20,400 44.4
Paraffin 46 19,900 16,300
Kerosene 46.2 43.0
Diesel 44.8 19,300
Coal 15–27 8000–14,000 200–350
Wood 15 6500 300
Peat 6–15 2500–6500

Methanol 22.7 9800 726
Ethanol 29.7 12,800 1300
Propanol 33.6 14,500 2020
Acetylene 49.9 21,500 1300
Benzene 41.8 18,000 3270
Ammonia 22.5 9690 382
Hydrazine 19.4 8370 622
Hexamine 30.0 12,900 4200
Carbon 32.8 14,100 393.5

dunque, cercando di paragonare
idrogeno, metano, etano, etilene (che manca, uff), e acetilene,
e poi rapportando all'unità di mole di ossigeno

2H2 + O2 -> 2 H20 ((286 * 2) : 1) = 572
CH4 + 2 O2 -> CO2 + 2 H2O ((889 * 1) : 2) = 444,5
C2H6 + 7/2 O2 -> 2 CO2 + 3 H2O ((1570 * 1) : 7/2) = 448,6
C3H8 + 5 O2 -> 3 CO2 + 4 H2O ((2220 * 1) : 5) = 444
C4H10 + 13/2 O2 -> 4 CO2 + 5 H2O ((2875 * 1) : 13/2) = 442,3

HCCH + 5/2 O2 -> 2 CO2 + H2O ((1300 * 1) : 5/2) = 520

C6H6 + 15/2 O2 -> 6 CO2 + 3 H2O ((3270 * 1) : 15/2) = 436

C + O2 -> CO2 ((393,5 * 1) : 1) = 393,5

Da questo quadro (che mi aspettavo un po' diverso) emerge che,
almeno termodinamicamente, tra i combustibili binari fatti di
solo H, C o CxHy, è proprio l'idrogeno il record di densità
energetica per mole di ossigeno combinato, il carbonio essendo
il peggiore.
Per il resto il metano è insolitamente stabile per come me lo
attendevo (l'avrei preso per più energetico ... spero che
incollando il testo non sia andata persa la formattazione, e
quindi avere confrontato per tutti i poteri calorifici
SUPERIORI, tranne che per C dove è irrilevante).
Poi ci sono le due eccezioni, quella (spiegabilissima) del
benzene, aromatico, che fornisce un po' meno calore degli altri
idrocarburi, e dell'isomero acetilene, che dando prodotti
nell'identico rapporto, arriva più vicino di tutti al record
dell'idrogeno.
Rimane il fatto che, imho, quantunque non sia una definizione
esatta (e con l'eccezione dell'acetilene), più spesso che no,
quanto più la molecola è idrogenata (e quindi quanto più alta è
la frazione acquosa dei prodotti di combustione), tanto più
esotermica è la combustione, il che suggerisce che molta acqua
prodotta sia un criterio di preferenza e non un fattore
sfavorevole (ribadisco di avere usato i poteri calorifici
superiori, quindi con condensazione dell'acqua, forse ho fatto
male, non so, per gli inferiori, forse più adatti per lo studio
della fiamma tal quale, bisognerebbe scorporare il ragguardevole
calore latente di vaporizzazione dell'acqua)
Cmq, ecco, tutta sta trafila per dire che non mi convince molto
la spiegazione che il cianogeno brucia tanto "caldo" perché non
contiene acqua tra i prodotti, essendo l'acqua un prodotto poco
stabile (in senso relativo ovviamente !) rispetto alla CO2 e/o
all'azoto.
Ripensando ai calori specifici, non so manco se quella ipotesi
sia poi tanto buona. Ripensandoci la fiamma ossidrica arriva
tranquillamente a 2500°, che cmq è superiore alla fiamma
ossigeno/propano o ossigeno/metano, benché la prima contenga un
sacco di acqua (anzi, SOLO acqua)
Boh
Ciao
Soviet_Mario
cometa luminosa
2008-02-01 08:05:34 UTC
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cometa luminosa ha scritto:> Mi è venuta in mente una cosa: l'entalpia di dissociazione di ogni
Post by cometa luminosa
legame doppio nella CO2 è 1076 kJ/mol, quella del legame triplo in N2
è 945 kJ/mol, quella del singolo legame OH dell'acqua è invece "solo"
492 kJ/mol. Forse è proprio la presenza dell'acqua, nella combustione
dell'acetilene o degli idrocarburi in generale, a limitare la
temperatura della fiamma a causa dell'assorbimento di entalpia di
dissociazione.
non capisco esattamente cosa tu voglia dire : perché dell'acqua,
che si forma come molecola completa e non ci si ferma a radicale
ossidrile, bisognerebbe computare solo uno dei due legami,
mentre per gli altri prodotti di combustione si dovrebbero
considerare tutti i legami presenti ?
Termodinamicamente parlando, inoltre, tanto più sono idrogenati,
tanto più esotermiche sono le combustioni dei normali combustibili.
Provo a vedere se ho qualche dato termochimico adatto
dahttp://en.wikipedia.org/wiki/Heat_of_combustion
Fuel HHV MJ/kg HHV BTU/lb HHV kJ/mol LHV MJ/kg
Hydrogen 141.8 61,100 286
Methane 55.5 23,900 889
Ethane 51.9 22,400 1570
Propane 50.35 21,700 2220
Butane 49.5 20,900 2875
Gasoline 47.3 20,400 44.4
Paraffin 46 19,900 16,300
Kerosene 46.2 43.0
Diesel 44.8 19,300
Coal 15-27 8000-14,000 200-350
Wood 15 6500 300
Peat 6-15 2500-6500
Methanol 22.7 9800 726
Ethanol 29.7 12,800 1300
Propanol 33.6 14,500 2020
Acetylene 49.9 21,500 1300
Benzene 41.8 18,000 3270
Ammonia 22.5 9690 382
Hydrazine 19.4 8370 622
Hexamine 30.0 12,900 4200
Carbon 32.8 14,100 393.5
dunque, cercando di paragonare
idrogeno, metano, etano, etilene (che manca, uff), e acetilene,
e poi rapportando all'unità di mole di ossigeno
2H2 + O2 -> 2 H20 ((286 * 2) : 1) = 572
CH4 + 2 O2 -> CO2 + 2 H2O ((889 * 1) : 2) = 444,5
C2H6 + 7/2 O2 -> 2 CO2 + 3 H2O ((1570 * 1) : 7/2) = 448,6
C3H8 + 5 O2 -> 3 CO2 + 4 H2O ((2220 * 1) : 5) = 444
C4H10 + 13/2 O2 -> 4 CO2 + 5 H2O ((2875 * 1) : 13/2) = 442,3
HCCH + 5/2 O2 -> 2 CO2 + H2O ((1300 * 1) : 5/2) = 520
C6H6 + 15/2 O2 -> 6 CO2 + 3 H2O ((3270 * 1) : 15/2) = 436
C + O2 -> CO2 ((393,5 * 1) : 1) = 393,5
Da questo quadro (che mi aspettavo un po' diverso) emerge che,
almeno termodinamicamente, tra i combustibili binari fatti di
solo H, C o CxHy, è proprio l'idrogeno il record di densità
energetica per mole di ossigeno combinato, il carbonio essendo
il peggiore.
Per il resto il metano è insolitamente stabile per come me lo
attendevo (l'avrei preso per più energetico ... spero che
incollando il testo non sia andata persa la formattazione, e
quindi avere confrontato per tutti i poteri calorifici
SUPERIORI, tranne che per C dove è irrilevante).
Poi ci sono le due eccezioni, quella (spiegabilissima) del
benzene, aromatico, che fornisce un po' meno calore degli altri
idrocarburi, e dell'isomero acetilene, che dando prodotti
nell'identico rapporto, arriva più vicino di tutti al record
dell'idrogeno.
Rimane il fatto che, imho, quantunque non sia una definizione
esatta (e con l'eccezione dell'acetilene), più spesso che no,
quanto più la molecola è idrogenata (e quindi quanto più alta è
la frazione acquosa dei prodotti di combustione), tanto più
esotermica è la combustione, il che suggerisce che molta acqua
prodotta sia un criterio di preferenza e non un fattore
sfavorevole (ribadisco di avere usato i poteri calorifici
superiori, quindi con condensazione dell'acqua, forse ho fatto
male, non so, per gli inferiori, forse più adatti per lo studio
della fiamma tal quale, bisognerebbe scorporare il ragguardevole
calore latente di vaporizzazione dell'acqua)
Cmq, ecco, tutta sta trafila per dire che non mi convince molto
la spiegazione che il cianogeno brucia tanto "caldo" perché non
contiene acqua tra i prodotti, essendo l'acqua un prodotto poco
stabile (in senso relativo ovviamente !) rispetto alla CO2 e/o
all'azoto.
Ripensando ai calori specifici, non so manco se quella ipotesi
sia poi tanto buona. Ripensandoci la fiamma ossidrica arriva
tranquillamente a 2500°, che cmq è superiore alla fiamma
ossigeno/propano o ossigeno/metano, benché la prima contenga un
sacco di acqua (anzi, SOLO acqua)
Si ma io non stavo parlando del calore di reazione, che come già
sapevamo, è ragguardevole per idrogeno, idrocarburi che ne contengono
di più ecc. Io stavo parlando di *temperatura* della fiamma. Certo, la
fiamma ossidrica arriva a 2500°C ed è solo acqua, ma per l'appunto
quella dell'acetilene è più calda, e quella del cianogeno ancora di
più.

A che temperatura arriverebbe, per esempio, la fiamma prodotta dalla
formazione di azoto molecolare da azoto atomico? Io non lo so ma non
credo che sarebbe inferiore a quella di una fiamma ossidrica.
Soviet_Mario
2008-02-01 11:40:52 UTC
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cometa luminosa ha scritto:
CUT
Post by cometa luminosa
Si ma io non stavo parlando del calore di reazione, che come già
sapevamo, è ragguardevole per idrogeno, idrocarburi che ne contengono
di più ecc.
ah, ok, allora non avevo capito bene
Post by cometa luminosa
Io stavo parlando di *temperatura* della fiamma.
si, ma in che termini ? Cioè, non ho capito la ragione per cui
una fiamma contenente acqua debba essere più fredda. Io non
riesco a pensare ad altro che all'influenza di tre fattori, uno
noto, uno conoscibile (ma che ancora non ho avuto il tempo di
cercare), e uno problematico (che fa cascare il castello)
1) la quantità di calore erogato. Questo abbiamo già visto
com'è, e ce lo dice la termodinamica e stop
2) il calore specifico ponderato (e normalizzato alla
temperatura adatta) della miscela gassosa. Questo parametro
gioca nel senso che una stessa quantità di calore generata nel
medesimo tempo in un certo sistema gassoso, produce in esso
temperature diverse inversamente proporzionali ai calori
specifici ponderati
3) il tempo in cui tale calore viene generato : e qui entra in
gioco la cinetica, che è l'ambito in cui di fiamme non so
granché (sicuramente niente eccetto qualche nozione sparsa,
qualitativa e stop). Penso che tu creda che le differenze si
giochino qui, e se si escludesse il parametro (2) lo penserei
anche io, ma non capisco in che senso e perché la cinetica
dovrebbe favorire il cianogeno.

Un ultima considerazione : quasi sempre in chimica (con la
notevole eccezione dell'azoto, ma dell'azoto preformato !), i
legami multipli, ancorché più stabili dei singoli, sono più
reattivi perché non è necessario coinvolgere contemporaneamente
tutte le coppie di elettroni leganti, si possono aversi
benissimo reazioni a stadi discreti. Quindi per rompere un
legame ciano chimicamente non è necessario troncarlo in un colpo
a carbino + azoto atomico, si può generare un biradicale ancora
legato da legame doppio, che magari comincia a incorporare
ossigeno pian piano.
Dal punto di vista cinetico direi che tutti i combustibili sono
migliori del metano e, peggio di tutti, l'idrogeno, che ha il
singolo legame più forte dei combustibili classici. Però, nel
mucchio, il cianogeno lo vedo maluccio, a parte il C-C centrale
che è certamente il punto più debole. Forse è quello il suo
tallone d'achille cinetico ... Per l'acetilene invece imho è
proprio il legame triplo in sé stesso il punto più delicato,
proprio perché non occorre tranciarlo in un colpo (e sarebbe
durissima), perché non penso che abbiano energie di attivazione
elevatissime ipotetiche reazioni di inserzione di "O" atomico (a
dare un ossirene che poi si disintegra di certo, ma non saprei
come) o una cicloaddizione [2+2] tra acetilene eccitato e "O"
singoletto a dare il diossetene (che pure esso si disintegra a
gliossale).


Ah, dimenticavo un'ultimo fattore, forse importante (anche se
non credo) : il potere emissivo-radiante di miscele gassose
diverse a date temperature. Una fiamma poco emissiva in teoria
tende a restare più calda di una molto emissiva. Che poi la
convezione sovrasti, forse di molto, questa perdita diretta di
energia, penso sia abbastanza intuitivo, per cui forse è
trascurabile
Post by cometa luminosa
Certo, la
fiamma ossidrica arriva a 2500°C ed è solo acqua, ma per l'appunto
quella dell'acetilene è più calda, e quella del cianogeno ancora di
più.
Ora facciamo il toto-scommesse per chi trova qualche possibile
path per l'ossidazione di (CN)2.
Quale potrebbe essere uno dei primi intermedi ?

In presenza di ossigeno atomico, il processo termodinamicamente
migliore sarebbe un'inzerzione, nel legame debole, per dare
un'anidride cianica NC-O-CN.

Anche la rispettiva perossianidride, chissà, potrebbe formarsi,
pur essendo parecchio meno stabile.
NC-O-O-CN.
La sua omolisi dovrebbe essere molto facile anche a T basse,
formando radicali delocalizzato cianossile.
*O-CN <--> O=C=N*

Un cianossile traspone di sicuro (è un di sicuro detto in senso
relativo, ovviamente, nel senso che è una ipotesi meno
fantasiosa di altre) al meno instabile dimero isocianilico

O=C=N-N=C=O

questo può frammentare direttamente a CO e azoto. Il CO poi
incorpora altro ossigeno.

Un ipotetico cianossile forse può anche fare da catalizzatore di
scissione del cianogeno, per dare anidride e *CN

*O-CN + (CN)2 --> NC-O-CN + *CN
(questo ultimo è ossidabile con facilità con ossigeno, a
*O-O-CN ...)
Con ciò perdo il filo e non penso valga la pena di abbozzare
cicli radicalici o altro, perchè non saprei ancorarli a evidenze
note (almeno note a me).


Cineticamente forse ancora pià agevole sarebbe la progressima
somma (N-ossidazione) a mono e poi bis N-ossido (questa ha il
pregio di perturbare poco lo stato di legame iniziale e
coinvolgere elettroni prima silenti ... non facili da
coinvolgere, ma l'ossigeno atomico è convincente).

ONC-CN e poi ONC-CNO

A questi punti, tutto diventa possibile, perchè i nitrilossidi
si ricombinano in qualsiasi modo ipotizzabile.
Bisognerebbe capire quali e quante tracce di ossidi di azoto
produce questo cianogeno.

Non escluderei neppure la semplice omolisi del bisnitrilossido
anche se non so nulla delle caratteristiche del "fulminile"
O-NC*
(credo sia un ottimo vettore di ossigeno atomico singoletto,
appena moderato)
Mah ...
Post by cometa luminosa
A che temperatura arriverebbe, per esempio, la fiamma prodotta dalla
formazione di azoto molecolare da azoto atomico?
ah beh ! So per certo che si hanno notevoli emissioni spettrali
in seguito a quelle ricombinazioni, perché la molecola si genera
in stati così eccitati da decadere anche (se non soprattutto)
per vie radianti. Non so quanta parte dell'energia venga
rilasciata come fluorescenza (anzi chemiluminescenza) e quanta
come agitazione termica, ma anche se la prima dovesse essere
maggiore, non dubito che la fiamma si scalderebbe a livelli
impensabili.

Incidentalmente esiste un analogo chiamato torcia ad idrogeno,
che sfrutta proprio idrogeno atomico (penso generato a scarica
ad arco, o forse con una sorgente elettromagnetica di non
ricordo che range spettrale) che viene ricombinato in un
opportuno "cannello" o quel che è, non so di preciso. Si può
usare per tagliare qualsiasi metallo, anche il W, in condizioni
riducenti. Quindi anche la ricombinazione H-H da di per sé un
plasma spaventosamente caldo.

Io vorrei che mi facessi capire perché pensi che una fiamma
creata a partire da ossigeno atomico e idrogeno atomico,
dovrebbe essere più fredda di una a partire da azoto atomico.
Cioè, io nella ricombinazione di atomi non vedo ragione per non
replicare sostanzialmente gli stessi andamenti delle fiamme
ottenute da molecole (il tutto spostato a temperature molto
maggiori ovviamente)
Post by cometa luminosa
Io non lo so ma non
credo che sarebbe inferiore a quella di una fiamma ossidrica.
sicuramente ! E' solo parecchio più laborioso alimentarla, cioè
fare la sorgente generatrice di N atomico. Probabilmente si
riesce a fare torce a plasmi molto rarefatti, perché N atomico
può al limite essere veicolato al sito di utilizzo (cmq
vicinissimo al suo generatore) solo in forma di plasma
rarefatto, per rallentare la ricombinazione anzitempo.
Per tagliare i metalli sarebbe gramo cmq : penso formerebbe una
quantità di nitruri refrattari da far paura ! Anzi, pensa che
alcuni elettrodi iper tecnologici per saldare leghe a alte
prestazioni, vengono addittivati di alluminio, magnesi o
titanio, proprio per captare anche le tracce di azoto atomico o
altre forme di N2 reattivo formando nitruri scorificabili o cmq
non pregiudicanti la lega saldata.
ciao
Soviet
cometa luminosa
2008-02-01 16:11:28 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
CUT
Post by cometa luminosa
Si ma io non stavo parlando del calore di reazione, che come già
sapevamo, è ragguardevole per idrogeno, idrocarburi che ne contengono
di più ecc.
ah, ok, allora non avevo capito bene
Post by cometa luminosa
Io stavo parlando di *temperatura* della fiamma.
si, ma in che termini ? Cioè, non ho capito la ragione per cui
una fiamma contenente acqua debba essere più fredda.
Diciamo, per schematizzare il problema (la schematizzazione ha
innumerevoli punti nei quali è discutibile la corrispondenza con il
caso reale), che ho due recipienti di vetro di pari volume, mantenuti
con un qualunque meccanismo a pressione costante, contenenti una
miscela stechiometrica (CN)2/O2 nel primo e C2H2/O2 il secondo
(quindi, tra le altre cose, sto implicitamente assumendo che si debba
fare un confronto tra le moli di miscela combustibile/comburente e che
quindi "favorirebbe" leggermente la prima miscela, confronto sul
quale, peraltro, come abbiamo già visto, abbiamo pareri discordanti).
Viene innescata la reazione in entrambi, i gas si scalderanno e dopo
brevissimo tempo si raffredderanno fino a temperatura ambiente. Io mi
aspetto che nel primo recipiente il calore generato dalla reazione non
venga apprezzabilmente "utilizzato" per decomporre i prodotti di
reazione CO2 e N2 e che quindi vada a finire preferenzialmente in
energia cinetica e potenziale delle singole molecole, mentre nel caso
del secondo recipiente, ipotizzo che una parte di quell'entalpia di
reazione venga convertita in energia chimica piuttosto in energia
cinetica e potenziale e che quindi la temperatura massima raggiunta
sarà inferiore, anche se però sarà mantenuta per un tempo più lungo,
in quanto durante il raffreddamento, le specie chimiche prodotte nel
processo di decomposizione termica si ricombineranno "restituendo
calore", ma questo solo dopo un certo tempo appunto, non
immediatamente. E' come avere la stessa energia disponibile per la
reazione, ma nel primo caso la concentro in un tempo più breve e
quindi una temperatura superiore ma per un tempo inferiore (e quindi
il flusso di gas dovrà forse essere superiore per avere una fiamma
della stessa lunghezza?).

Per quanto riguarda il discorso che i legami multipli sono più
reattivi di quelli semplici, finora sono sempre partito dall'ipotesi
che la rottura di un unico legame di un legame multiplo non sia un
valido meccanismo di sottrazione dell'energia cinetica delle molecole
perchè la riformazione del legame mi sembrerebbe molto più veloce
della ricombinazione delle specie chimiche formate per dissociazione
di cui parlavo sopra; però qui sono molto sull'intuitivo...
Post by Soviet_Mario
Io non
riesco a pensare ad altro che all'influenza di tre fattori, uno
noto, uno conoscibile (ma che ancora non ho avuto il tempo di
cercare), e uno problematico (che fa cascare il castello)
1) la quantità di calore erogato. Questo abbiamo già visto
com'è, e ce lo dice la termodinamica e stop
2) il calore specifico ponderato (e normalizzato alla
temperatura adatta) della miscela gassosa. Questo parametro
gioca nel senso che una stessa quantità di calore generata nel
medesimo tempo in un certo sistema gassoso, produce in esso
temperature diverse inversamente proporzionali ai calori
specifici ponderati
3) il tempo in cui tale calore viene generato : e qui entra in
gioco la cinetica, che è l'ambito in cui di fiamme non so
granché (sicuramente niente eccetto qualche nozione sparsa,
qualitativa e stop). Penso che tu creda che le differenze si
giochino qui, e se si escludesse il parametro (2) lo penserei
anche io, ma non capisco in che senso e perché la cinetica
dovrebbe favorire il cianogeno.
Un ultima considerazione : quasi sempre in chimica (con la
notevole eccezione dell'azoto, ma dell'azoto preformato !), i
legami multipli, ancorché più stabili dei singoli, sono più
reattivi perché non è necessario coinvolgere contemporaneamente
tutte le coppie di elettroni leganti, si possono aversi
benissimo reazioni a stadi discreti. Quindi per rompere un
legame ciano chimicamente non è necessario troncarlo in un colpo
a carbino + azoto atomico, si può generare un biradicale ancora
legato da legame doppio, che magari comincia a incorporare
ossigeno pian piano.
Dal punto di vista cinetico direi che tutti i combustibili sono
migliori del metano e, peggio di tutti, l'idrogeno, che ha il
singolo legame più forte dei combustibili classici. Però, nel
mucchio, il cianogeno lo vedo maluccio, a parte il C-C centrale
che è certamente il punto più debole. Forse è quello il suo
tallone d'achille cinetico ... Per l'acetilene invece imho è
proprio il legame triplo in sé stesso il punto più delicato,
proprio perché non occorre tranciarlo in un colpo (e sarebbe
durissima), perché non penso che abbiano energie di attivazione
elevatissime ipotetiche reazioni di inserzione di "O" atomico (a
dare un ossirene che poi si disintegra di certo, ma non saprei
come) o una cicloaddizione [2+2] tra acetilene eccitato e "O"
singoletto a dare il diossetene (che pure esso si disintegra a
gliossale).
Ah, dimenticavo un'ultimo fattore, forse importante (anche se
non credo) : il potere emissivo-radiante di miscele gassose
diverse a date temperature. Una fiamma poco emissiva in teoria
tende a restare più calda di una molto emissiva. Che poi la
convezione sovrasti, forse di molto, questa perdita diretta di
energia, penso sia abbastanza intuitivo, per cui forse è
trascurabile
Post by cometa luminosa
Certo, la
fiamma ossidrica arriva a 2500°C ed è solo acqua, ma per l'appunto
quella dell'acetilene è più calda, e quella del cianogeno ancora di
più.
Ora facciamo il toto-scommesse per chi trova qualche possibile
path per l'ossidazione di (CN)2.
Quale potrebbe essere uno dei primi intermedi ?
In presenza di ossigeno atomico, il processo termodinamicamente
migliore sarebbe un'inzerzione, nel legame debole, per dare
un'anidride cianica NC-O-CN.
Anche la rispettiva perossianidride, chissà, potrebbe formarsi,
pur essendo parecchio meno stabile.
NC-O-O-CN.
La sua omolisi dovrebbe essere molto facile anche a T basse,
formando radicali delocalizzato cianossile.
*O-CN <--> O=C=N*
Un cianossile traspone di sicuro (è un di sicuro detto in senso
relativo, ovviamente, nel senso che è una ipotesi meno
fantasiosa di altre) al meno instabile dimero isocianilico
O=C=N-N=C=O
questo può frammentare direttamente a CO e azoto. Il CO poi
incorpora altro ossigeno.
Un ipotetico cianossile forse può anche fare da catalizzatore di
scissione del cianogeno, per dare anidride e *CN
*O-CN + (CN)2 --> NC-O-CN + *CN
(questo ultimo è ossidabile con facilità con ossigeno, a
*O-O-CN ...)
Con ciò perdo il filo e non penso valga la pena di abbozzare
cicli radicalici o altro, perchè non saprei ancorarli a evidenze
note (almeno note a me).
Cineticamente forse ancora pià agevole sarebbe la progressima
somma (N-ossidazione) a mono e poi bis N-ossido (questa ha il
pregio di perturbare poco lo stato di legame iniziale e
coinvolgere elettroni prima silenti ... non facili da
coinvolgere, ma l'ossigeno atomico è convincente).
ONC-CN e poi ONC-CNO
A questi punti, tutto diventa possibile, perchè i nitrilossidi
si ricombinano in qualsiasi modo ipotizzabile.
Bisognerebbe capire quali e quante tracce di ossidi di azoto
produce questo cianogeno.
Non escluderei neppure la semplice omolisi del bisnitrilossido
anche se non so nulla delle caratteristiche del "fulminile"
O-NC*
(credo sia un ottimo vettore di ossigeno atomico singoletto,
appena moderato)
Mah ...
Il toto-scommesse lo vinci di sicuro te perchè ne so quasi niente su
quei meccanismi :-)
Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
A che temperatura arriverebbe, per esempio, la fiamma prodotta dalla
formazione di azoto molecolare da azoto atomico?
ah beh ! So per certo che si hanno notevoli emissioni spettrali
in seguito a quelle ricombinazioni, perché la molecola si genera
in stati così eccitati da decadere anche (se non soprattutto)
per vie radianti. Non so quanta parte dell'energia venga
rilasciata come fluorescenza (anzi chemiluminescenza) e quanta
come agitazione termica, ma anche se la prima dovesse essere
maggiore, non dubito che la fiamma si scalderebbe a livelli
impensabili.
Incidentalmente esiste un analogo chiamato torcia ad idrogeno,
che sfrutta proprio idrogeno atomico (penso generato a scarica
ad arco, o forse con una sorgente elettromagnetica di non
ricordo che range spettrale) che viene ricombinato in un
opportuno "cannello" o quel che è, non so di preciso. Si può
usare per tagliare qualsiasi metallo, anche il W, in condizioni
riducenti. Quindi anche la ricombinazione H-H da di per sé un
plasma spaventosamente caldo.
Già. Lo conoscevo con il nome "cannello di Langmuir", da una vecchia
enciclopedia che ho. lì vengono anche date delle indicazioni per
costruirsene uno! Ci avrei pure provato, se a quell'epoca avessi
saputo dove trovare dei grossi elettrodi di tungsteno (non che adesso
lo sappia, ma la cosa ora mi interessa di meno.)
Post by Soviet_Mario
Io vorrei che mi facessi capire perché pensi che una fiamma
creata a partire da ossigeno atomico e idrogeno atomico,
dovrebbe essere più fredda di una a partire da azoto atomico.
per quello che ho detto sopra: in pratica, quando i gas (in questo
caso solo l'acqua) arrivano ad una certa temperatura, si avrebbe
(nella mia ipotesi!) una "transizione di fase" dovuta alla
decomposizione dell'acqua, che impedirebbe alla temperatura di
aumentare ulteriormente; transizione di fase che vedo meno probabile
nel caso di N2.
Post by Soviet_Mario
Cioè, io nella ricombinazione di atomi non vedo ragione per non
replicare sostanzialmente gli stessi andamenti delle fiamme
ottenute da molecole (il tutto spostato a temperature molto
maggiori ovviamente)
Post by cometa luminosa
Io non lo so ma non
credo che sarebbe inferiore a quella di una fiamma ossidrica.
sicuramente ! E' solo parecchio più laborioso alimentarla, cioè
fare la sorgente generatrice di N atomico. Probabilmente si
riesce a fare torce a plasmi molto rarefatti, perché N atomico
può al limite essere veicolato al sito di utilizzo (cmq
vicinissimo al suo generatore) solo in forma di plasma
rarefatto, per rallentare la ricombinazione anzitempo.
Per tagliare i metalli sarebbe gramo cmq : penso formerebbe una
quantità di nitruri refrattari da far paura ! Anzi, pensa che
alcuni elettrodi iper tecnologici per saldare leghe a alte
prestazioni, vengono addittivati di alluminio, magnesi o
titanio, proprio per captare anche le tracce di azoto atomico o
altre forme di N2 reattivo formando nitruri scorificabili o cmq
non pregiudicanti la lega saldata.
ciao
Soviet
Soviet_Mario
2008-02-01 23:09:26 UTC
Permalink
cometa luminosa ha scritto:

finalmente ho capito il tuo punto di vista.
Formalmente non ci vedo eccessive difficoltà teoriche.
In pratica non so se l'acqua sia apprezzabilmente dissodiata a
2500°. Se lo fosse, potrebbe fare da tampone di calore,
assorbendone in fase di picco (e dissociandosi) e restituendolo
in fase di ricombinazione.

Non che l'azoto sia esso stesso esente da questi scherzi, cmq.
Nei motori diesel (a pressioni molto alte, è vero, ma credo
anche a temperature inferiori della fiamma dell'acetilene o
cianogeno), esso reagisce formando composti endotermici, gli
NOx. Anche questi cosi possono fare da ammortizzatori, ma non
saprei dire se più o meno efficacemente dell'acqua. Forse a
pressioni ordinarie non si formano.

Cmq, posso capire questa dinamica abbastanza bene in un contesto
simil esplosivo, con picco di generazione di calore seguito da
fase di raffreddamento della miscela esausta.

In un cannello la situazione è invece di equilibrio dinamico ma
mediamente assai stabile.
Se quel che dici è vero, nel caso dell'acqua si avrebbe una
maggiore omogeneità del calore di fiamma, con l'acqua che si
dissocia nelle regioni più "attive" e poi i frammenti radicalici
diffondono nella corona più fredda, e la scaldano ivi
ricombinandosi.

Siccome non ho la più pallida idea dei profili termici delle due
fiamme, non posso dire se sia verosimile o meno.


CUT
CUT
Post by cometa luminosa
Viene innescata la reazione in entrambi, i gas si scalderanno e dopo
brevissimo tempo si raffredderanno fino a temperatura ambiente.
come ho detto sopra, però questo esperimento differisce dalle
condizioni stazionarie di una fiamma a cannello
Post by cometa luminosa
Io mi
aspetto che nel primo recipiente il calore generato dalla reazione non
venga apprezzabilmente "utilizzato" per decomporre i prodotti di
reazione CO2 e N2 e che quindi vada a finire preferenzialmente in
energia cinetica e potenziale delle singole molecole, mentre nel caso
del secondo recipiente, ipotizzo che una parte di quell'entalpia di
reazione venga convertita in energia chimica piuttosto in energia
cinetica e potenziale e che quindi la temperatura massima raggiunta
sarà inferiore, anche se però sarà mantenuta per un tempo più lungo,
in quanto durante il raffreddamento, le specie chimiche prodotte nel
processo di decomposizione termica si ricombineranno "restituendo
calore", ma questo solo dopo un certo tempo appunto, non
immediatamente. E' come avere la stessa energia disponibile per la
reazione, ma nel primo caso la concentro in un tempo più breve e
quindi una temperatura superiore ma per un tempo inferiore (e quindi
il flusso di gas dovrà forse essere superiore per avere una fiamma
della stessa lunghezza?).
Per quanto riguarda il discorso che i legami multipli sono più
reattivi di quelli semplici, finora sono sempre partito dall'ipotesi
che la rottura di un unico legame di un legame multiplo non sia un
valido meccanismo di sottrazione dell'energia cinetica delle molecole
perchè la riformazione del legame mi sembrerebbe molto più veloce
della ricombinazione delle specie chimiche formate per dissociazione
di cui parlavo sopra; però qui sono molto sull'intuitivo...
beh, la quota che si riforma in legame triplo è trasparente
termodinamicamente. Tuttavia un azoto con legame doppio, che poi
è uno stato eccitato di N2, assorbe calore formando, con
l'ossideno, composti endotermici (in prima istanza [N2O4] -> 2
NO). Questo NO ha un bel costo termodinamico, anche se non tanto
quanto i frammenti dell'acqua. Per contro è più stabile (e in
altri contesti si forma in modo evidente)
CUT fantachimica
Post by cometa luminosa
Il toto-scommesse lo vinci di sicuro te perchè ne so quasi niente su
quei meccanismi :-)
beh, in effetti li ho buttati giù su carta, per cui non val la
pena di saperne niente !
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
Post by cometa luminosa
A che temperatura arriverebbe, per esempio, la fiamma prodotta dalla
formazione di azoto molecolare da azoto atomico?
ah beh ! So per certo che si hanno notevoli emissioni spettrali
in seguito a quelle ricombinazioni, perché la molecola si genera
in stati così eccitati da decadere anche (se non soprattutto)
per vie radianti. Non so quanta parte dell'energia venga
rilasciata come fluorescenza (anzi chemiluminescenza) e quanta
come agitazione termica, ma anche se la prima dovesse essere
maggiore, non dubito che la fiamma si scalderebbe a livelli
impensabili.
Incidentalmente esiste un analogo chiamato torcia ad idrogeno,
che sfrutta proprio idrogeno atomico (penso generato a scarica
ad arco, o forse con una sorgente elettromagnetica di non
ricordo che range spettrale) che viene ricombinato in un
opportuno "cannello" o quel che è, non so di preciso. Si può
usare per tagliare qualsiasi metallo, anche il W, in condizioni
riducenti. Quindi anche la ricombinazione H-H da di per sé un
plasma spaventosamente caldo.
Già. Lo conoscevo con il nome "cannello di Langmuir",
ah, non conoscevo il nome !
Post by cometa luminosa
da una vecchia
enciclopedia che ho. lì vengono anche date delle indicazioni per
costruirsene uno! Ci avrei pure provato, se a quell'epoca avessi
saputo dove trovare dei grossi elettrodi di tungsteno (non che adesso
lo sappia, ma la cosa ora mi interessa di meno.)
Post by Soviet_Mario
Io vorrei che mi facessi capire perché pensi che una fiamma
creata a partire da ossigeno atomico e idrogeno atomico,
dovrebbe essere più fredda di una a partire da azoto atomico.
per quello che ho detto sopra: in pratica, quando i gas (in questo
caso solo l'acqua) arrivano ad una certa temperatura, si avrebbe
(nella mia ipotesi!) una "transizione di fase" dovuta alla
decomposizione dell'acqua, che impedirebbe alla temperatura di
aumentare ulteriormente; transizione di fase che vedo meno probabile
nel caso di N2.
non saprei. Anche l'azoto non è così inerte come lo si dipinge !
;-)
Post by cometa luminosa
Post by Soviet_Mario
ciao
Soviet
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