Discussione:
Tabelle nutrizionali (!)
(troppo vecchio per rispondere)
Elio Fabri
2018-06-18 19:26:25 UTC
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Il punto esclamativo sta a indicare che la parola mi fa schifo, ma non
saprei come dire.
Il mio quesito riguarda appunto quelle tabelle, che si trovano su
tante confezioni di alimenti, per es. succhi, latte ecc.
Dato che sono tutte uguali, suppongo che ci sia una normativa che dice
cosa scriverci.

Un esempio: succo di arancia rossa Skipper.
Leggo:

"100 ml di prodotto contengono mediamente
Energia 207 kJ
Grassi 0 g
Carboidrati 12 g
Proteine 0.2 g
ecc."
(In altri prodotti invece di "carboidrati" ho trovato "zuccheri", ma
penso sia equivalente.)

Non mi curo di grassi, carboidrati, proteine. Anche se non ho la
minima idea di come si faccia, assumo che esistano reazioni standard
che permettono il dosaggio quantitativo globale di tutte le molecole
appartenenti a una delle tre famiglie (i dubbi me li tengo...).

Quella che non capisco è l'energia.
A parte il "contenere", che mentre è del tutto sensato - poniamo - per
le proteine, che sono appunto molecole, ossia costituenti materiali,
lo trovo discutibile per l'energia.
Per me non ha senso dire che un certo corpo "contiene" una certa
quantità di energia.

Ma il problema è un altro.
Immagino che quel numero sia un DH di qualche reazione.
Se usassi una reazione diversa, a naso potrei trovare un numero
diverso.
Dal punto di vista pratico/biologico, a me interessa l'uso metabolico
delle sostanze contenute nel succo, e l'eventuale contributo che danno
a sintesi di altre molecole, al lavoro meccanico del corpo, e altro
che non mi viene in mente.
Come si può condensare tutto ciò in un unico dato?
Se c'è una norma, che cosa dice?
--
Elio Fabri
VITRIOL
2018-06-18 19:36:27 UTC
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Post by Elio Fabri
Immagino che quel numero sia un DH di qualche reazione.
Se usassi una reazione diversa, a naso potrei trovare un numero
diverso.
Che io sappia, per misurare il contenuto calorico degli alimenti si usa
semplicemente un calorimetro tipo bomba di Mahler. In pratica si brucia
brutalmente tutto il bruciabile.
--
Saluti
VITRIOL
*GB*
2018-06-18 20:13:28 UTC
Permalink
Post by Elio Fabri
Un esempio: succo di arancia rossa Skipper.
Imho, è migliore la Spremuta Bio di Arancia Rossa Fattoria Scaldasole:

http://www.fattoriascaldasole.it/prodotti/spremute/
Post by Elio Fabri
Immagino che quel numero sia un DH di qualche reazione.
Se usassi una reazione diversa, a naso potrei trovare un numero
diverso.
Dal punto di vista pratico/biologico, a me interessa l'uso metabolico
delle sostanze contenute nel succo, e l'eventuale contributo che danno
a sintesi di altre molecole, al lavoro meccanico del corpo, e altro
che non mi viene in mente.
Come si può condensare tutto ciò in un unico dato?
Per ricavare quel dato si usa una bomba calorimetrica:

http://www.edises.it/demo/111200410/Sez1.pdf

1.2 L'energia e il suo fabbisogno

Le cellule non utilizzano direttamente l’energia chimica introdotta con
gli alimenti. I nutrienti energetici contenuti negli alimenti vengono
deidrogenati, si formano coenzimi ridotti altamente energetici che sono
ossidati nei mitocondri, con l’utilizzazione di O2, la formazione di H2O
e la liberazione di energia che viene in buona parte utilizzata per la
sintesi di ATP, mentre il resto viene disperso come energia termica. Il
carbonio dei substrati (ossidato soprattutto nel ciclo di Krebs) viene
eliminato come CO2. La quantità di energia che si ottiene dal
catabolismo completo dei nutrienti dipende, in sostanza, dal numero dei
legami tra carbonio e idrogeno presenti nella molecola.

La conoscenza della quantità di calorie fornite con gli alimenti deriva
dai classici studi effettuati con la bomba calorimetrica (Figura 1.1).

Si tratta di un calorimetro di acciaio posto in un cilindro con acqua
della quale si registra la temperatura per mezzo di un termometro.
Nel calorimetro viene posta una quantità nota del nutriente (o
dell’alimento) di cui si vuol conoscere il valore calorico; di questo
campione in esame viene provocata la rapida combustione chiudendo un
circuito elettrico dopo aver insufflato ossigeno ad elevata pressione.
Il calore che si libera dalla combustione viene calcolato basandosi
sull’incremento della temperatura dell’acqua.

Con tale metodo, è stato possibile calcolare il valore calorico fisico
dei carboidrati (in media, 4,2 kcal/g), dei lipidi (in media, 9,2
kcal/g), delle proteine (in media, 5,6 kcal/g), dell’alcol (7 kcal/g).

Anche se nell’organismo l’ossidazione dei principi nutritivi non avviene
per ossidazione diretta (come nella bomba calorimetrica), ma per
successive deidrogenazioni, la quantità di energia che si ricava dai
glucidi, dai lipidi e dall’alcol (valore calorico fisiologico) è uguale.
Infatti, per il I Principio della Termodinamica, se in due reazioni
chimiche i reagenti e i prodotti di reazione sono uguali, l’energia che
si libera dalle due reazioni è uguale. Ad esempio, se consideriamo il
glucosio, la reazione:

C6H12O6 + 6O2 → 6CO2 + 6H2O + Energia

è uguale sia nella bomba calorimetrica sia in vivo; pertanto, la
quantità di energia liberata è uguale in entrambi i casi.

Invece, per le proteine, il valore calorico fisiologico è inferiore al
valore calorico fisico. Infatti, nella bomba calorimetrica, la
combustione produce H2O, CO2 ed ossidi di azoto. In vivo, il gruppo
aminico degli aminoacidi non viene ossidato, ma è eliminato come urea.
Pertanto, il valore calorico fisiologico delle proteine sarà uguale al
valore calorico fisico (5,6 kcal/g) meno il valore calorico della
quantità di urea che si forma dall’utilizzazione catabolica di un grammo
di aminoacidi (circa 1,2 kcal), cioè circa 4,4 kcal/g.

Infine, per ottenere il valore calorico netto, il valore calorico
fisiologico va corretto per la percentuale di assorbimento dei principi
nutritivi: circa il 97-98% per carboidrati e lipidi, circa il 90% per i
protidi, il 100% per l’alcol, per cui si può assumere che, in media, per
grammo di nutriente assunto, carboidrati e proteine forniscono circa 4
kcal, i lipidi 9, l’alcol 7.

Bisogna chiarire che durante la trasformazione dell’energia chimica dei
nutrienti in energia chimica contenuta nelle molecole di ATP, circa il
60% dell’energia contenuta nelle molecole originarie viene dispersa come
calore; cioè la resa in ATP (energia chimica utilizzabile per il lavoro
cellulare) è circa il 40% (Figura 1.2). Questo vale per tutti i nutrienti.

Si prenda, ad esempio, in considerazione il rendimento in ATP del
glucosio. Il valore calorico fisico del glucosio è 3,81 kcal/g. Una mole
di glucosio (180 g) fornisce quindi 686 kcal (3,81 × 180). In aerobiosi,
dalla completa ossidazione di una mole di glucosio si ottengono 38 moli
di ATP. Poiché dalla utilizzazione di una mole di ATP si liberano 7,3
kcal, il rendimento percentuale del glucosio sarà:

7,3 × 38 × 100/686 = 40,44%

Un risultato analogo si ottiene se si considerano gli altri nutrienti.

[...]

Ti consiglio di leggere anche:

https://tfascienzeunitn2012.files.wordpress.com/2013/02/esp2_-bomba-calorimetrica.pdf

Bye,

*GB*
Soviet_Mario
2018-06-18 21:30:40 UTC
Permalink
Post by Elio Fabri
Il punto esclamativo sta a indicare che la parola mi fa
schifo, ma non
saprei come dire.
quale parola ? Nutrizionali ?
Non capisco mica ...
Post by Elio Fabri
Il mio quesito riguarda appunto quelle tabelle, che si
trovano su
tante confezioni di alimenti, per es. succhi, latte ecc.
Dato che sono tutte uguali,
mmm, solo grossomodo.
In realtà la composizione nutrizionale potrebbe non essere
obbligatoria, diversamente dalla composizione in INGREDIENTI
(ossia quella che cita le materie prime e loro derivati,
tabella importante per chi conosce le suddette perché
consente di valutare la qualità e salubrità del prodotto).
Intendo questo, in grissini potrebbe esserci scritto tra gli
ingredienti : olio di oliva extravergine, in altri : strutto.
E entrambi riportare poi : grassi 4,5 %.
E avrebbero le stesse calorie, ma i primi sono sicuramente
più salubri dei secondi.
Chiusa parentesi
Post by Elio Fabri
suppongo che ci sia una
normativa che dice
cosa scriverci.
Un esempio: succo di arancia rossa Skipper.
"100 ml di prodotto contengono mediamente
Energia     207 kJ
Grassi        0 g
Carboidrati  12 g
Proteine      0.2 g
belin, sotto i massimi storici (15-16 % di zuccheri), ma cmq
ancora alti. 12 % di calorie nude e vuote :(
Che saziano poco, causano picchi glicemici pazzeschi,
rimbalzi, ri-fame, etc :(
Post by Elio Fabri
ecc."
(In altri prodotti invece di "carboidrati" ho trovato
"zuccheri", ma
penso sia equivalente.)
si. Se fossero zuccheri non calorici (come zuccheri ridotti
o polioli) l'avrebbero sottolineato in grassetto
fluorescente, per acquisire punti-gradimento.
Post by Elio Fabri
Non mi curo di grassi, carboidrati, proteine.
anche questa frase non mi è molto chiara. Non te ne curi nel
senso che non ti interessano nell'esempio corrente, o in
generale ?
Post by Elio Fabri
Anche se non
ho la
minima idea di come si faccia, assumo che esistano reazioni
standard
che permettono il dosaggio quantitativo globale di tutte le
molecole
appartenenti a una delle tre famiglie (i dubbi me li tengo...).
si, abbastanza standardizzati e di precisione sufficiente.
Post by Elio Fabri
Quella che non capisco è l'energia.
ed è la più standardizzabile e praticamente il dato più
preciso in effetti :)
Post by Elio Fabri
A parte il "contenere", che mentre è del tutto sensato -
in effetti nelle diciture non si scrive mai contiene tot
energia.
Post by Elio Fabri
poniamo - per
le proteine, che sono appunto molecole, ossia costituenti
materiali,
lo trovo discutibile per l'energia.
Per me non ha senso dire che un certo corpo "contiene" una
certa
quantità di energia.
mah. Quindi nella stufa metteresti indifferente legna,
sassi, carbone ? Tanto nessuno "contiene" energia, no ? :)
Post by Elio Fabri
Ma il problema è un altro.
Immagino che quel numero sia un DH di qualche reazione.
ovviamente. Ed è riferito a redazioni di ossidazione
STANDARD. E standard non significa COMBUSTIONI.
Queste sono estremamente standard per glucidi e lipidi (che
vengono bruciati interamente, senza "ceneri", ad anidride
carbonica e acqua), con estrema efficienza, e per l'alcool.

Per le proteine si fa invece riferimento a un dato medio,
ossia ad una generica proteina contenente una quantità media
di azoto (i vari singoli aminoacidi hanno in teoria un
diverso potere calorifico, minimo per la glicina, non
altissimo per gli aromatici, perché la parte aromatica viene
ritenuta, abbastanza più alto per quelli con lunghe catene
alifatiche. Invece ogni proteina ha un potere calorifico
sottilmente diverso, e in una cellula ce ne sono migliaia,
da cui la "mediazione". L'azoto proteico si assume non
combustibile metabolicamente (mentre in una bomba
calorimetrica con ossidazioni drastiche, può anche essere
bruciato l'azoto amminico ad azoto molecolare, innalzando un
pochino, non molto, il potere calorifico. Anche i gruppi
aromatici bruciano completamente, in vivo la cosa è
discutibile).
Post by Elio Fabri
Se usassi una reazione diversa, a naso potrei trovare un numero
diverso.
si, ma non ha troppo senso tarare il potere calorifico nei
confronti di un'ossidazione con ClF3 oppure con
permanganato, e in condizioni arbitrarie.
Ha senso riferirsi all'uso di ossigeno molecolare alle
condizioni fisiologiche, perché è quello il calore che sarà
reso a disposizione.

Se uno mangia dell'acido benzoico o fenilacetico,
addirittura non li metabolizza nemmeno : escono tal quali.
Se li brucia in crogiolo, bruciano benino e forniscono
abbastanza calore.
Post by Elio Fabri
Dal punto di vista pratico/biologico, a me interessa l'uso
metabolico
delle sostanze contenute nel succo, e l'eventuale contributo
che danno
a sintesi di altre molecole, al lavoro meccanico del corpo,
e altro
che non mi viene in mente.
l'uso metabolico non è "invariante", una caratteristica
intrinseca dell'alimento in sé, ma dipende dalle esigenze
dell'organismo e dalla presenza di altri alimenti nel dato
momento.

Detto questo, a ciascuna classe di biomolecole si possono
associare ruoli "di massima".

Ad es. in una dieta bilanciata e condizioni fisiologiche, il
potere calorico delle PROTEINE dovrebbe restare del tutto
latente, e le stesse verrebbero risparmiate per usi più
"pregiati" e non bruciate. Gli usi pregiati sono : la
biosintesi delle proteine enzimatiche e strutturali
necessarie al ricambio dell'organismo e ripristino della
naturale usura-degradazione dell'esistente.

I carboidrati hanno una prevalente funzione energetica, in
quanto sono il combustibile elettivo e bruciato con maggiore
rapidità e meno effetti collaterali (tipo l'acidosi).
Alcuni, come il ribosio, possono avere funzione strutturale
(DNA), ma le cellule sanno farselo da zero, sicché non è uno
zucchero "essenziale" come lo sono alcuni amminoacidi.

I grassi hanno funzioni energetiche ma anche strutturali
(fosfolipidi, di membrana cellulare).
Sono parzialmente interconvertibili tra loro, ma l'organismo
non sa costruirsi alcuni acidi grassi, che pure gli sono
necessari per farsi fosfolipidi e lipoproteine varie) e che
sono quindi detti essenziali : sono poliinsaturi (linoleico,
linolenico etc) e la carenza prolungata causa patologie.
Sono diffusi nei semi oleosi (e in certa misura nel tuorlo).
Post by Elio Fabri
Come si può condensare tutto ciò in un unico dato?
dipende : generelmente è condensato in un libro di
biochimica tipo il Lehninger o lo Stryer.

Ma probabilmente non ho capito bene nemmeno quest'ultima
osservazione.

Il destino metabolico di una data sostanza, di solito,
dipende non solo dalla stessa ma dall'intero pool di
sostanze che si immettono in un dato arco di tempo e dei
bisogni dell'organismo.

Qualche eccezione c'è : l'alcool citato prima, o lo bruci o
lo bruci, non se ne può fare altro ... ma a pensarci bene
non è nemmeno vero questo. Se uno beve molto alcool in
eccesso sui consumi calorici, ingrassa, il che significa che
anche il residuo acetico è soggetto a liponeogenesi e
autocondensa e viene convertito in acidi grassi (al solito,
ci sono vari problemi in questa via).

E' che tutto è interconnesso in molti modi e non è immediato
tracciare il fato di una sostanza buttata dentro in questi
vortici pieni di controlli e retroazioni. Diversamente
l'omeostasi si sballerebbe subito appena mangiato qualsiasi
cosa.
Post by Elio Fabri
Se c'è una norma, che cosa dice?
non so, non ho capito bene il dubbio.
L'unica cosa che mi è stata chiara è la polemica sulla
dicitura fisicamente inconsistente sull'energia "contenuta",
ma alla fine è un dettaglio terminologico : il dato è di un
notevole peso pratico e su quello non ci piove. E non è
manco aleatorio, anche se può diventarlo in casi estremi.
Ad es vennero concepite negli anni 70 alcune deliranti diete
"dissociate" che prevedevano periodi di alimentazione con
pochi grassi, ZERO carboidrati (weight watchers o diete a
punti) e iperproteiche.
Ebbene anche se non c'era vero limite sull'introito di
proteine, facevano dimagrire (e disidratare) per la
cosiddetta ADS (azione dinamico-specifica) delle proteine
usate come combustibile. Che significa questo : quando le
proteine si bruciano praticamente in assenza di zuccheri,
l'organismo si deve fare un mazzo notevole per convertire
scheletri eterogenei all'unico mattone elementare che sa
bruciare in modo efficiente : l'ACETATO, in forma di
Acetil-S-CoA, e quindi SPRECA una notevole quantità di
energia dissipando calore ottenendo meno energia disponibile
di quella dichiarata sulla scatola.
Anche la combustione dei grassi da soli (che ricade in modo
apparentemente fluido nella filiera del gruppo ACETATO), e
che avviene agevolmente solo nel cuore, nel grasso bruno
termogenetico, e nei muscoli rossi bene addestrati e
sottoposti a lavoro puramente aerobico, in realtà soffre la
carenza di glucidi, perché l'acetato non "alimenta" gli
intermedi chiave del ciclo di krebs (citrato, malato,
fumarato, ossalacetato, piruvato, etc) e questo può portare
a acidosi metabolica per eccesso di corpi chetonici non
metabolizzabili (acido acetacetico, un prodotto di
auto-condensazione dell'acetato in eccesso). Quindi queste
diete da delirio causavano usura dei reni e del fegato,
acidosi, e tutto, ma, per dire, facevano dimagrire anche a
pari calorie, perché mettevano l'organismo in condizione di
bruciare male, con meno efficienza, i materiali a disposizione.
Quando uno brucia proteine è come nei film dove nei battelli
per alimentare la caldaia, finito il carbone, bruciavano
mobili e sedie e divani : uno schifo.

vabbè ... mi taccio :)
ciao
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
*GB*
2018-06-19 17:46:51 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by Elio Fabri
Carboidrati  12 g
Proteine      0.2 g
belin, sotto i massimi storici (15-16 % di zuccheri),
Perché sono spremute senza zuccheri aggiunti (solo quelli naturali della
frutta).
Post by Soviet_Mario
ma cmq ancora alti. 12 % di calorie nude e vuote :(
Non credo. La spremuta che ho segnalato dichiara 0,5 g di proteine
(quindi più nutriente) e 20 mg di vit. C per ogni 100 ml.
Post by Soviet_Mario
Che saziano poco, causano picchi glicemici pazzeschi, rimbalzi, ri-fame,
etc :(
Se ti devi fare una corsa di 40 km in bicicletta, mangiare un cubetto di
parmigiano e bere 500 ml di spremuta d'arancia è ciò che ci vuole.

Bye,

*GB*
Ragnarok
2018-06-19 22:21:27 UTC
Permalink
Post by *GB*
Se ti devi fare una corsa di 40 km in bicicletta, mangiare un cubetto di
parmigiano e bere 500 ml di spremuta d'arancia è ciò che ci vuole.
Sai quanti si fanno 40 km in bicicletta...
E aggiungi pure se non devi pure dimagrire (e se non hai problemi di
prostata...).
Chi fa 40 km di bicicletta avrebbe pure bisogno di un'app che lo fa
guadagnare mentre pedala :-P
*GB*
2018-06-22 22:16:17 UTC
Permalink
Post by Ragnarok
Sai quanti si fanno 40 km in bicicletta...
Non sembrano nemmeno necessari... scrivono che Freelee di spremuta ne
beva da 3 a 5 volte tanta, eppure nelle foto non appare affatto obesa:

http://d.repubblica.it/beauty/2018/06/22/foto/freelee_banana_girl_la_blogger_della_giungla_instagram-4025105/

Niente trucco, niente vestiti: Freelee Banana Girl, la blogger vegana
che vive nella giungla

Ogni mattina Freelee beve tra un litro e mezzo e due litri e mezzo di
spremuta di arancia per aiutare la circolazione e aumentare le difese
immunitarie.

Bye,

*GB*
*GB*
2018-06-22 22:20:57 UTC
Permalink
Post by *GB*
http://d.repubblica.it/beauty/2018/06/22/foto/freelee_banana_girl_la_blogger_della_giungla_instagram-4025105/
  Niente trucco, niente vestiti: Freelee Banana Girl, la blogger vegana
che vive nella giungla
  Ogni mattina Freelee beve tra un litro e mezzo e due litri e mezzo di
spremuta di arancia per aiutare la circolazione e aumentare le difese
immunitarie.
Visto che sta nuda, è meglio che rimanga nella giungla e non soggiorni
nella savana, perché altrimenti con la pelle chiara e 2 litri e mezzo al
giorno di spremuta d'arancia rischierebbe il melanoma per via degli
psoraleni (chissà se lo sa).

Bye,

*GB*
Soviet_Mario
2018-06-22 22:28:11 UTC
Permalink
Post by *GB*
Post by Ragnarok
Sai quanti si fanno 40 km in bicicletta...
Non sembrano nemmeno necessari... scrivono che Freelee di
spremuta ne beva da 3 a 5 volte tanta, eppure nelle foto non
http://d.repubblica.it/beauty/2018/06/22/foto/freelee_banana_girl_la_blogger_della_giungla_instagram-4025105/
  Niente trucco, niente vestiti: Freelee Banana Girl, la
blogger vegana che vive nella giungla
  Ogni mattina Freelee beve tra un litro e mezzo e due
litri e mezzo di spremuta di arancia per aiutare la
circolazione e aumentare le difese immunitarie.
incrociamo le dita per il suo pancreas però.
L'arancia matura ha di suo un carico di glucoso non da poco,
e in spremuta, senza le fibre, l'indice glicemico schizza
molto vicino al succo d'uva, sidro e altra roba ultrarapid.
A prescindere dal mettere su peso o meno, è cmq tutto
zucchero che il pancreas si deve smazzare

P.S. vero che i flavonoidi sono vasoprotettori
P.P.S. però l'eventuale diabete è ancora più nefasto per il
sistema vascolare
Post by *GB*
Bye,
  *GB*
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
*GB*
2018-06-22 22:43:20 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
incrociamo le dita per il suo pancreas però.
L'arancia matura ha di suo un carico di glucoso non da poco, e in
spremuta, senza le fibre, l'indice glicemico schizza molto vicino al
succo d'uva, sidro e altra roba ultrarapid.
A prescindere dal mettere su peso o meno, è cmq tutto zucchero che il
pancreas si deve smazzare
Dici bene, ma hai letto il testo della foto 6 ?
Post by Soviet_Mario
P.S. vero che i flavonoidi sono vasoprotettori
P.P.S. però l'eventuale diabete è ancora più nefasto per il sistema
vascolare
Sicuro che il diabete venga direttamente per troppi zuccheri? Se certi
batteri duodenali non legano il glucosio alla metilnitrosourea, da solo
l'eccesso di glucosio basta a mandare in apoptosi le cellule beta?

https://en.wikipedia.org/wiki/Streptozotocin

Streptozotocin or streptozocin (INN, USP) (STZ) is a naturally
occurring alkylating antineoplastic agent that is particularly toxic to
the insulin-producing beta cells of the pancreas in mammals. It is used
in medicine for treating certain cancers of the islets of Langerhans and
used in medical research to produce an animal model for hyperglycemia in
a large dose, as well as type 2 diabetes or type 1 diabetes with
multiple low doses.

Streptozotocin is a glucosamine-nitrosourea compound. As with other
alkylating agents in the nitrosourea class, it is toxic to cells by
causing damage to the DNA, though other mechanisms may also contribute.
DNA damage induces activation of PARP which is likely more important for
diabetes induction than the DNA damage itself.[3] Streptozotocin is
similar enough to glucose to be transported into the cell by the glucose
transport protein GLUT2, but is not recognized by the other glucose
transporters. This explains its relative toxicity to beta cells, since
these cells have relatively high levels of GLUT2.[4][5]

Streptozotocin was originally identified in the late 1950s as an
antibiotic.[6] The drug was discovered in a strain of the soil microbe
Streptomyces achromogenes by scientists at the drug company Upjohn (now
part of Pfizer) in Kalamazoo, Michigan. The soil sample in which the
microbe turned up had been taken from Blue Rapids, Kansas, which can
therefore be considered the birthplace of streptozotocin.

Bye,

*GB*
*GB*
2018-06-22 23:10:19 UTC
Permalink
Post by *GB*
Sicuro che il diabete venga direttamente per troppi zuccheri? Se certi
batteri duodenali non legano il glucosio alla metilnitrosourea, da solo
l'eccesso di glucosio basta a mandare in apoptosi le cellule beta?
https://en.wikipedia.org/wiki/Streptozotocin
Aggiungo che la spremuta d'arancia contiene abbastanza vitamina C da
inibire la reazione di nitrosazione dell'urea, per cui la sintesi della
streptozotocina a partire da glucosio, nitriti (nei salumi ma anche
nelle patate), metanolo (in bevande alcoliche) e urea (prodotta da
Helicobacter pylori) non dovrebbe essere favorita. Certo, se pranzi
sempre al bar con un panino al salame o mortadella dove ci hanno volato
sopra le mosche e bevi vinaccio, allora rischi. I nitrati (trasformabili
in nitriti) stanno anche in spinaci e rucola, ma in quelle verdure c'è
molta vitamina C.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1060401

Reduction of gastric carcinogens with ascorbic acid.

The formation of nitrite from nitrate was studied in potatoes
incubated at room temperature. After 24 hours of incubation at 25
degrees, 112 ppm and 373 ppm of nitrite formed in homogenized cooked
potatoes containing 284 ppm and 584 ppm of nitrate, respectively. In
homogenized fresh potatoes incubated at 21 degrees and containing 284
ppm of nitrate, 103 ppm of nitrate formed within 24 hours. During the
period of nitrite formation, nitrate levels decreased sharply,
indicating that reduction of nitrate to nitrite occurred. Incubation at
2 degrees completely prevented nitrite formation in all cases. The
formation of methylnitrosourea from added methylurea and nitrite was
observed in potato incubated under simulated gastric conditions (37
degrees, pH 1.5). An ascorbate-nitrite mole ratio of 4 gave a 93%
inhibition of methylnitrosourea formation. Ascorbate reacted directly
with nitrite in potato incubated under identical conditions, yielding a
43% decrease in nitrite concentration. Ascorbate did not react with
methylurea or the product, methylnitrosourea.

Bye,

*GB*
*GB*
2018-06-22 23:14:03 UTC
Permalink
Post by *GB*
metanolo (in bevande alcoliche)
E anche dall'aspartame, se non fosse chiaro.

Bye,

*GB*
Soviet_Mario
2018-06-23 10:39:04 UTC
Permalink
Post by *GB*
Post by Soviet_Mario
incrociamo le dita per il suo pancreas però.
L'arancia matura ha di suo un carico di glucoso non da
poco, e in spremuta, senza le fibre, l'indice glicemico
schizza molto vicino al succo d'uva, sidro e altra roba
ultrarapid.
A prescindere dal mettere su peso o meno, è cmq tutto
zucchero che il pancreas si deve smazzare
Dici bene, ma hai letto il testo della foto 6 ?
Post by Soviet_Mario
P.S. vero che i flavonoidi sono vasoprotettori
P.P.S. però l'eventuale diabete è ancora più nefasto per
il sistema vascolare
Sicuro che il diabete venga direttamente per troppi
zuccheri?
uhm, sicuro no, ma è una vecchia informazione generica (non
deterministica) che non mi sono mai pregiato di aggiornare
con nuovi dati e nuovi studi
Post by *GB*
Se certi batteri duodenali non legano il glucosio
alla metilnitrosourea, da solo l'eccesso di glucosio basta a
mandare in apoptosi le cellule beta?
https://en.wikipedia.org/wiki/Streptozotocin
  Streptozotocin or streptozocin (INN, USP) (STZ) is a
naturally occurring alkylating antineoplastic agent that is
particularly toxic to the insulin-producing beta cells of
the pancreas in mammals. It is used in medicine for treating
certain cancers of the islets of Langerhans and used in
medical research to produce an animal model for
hyperglycemia in a large dose, as well as type 2 diabetes or
type 1 diabetes with multiple low doses.
  Streptozotocin is a glucosamine-nitrosourea compound. As
with other alkylating agents in the nitrosourea class, it is
toxic to cells by causing damage to the DNA, though other
mechanisms may also contribute. DNA damage induces
activation of PARP which is likely more important for
diabetes induction than the DNA damage itself.[3]
Streptozotocin is similar enough to glucose to be
transported into the cell by the glucose transport protein
GLUT2, but is not recognized by the other glucose
transporters. This explains its relative toxicity to beta
cells, since these cells have relatively high levels of
GLUT2.[4][5]
  Streptozotocin was originally identified in the late
1950s as an antibiotic.[6] The drug was discovered in a
strain of the soil microbe Streptomyces achromogenes by
scientists at the drug company Upjohn (now part of Pfizer)
in Kalamazoo, Michigan. The soil sample in which the microbe
turned up had been taken from Blue Rapids, Kansas, which can
therefore be considered the birthplace of streptozotocin.
ma dunque questi batteri (gli streptomiceti sono poi batteri
?) sono diffusi quanto ? Cosa favorisce la loro formazione ?
Perché se sono favoriti da molto glucosio come prebiotico,
stiamo da capo ... mboh :(
Post by *GB*
Bye,
  *GB*
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
*GB*
2018-06-22 22:30:08 UTC
Permalink
Post by *GB*
Non sembrano nemmeno necessari... scrivono che Freelee di spremuta ne
Trovato l'inghippo. Nel testo della foto 6 si legge che soffre da sempre
di infiammazione intestinale (forse Crohn, colon irritabile o celiachia)
e probabile conseguente malassorbimento.

Bye,

*GB*
unknown
2018-06-19 04:57:58 UTC
Permalink
Post by Elio Fabri
Dal punto di vista pratico/biologico, a me interessa l'uso metabolico
delle sostanze contenute nel succo, e l'eventuale contributo che danno
a sintesi di altre molecole, al lavoro meccanico del corpo, e altro
che non mi viene in mente.
Come si può condensare tutto ciò in un unico dato?
Se c'è una norma, che cosa dice?
le "calorie" rappresentano una semplificazione estrema la cui assoluta
inutilità è sempre più confermata dai più svariati studi

persone con diversi profili genetici o persone geneticamente simili ma
con microbiomi differenti possono assimilare in modo del tutto diverso
alimenti identici

per esempio gruppi di topi geneticamente diversi tra loro sottoposti a
4 diversi tipi di diete (macrobiotica, occidentale, mediterranea e non
ricordo l'altra) hanno risposto in modo completamente differente, nel
senso che la dieta che per alcuni era sana o indifferente era
estremamente dannosa per altri, con obesità e altri problemi di salute
sparsi

oppure si potrebbe citare obesità e magrezza causate da semplice
trapianto del microbioma

ecc.

si può solo dire che generalmente la cosiddetta dieta mediterranea è
quella che statisticamente è più sana (anche nei topi dello studio
citato sopra), ma in certe persone anche le diete peggiori non causano
alcun danno fisico
--
bye
!(!1|1)
*GB*
2018-06-19 17:51:38 UTC
Permalink
per esempio gruppi di topi geneticamente diversi tra loro sottoposti a 4
diversi tipi di diete (macrobiotica, occidentale, mediterranea e non
ricordo l'altra) hanno risposto in modo completamente differente, nel
senso che la dieta che per alcuni era sana o indifferente era
estremamente dannosa per altri, con obesità e altri problemi di salute
sparsi
La logica... usa la logica! Se ci sono differenze così grandi tra un
topo di laboratorio e l'altro, figurati che differenze ci saranno fra i
topi e l'uomo, così diversi per dimensioni, genetica e microbiomi. E'
chiaro che gli esperimenti sui topi non servono a nulla per stabilire
che tipo di dieta faccia bene o male a un essere umano: è sugli umani
che bisogna sperimentare le diete per avere delle risposte attendibili.

Bye,

*GB*
unknown
2018-06-20 04:17:06 UTC
Permalink
Post by *GB*
La logica... usa la logica! Se ci sono differenze così grandi tra un
topo di laboratorio e l'altro, figurati che differenze ci saranno fra
i topi e l'uomo, così diversi per dimensioni, genetica e microbiomi.
E' chiaro che gli esperimenti sui topi non servono a nulla per
stabilire che tipo di dieta faccia bene o male a un essere umano: è
sugli umani che bisogna sperimentare le diete per avere delle risposte
attendibili.
l'esperimento dimostrava solo che l'effetto di un dato regime
alimentare dipendeva dal genotipo

il fatto che i soggetti fossero topi o umani è quindi irrilevante
tanto più che è già stato rilevato come vari gruppi etnici abbiano
sviluppato particolari adattamenti alle rispettive particolari diete
--
bye
!(!1|1)
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