Post by SvanteCome definireste in maniera rigorosa la differenza tra una lega e un
composto non stechiometrico?
più che altro il termine "lega" (diciamo monofasica, altrimenti il discorso
è ancora più generale) è un po' vasto e racchiude almeno due grandi
categorie, leghe sostituzionali e interstiziali (come tu dici dopo anche se
le inserisci nei non stechiometrici) più altre che non conosco, entrambe non
stechiometriche. Probabilmente tra gli estremi di atomi di dimensione
analoga, struttura elettronica compatibile e struttura cristallina "nativa"
sovrapponibile (sostituzionale pura) e di atomi molto differenti, di cui uno
piccolissimo (interstiziale pura) si trovano anche casi intermedi non ben
ascrivibili. Ad esempio il silicio nel ferro a che categoria appartiene ? E
berillio o boro in alluminio o magnesio ?
E' possibile che il concetto di non stechiometrico debba essere stirato a
coprire anche i casi di sub-stechiometrico (tipico di alcuni ossidi che di
per sé stessi sarebbero stechiom, ma contengono dispersi atomi metallici
liberi o a valenze non standard per il reticolo principale, spesso in
percentuale non elevata). Non saprei darne una definizione rigorosa. Sono
miscele, al pari delle leghe, e secondo me essendo dispersioni (poca
miscibilità reciproca in senso termodinamico) e non soluzioni, sono diversi
dalle leghe sostituzionali (che invece sono soluzioni vere e proprie). Le
leghe interstiziali non saprei come definirle in questo senso.
Post by SvanteIn genere quando si parla di composti non stechiometrici ci si
riferisce a composti interstiziali (idruri, carburi, nitruri,
di carburi ne esistono pure stechiometrici, tipo la cementite nell'acciaio,
che coesiste con uan frazione di carbonio semplicemente dispersa. Di nitruri
non stechiometrici non so nulla.
Mi è capitato sottomano una rivista di "welding electrodes" che sfrutta
l'aggiunta di leghe di alluminio al nucleo di acciaio per sotttrarre azoto
al ferro, formando composti che non qualificano bene, ma suppongo di formula
definita (tipo AlN, BN) magari dispersi (è il problema delle
cristallizzazioni a velocità di solidificazione elevatissime, e quel che c'è
dentro ci resta congelato dentro).
Però non ho mai sentito di nitruri non stechiometrici, anche se esisteranno
di certo.
Ingenuamente pensavo che il carattere ionico cominciasse a diventare un po'
troppo spiccato.
Post by Svantecomposti
intercalari della grafite, etc.) oppure a ossidi di metalli presenti
in diversi stati di ossidazione (o meglio con diverso grado di
coordinazione). Però a rigor di termini, a parte il fatto che in
questi casi vi è sempre la presenza di un non metallo, non vedo una
differenza sostanziale con una lega metallica. Mi potete aiutare?
direttamente no, spero che discutendone e con contributi vari altrui vada
delineandosi pian piano un quadro più chiaro.
Restrittivamente parlando per composti non stechiometrici ho sempre inteso
composti definiti, spesso con un certo carattere ionico, con la tendenza a
formarsi e/o cristallizzare in forma di dispersioni più o meno omogenee. Da
questo punto di vista persino la banale ruggine che si forma spontaneamente
lo è !
Ciao
CCCP++Mario