Post by AmbroSiccome ho il camino, brucio abbastanza spesso legna, per cui recupero
un bel po' di cenere.
Anche io, mi scaldo SOLO a legna ...
Premesso che se n'è già parlato diffusamente (ma che non
ricordo dove né quando ... LOL), e che la cenere non solo
non è un composto chimico ma che, come miscela, ha giusto
una composizione di massima e molto variabile in funzione di
tanti parametri non predeterminabili ...
La sua composizione include SEMPRE molto carbonato di
potassio (che è bianco) e quantità sensibilmente inferiori
di carbonato/ossido di calcio e magnesio, poi ...
Può contenere quantità molto variabili (da praticamente
assente a diventare anche il dominante, almeno in volume) di
carbone (persino pezzi di legno semi carbonizzati, se hai la
griglia larga e fai un carico di legnetti di piccolo
diametro o legno umido che esplode molto e lo carichi in
studa già rovente).
Poi può contenere tracce di argilla, sabbia ed altri
materiali minerali (se bruci legna molto sporca come le
radiche di vite estirpate o legname tipo palificazioni
estratte da terra e fessurate, ma anche legna grossa molto
fessurata tende a riempirsi di terra, un po' per la polvere
un po' per gli insetti che ce la portano).
Cerchiamo di mettere almeno un qualche punto fermo (sono pochi)
1) è in ogni caso una miscela molto basica. Secondo le
piante che vuoi concimare, e il tipo di terreno in cui la
depositi, questo può essere molto positivo, ininfluente, o
molto negativo. Se, ad es., hai un suolo molto acido (tipo
tufo gesso, terra rossa, pineta o strato di humus spesso e
scuro), e le piante che ci stanno sopra non sono acidofile,
gli fai un favore. Se hai dei mirtilli, ribes, uvaspina su
un suolo neutro o calcarei e li spargi di cenere, può anche
essere che di mirtilli e ribes non ne vedi più per un po' di
anni (o che gli fai la pelle). Insomma, l'azione
alcalinizzante intensa (ma non enormemente persistente se
sei in zona piovosa) non può essere valutata a priori.
Per la stessa ragione la cenere è invariabilmente negativa
sulla disponibilità del ferro (che è un nutriente non
abbondante nei suoli poveri di argilla "rossa"). Se il ferro
è davvero scarso, la fertilizzazione a cenere non giova e
può essere nociva. Naturalmente se bruci radici estratte
dalla terra rossa e hai una cenere bruna, magari l'effetto
non sussiste, ma la cenere bianca o grigio pallido è sempre
un "precipitante" per il ferro ione disponibile.
2) La cenere è un ottimo fertilizzante potassico, ione che
male non fa mai, e a volte è limitante (tant'è che in molti
concimi si aggiunge e non poco). Altre sostanze (tipo calcio
e magnesio, di solito non sono limitanti affatto, per cui
non influisce).
3) il carbone di per sé stesso è come un inerte, tipo la
sabbia. Non fa niente e non si scioglie nemmeno. Al max si
disgrega con gli anni o il vento lo porta via. Diciamo che è
quasi imputrescibile, a differenza del legno, ergo non fa
marcire nulla e non induce lo sviluppo di funghi.
Post by Ambronel raccoglierla settimama per settimana, mi rendo conto che non tutta
la cenere è uguale: nel senso che l'ultima bruciata è bella soffice
Si in genere l'ultima fase della combustione consuma una
legna molto secca (che non tende più a spaccarsi e
schioccare, quindi brucia in modo regolare senza distacchi
di pezzi di legno), e procede anche lenta, solo in
superficie. Siccome poi il legno ha anche già perso quasi
tutte le molecole gassose pirolizzabili che "ingrassano" la
combustione, anche con poca aria si ottiene una combusione
molto pulita, come se bruciasse il carbone. Ergo spesso la
cenere esce fina e bianca (che implica che la combustione è
stata completa sino in fondo).
Post by Ambroe
grigia mentre quella di inizio settimana è brutta polverosa di colore
indefinibile.
L'accensione a stufa fredda di solito è la fase meno
efficiente e più sporca. Intanto la T interna è bassa e
disomogenea (condensano più sublimati sulle pareti fredde),
poi gioco forza sei costretto a aprire l'aria a stecca per
dare tiraggio e far allungare le fiamme per attecchire su
tutta la carica. Inoltre di solito la prima carica usa legna
più piccola sotto e via via più grossa sopra (e la griglia è
pulita, ossia permeabile al massimo). Non di rado la legna
minuta, quando brucia nella vampa iniziale, si taglia in
pezzi piccoli, che cadono giù e poi carbonizzano solo e in
parte. E' inevitabile cmq, a meno di non avere una bestia
come la mia stufa che regge cariche da 8 ore con legna
mediocre (col castagno secolare ho toccato le 16 ore di
autonomia senza ricarica e apertura dello sportello,
praticamente di cenere non ne vedi quasi, bruci ad aria
quasi chiusa e la legna svanisce senza traccia ... eccetto
la cracia che trovi nei tubi : non esiste un pasto gratis
!). A me capita a volte che passino varie settimane senza
spegnimento, per cui non faccio che rabboccare con altra
legna medio grossa o grossa sulle braci residue, e la fase
di scoppiettamento è meno nociva perché i pezzi massicci si
sfaldano poco, specie se con una bella scorta di brace sotto
non sei costretto a pompare il tiraggio a stecca per farla
prendere in fretta. A volte chi usa la stufa di rado o non
la conosce bene è un po' apprensivo nelle prime fasi e non
si tranquillizza che abbia preso sin quando non sente un
ruggito roboante e il lamierame che scricchiola :-)
Post by AmbroDal punto di vista chimico, la cenere è sempre la stessa (quella
prodotta da legna, ovviamente)?
Eh direi di no .... non è manco uguale la materia prima !
Post by AmbroCome fertilizzante può andar bene?
Ahimè, dipende. Però se ti fai un bel mazzo e la spargi su
una superficie ampia invece di fare un cono attorno ad un
unico tronco, danni non ne fai in ogni caso.
Se qualche contadino ti dice quali piante vogliono una
correzione basica del suolo, stai apposto.
ciao
soviet