Post by Elio FabriPost by ADPUFMa d'altronde è già "ossidato"... i tre nitriti... ihihih!
CH3-C6H2(NO2)3
Trattandosi di chimica, farei meglio a stare zitto, ma mi
pare che
l'hai detta grossa :-)
magari era una battuta (quel ihihih mi pareva una sorta di
nitrito ... di cavallo), boh :)
Post by Elio Fabri"Nitriti"? E perché mai? E' un nitroderivato ... oltre non
mi azzardo.
giusto, è un trinitroderivato
Post by Elio FabriMa ossidato...
E' cosa arcinota, perfino a me, che si fabbricano un sacco di
esplosivi come nitroderivati: (tri)nitroglicerina,
ecco però quest'ultima, è effettivamente un NITRATO, il nome
è fuorviante. In altre parole la nitroglicerina (e anche il
fulmicotone) sono ESTERI NITRICI, sono ancora più "energy
dense" perché hanno azoto al massimo stato di ossidazione.
Con gli esteri nitrici è molto semplice arrivare ad una
formulazione STECHIOMETRICA. La tristemente nota
nitroglicerina è addirittura, sebbene leggerissimamente,
sovraossidata, ma questo non è mai male (ci sono sempre
additivi, plastificanti o altro, da bruciare, un po' di
ossigeno extra non fa male)
TNT, picrati, stifnati, hanno invece azoto NITRO che ha un
livello di ossidazione +3 (ed equivale a un nitrito, anche
se la valenza dell'azoto è complessivamente V nel nitro e
solo III nel nitrito, pur avendo uguale numero di
ossidazione). Questo significa che è più difficile veicolare
tutto il fabbisogno di ossigeno coi nitrogruppi.
Post by Elio Fabri(tri)nitrofenolo,
(tri)nitrobenzene, nitrocellulosa ...
Direi che il carattere esplosivo derivi proprio dal fatto di
avere già
nella molecola l'O necessario per ossidare C e H.
si, ma il TNT ne ha invero piuttosto poco
C7H5N3O6 + 5,25 O2 ==> 7 CO2 + 2,5 H2O
ha quindi un notevolissimo debito : infatti incendiato
deflagra semplicemente (brucia con notevole violenza, ma non
esplode)
Post by Elio FabriQuindi la reazione procede nella massa, senza richiedere
aria come un
combustione.
Ora sparate pure :-)
no in generale hai detto cose giuste, anche se in senso
quantitativo non descrivono con la stessa precisione
qualsiasi genere di esplosivi.
Il TNT è substechiometrico in ossigeno.
Il nitrato di ammonio è superstechiometrico (possiede
ossigeno "attivo" in eccesso), il perclorato di ammonio
ancora di più.
NEl formulare si possono fare dei plastici o cmq miscele in
cui dosi adatte di un sub- e di un super-stechiometrico,
producono una massa idealmente stechiometrica, che libera
tutta la sua forza anche se esplode in un buco nel
calcestrauzzo sigillato
Post by Elio FabriPost by ADPUFPare che (se puro) sia molto stabile e che bruci senza
s-ciopare.
si, spontaneamente è un deflagrante. Anche la celluloide ha
un tenore nitrico insufficiente da esplodere (però è di
un'infiammabilità paurosa). Il fulmicotone, con almeno 2 o
più gruppi nitrato per unità di glucosio, comincia già a
essere esplosivo di suo.
Post by Elio FabriQuesto te lo posso confermare per esperienza diretta.
La storia risale a oltre 70 anni fa.
Appena finita la guerra, ero un ragazzo di 15-16 anni, e
avevo fra i
compagni di classe un ragazzo (Renato) che a casa aiutava il
padre
(che di mestiere era quello che a Roma allora si chiamava
"stagnaro").
Ecco : meno male quindi che HAI SCRITTO !
Post by Elio FabriSubito dopo la guerra i dintorni di Roma erano pieni di
residuati
bellici, anche aerei caduti, carri armati abbandonati...
Renato girava per la campagna e smontava e recuperava tutto
quello che
poteva.
Alcune cose le rivendeva, penso.
Altre se le teneva, e qualcosa lo regalava a me, che
frequentavo la
bottega. Specialmente materiale elettronico, ma anche
esplosivi.
maremma ...
Post by Elio FabriE' così che feci conoscenza col tritolo, in forma di
"saponetta".
In effetti si poteva accenderlo con un fiammifero: bruciava
lentamente
con fiamma gialla.
su quantità piccole non va in pirolisi. Bruciare masse più
grandi, che poi fondono e iniziano a sublimare, può dare
incendi ingovernabili
Post by Elio FabriDel resto la stessa cosa facevano altri esplosivi, per es. la
balistite, che era usata come carica per i bossoli dei
proiettili di
artiglieria.
qui non conosco la mistura.
Ad ogni modo ogni esplosivo di grado bellico necessariamente
è di una stabilità ragionevole. Diversamente, come scoppia
il primario e poi il propellente, potrebbe saltare per
simpatia. Anche termicamente credo che il proiettile
all'uscita di una canna lunga non sia esattamente a
temperatura ambiente
Post by Elio FabriEra in forma di spaghetti di color bruno, e
anche quella
bruciava tranquillamente.
Per farla esplodere richiedeva un innesco, ossia un esplosivo
sensibile all'urto del percussore.
gli inneschi sono invece pericolosissimi come
maneggevolezza, specie se vengono spacchettati e maneggiati.
Che so, uno raschia con un coltello, e boom
Post by Elio FabriAnche su questo ho un ricordo.
Un giorno Renato diede a me e a un altro ragazzo dei
proiettili di
mitragliatrice pesante, completi di bossolo, carica e innesco.
Ricordo che apersi a forza la capsula con l'innesco: ne uscì
una
polvere bianca che disposi in una striscia sul davanzale di una
finestra.
In quel caso avvicinando un fiammifero acceso il tutto
bruciò in un
attimo facendo solo una fiammata, senza rumore né danni,
visto che era
all'aria libera.
Però l'altro ragazzo, che si mise anche lui a smontare
l'innesco, fu
più incauto o più sfortunato di me: gli esplose ancora nella
capsula,
e ci rimise due dita.
eh ... purtroppo sono roba da specializzati artificieri.
Non so se all'epoca usassero già azide di piombo, o ancora
fulminato di mercurio (non penso). L'azide di piombo mi pare
grigiastra chiara, se pura, il fulminato non so.
l'azide di ARGENTO, grigia, è così sensibile che esplode
anche da fradicia di acqua appena filtrata, con un colpetto
di martello sulla poltiglia.
Grazie dell'aneddoto !
Post by Elio Fabri"ecco, voialtri,
con la chimica..."
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1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
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