Discussione:
aceto balsamico
(troppo vecchio per rispondere)
Rill
2006-03-21 17:12:49 UTC
Permalink
Ciao a tutti, sono uno studente e mi appresto ad affrontare la
maturità per diventare perito chimico....avrei bisogno di qualche
dritta su come è possibile determinare l'età di un aceto balsamico e
le analisi relative...potete aiutarmi?
m***@libero.it
2006-03-23 11:56:15 UTC
Permalink
La Tossina

La tossina prodotta dal clostridio è uno dei veleni più potenti che
si conoscano. Attenzione: ne basta anche un solo boccone per provocare
l'intossicazione ed, eventualmente, la morte.
Si tratta di una proteina che agisce come un neurotossico, bloccando la
trasmissione degli impulsi nervosi.
La tossina prodotta dal Clostridium botulinum, per fortuna, a
differenza delle spore del batterio, non è resistente al calore:
bastano 20 minuti a 80°C a distruggerla.
m***@libero.it
2006-03-23 11:57:09 UTC
Permalink
Tutte le verdure a meno che opportunamente trattate in soluzioni acide
e/o in salamoie, con l'eccezione dei pomodori (che però sono un caso a
parte e possono essere o meno a rischio essendo la loro acidità
proprio al confine. L'acidità dei pomodori può variare in base alla
maturità (il pomodoro verde è più acido), dalla varietà, dalle
condizioni di coltivazione etetc.tetc.è più sicuro acidificarli
leggermente, come spiegato nelle ricette)
Pochi tipi di frutta fresca: (i fichi sono al limite dell'acidità,
come i pomodori).
Nel sito USDA non ho trovato notizie sulla frutta secca, castagne
comprese. Direi che la frutta secca ha bassa acidità, ma d'altronde ha
basso contenuto di acqua. Non so quindi dire se una marmellata (o
meglio, purea) di frutta secca possa o meno essere a rischio. Io credo
di si, ma non ho trovato notizie sicure da darvi. Sicuramente in Gran
Bretagna ci sono stati casi di botulismo dovuti a yogurt contaminato da
nocciole, ma nello yogurt, se di tipo non acido, come ormai sono tutti,
di acqua ce n'è in quantità)
Le carni
I pesci
I prodotti umidi affumicati (come i pesci: salmone, trota, storione
etc. NB Non gli affumicati e seccati, come lo Stoccafisso.
Insaccati (in pratica negli insaccati si creano condizioni di bassa
percentuale d'ossigeno sufficienti a consentire lo sviluppo del
batterio). Nei processi produttivi dei salumi (carni crude lavorate
sottoposte a stagionatura) si utilizzano additivi come i nitrati di
sodio e di potassio che hanno la funzione di inibire la crescita del
botulino; in concentrazioni eccessive, però, i nitrati possono essere
pericolosi perch´ nell'organismo possono trasformarsi in nitrosamine,
potenziali agenti cancerogeni.
In teoria sui sacri testi nient'altro: anche se, ricorderete forse il
caso abbastanza recente di un'intossicazione da botulino dovuta a
mascarpone: caso pressocchè ignoto fino ad allora. D'altronde se ci
pensate bene quel tipo di prodotto viene venduto in confezioni
sigillate, non è certo acido e, tra la produzione ed il consumo
possono passare diversi giorni. Ho notato, recentemente, che leggendo
l'etichetta si notano aggiunte di acido citrico: che sia una nuova
norma anti botulino?
Date le caratteristiche di resistenza al calore delle spore di
Clostridium botulinum tutte le conserve a rischio, non possono essere
preparate per semplice ebollizione in acqua.

Queste conserve si possono preparare in casa solo se si dispone della
giusta attrezzatura, che consiste in una specie di pentola a pressione
con manometro con la quale si raggiungono i famosi 120° C. Il sito
USDA sconsiglia l'uso della normale pentola a pressione.

Non tratto qui questi metodi dato che non mi sembra siano molto in uso
da noi. Per questo argomento rimando gli interessati al sito del
National Food Safety Database.



Aspetto delle Conserve
Rill
2006-03-23 12:01:18 UTC
Permalink
Il punto G esiste, però bisogna sfatare dei falsi miti.

Per prima cosa vi voglio dire che il sesso è innanzitutto una
"questione di testa" e solo secondariamente di sensazioni fisiche (sul
sesso e la psiche potremmo parlare un'altra volta). Inoltre il punto G,
contrariamente a quanto si dice, non è un bottone magico che basta
toccare per avere un orgasmo ma piuttosto un'area piacevole da
stimolare per alcune donne. Infatti, sebbene tutte le donne lo hanno
purtroppo non tutte sono sensibili e/o provano piacere in quel punto.

Il punto G è una piccola massa di tessuto della grandezza di un
fagiolo che si trova a circa 4/5 cm dalla vagina, nella parete
superiore e più precisamente a mezza strada tra l'osso pubico e la
cervice.

Per una donna non è facile localizzare il punto esatto da sola a meno
che non lo faccia da seduta, comunque, con l'assistenza di un partner,
può essere facile trovarlo.

Molte donne dicono che essere stimolate in quella zona procura loro
degli orgasmi più intensi rispetto alla penetrazione del pene.

Quando viene fatta pressione nel punto G molte donne hanno lo stimolo
di urinare tuttavia questa sensazione, se si continua a stimolare la
parete, diminuisce automaticamente, provocando, in poco tempo, un
piacere intenso che porta molto spesso a delle vere e proprie
eiaculazioni e permettendo, in molti casi degli orgasmi multipli.

A tutte le ragazze: non vi scoraggiate se il punto G a voi non fa
effetto. Ricordate che in materia di corpo umano e sesso siamo tutti
diversi.
Rill
2006-03-23 12:04:06 UTC
Permalink
sesso orale è una delle pratiche sessuali preferite dal sesso maschile
e ci sono molte ragazze alle quali piace far godere il proprio partner
in questo modo, ce ne sono altre che invece lo considerano sporco o
offensivo.

In questa e-mail cercherò di darvi qualche consiglio per rendere
questa esperienza il più piacevole possibile per entrambi i partner,
però ricordatevi che se alla vostra ragazza proprio non piace non
fatela sentire in colpa e rispettate sempre quelle che sono le sue
scelte.
Ricordate, il rispetto prima di tutto.

Immagino che tutti, chi più chi meno, sappiate di cosa stiamo
parlando, per cui mi soffermerò soprattutto su aspetti che a volte
vengono poco considerati quando si parla di sesso orale (e di sesso in
genere).
Prima di addentrarmi nell'argomento vi voglio dire una piccola
curiosità: a volte il sesso orale può aiutare le coppie nelle quali
esiste un piccolo problema di erezione o di impotenza temporanea se
praticato durante i preliminari.

La parte più sensibile del pene è il glande, è da qui che partono
tutti i recettori nervosi responsabili delle sensazioni piacevoli che
si provano, ed è quindi questa la zona che va più di tutte stimolata.
Potete baciarlo,
leccarlo, succhiarlo (con attenzione), accarezzarlo ed in cambio
riceverete sempre risposte positive. Quando praticate del sesso orale
al vostro partner ricordatevi sempre che la calma è l'arma vincente,
non abbiate fretta, siete voi che conducete il gioco, non fatelo venire
subito.
Potete iniziare con il dare qualche bacio sul glande, potete poi
leccarlo e scendere con la lingua lungo tutta l'asta, potete
masturbarlo mentre con la bocca e la lingua vi soffermate a stuzzicare
il glande, insomma come sempre
largo alla fantasia facendo però attenzione a non provocare sensazioni
spiacevoli perchè dal glande partono si stimoli di piacere ma anche
quelli dolorosi (ad esempio fate attenzione ai denti).

A tal proposito una cosa che va sfatata è che non tutto ciò che si
vede nei film hard è vero dal punto di vista del piacere, infatti non
a tutti piace essere "succhiati" in quel punto e ad alcuni questo può
provocare del dolore, inoltre non sempre la foga e la velocità dei
movimenti sono gradite, meglio un'azione lenta, progressiva e
soprattutto poco traumatica.
Consiglio tecnico: se il vostro partner fa parte del gruppo a cui da
fastidio essere succhiati con le labbra potete provare a farlo creando
con la lingua ed il palato una specie di ventosa, questa sarà
sicuramente più delicata di quella fatta da guance e labbra.

Una cosa che in genere fa provare un piacere molto intenso è il
cingere con le labbra il glande alla base (dove si continua con il
resto del pene) e leccarlo con la lingua dall'interno della bocca.
Inoltre, a molti ragazzi piace essere masturbati e sentire la bocca che
segue i movimenti della mano oppure essere masturbati mentre il glande
è all'interno della bocca che rimane ferma.

Per quanto concerne il venire in bocca o meno, l'ingoiare o meno lo
sperma ognuno deve agire secondo quanto crede e si sente di fare, io
posso darvi un consiglio sul come evitare certi piccoli problemi, però
cercate di non avere degli atteggiamenti di rifiuto tipo sputare lo
sperma o scappare in bagno, questo metterebbe in imbarazzo chiunque.
Molte ragazze trovano piacevole praticare il sesso orale al proprio
partner ma a volte trovano delle difficoltà "tecniche", ad esempio
può capitare che il getto di sperma fuoriuscendo vada ad urtare contro
l'ugola o contro il fondo della cavità orale causando una sensazione
spiacevole che va da un senso di vomito fino ad una vera e propria
sensazione di soffocamento (non per tutte è così).
Ebbene a questa piccola difficoltà vi è una soluzione, bisogna solo
affinare la propria tecnica ed imparare a capire quand'è che il
partner sta per venire (per capirlo basta ascoltare i gemiti che
emette, oppure chiedergli
di dirlo o imparare a sentire le pulsazioni del glande e dell'asta che
precedono l'eiaculazione) e a questo punto interporre un ostacolo tra
l'orifizio uretrale e la cavità orale, basta alzare la lingua
affinché questa con la punta raggiunga il palato (un pò come
arricciarla) e la base della stessa vada ad appoggiarsi sulla punta del
glande.

Un consiglio a tutte le ragazze. Mentre fate volare di piacere il
vostro uomo, ogni tanto guardatelo negli occhi, questo gli farà
sicuramente piacere e se siete una coppia con una certa intesa vi
renderà dei perfetti complici
e non vergognatevi se ogni tanto mentre lo succhiate dalla vostra bocca
escono rumori imbarazzanti, fa tutto parte del gioco e c'è anche chi
li trova eccitanti.

Prima ho accennato ai film hard dicendovi come molto spesso ciò che si
vede non corrisponda esattamente a ciò che si dovrebbe fare in materia
di sesso.
Ebbene il sesso orale rappresenta un esempio lampante di ciò. Infatti,
non solo da un punto di vista tecnico potrebbe essere non troppo
piacevole (o almeno non piacevole quanto potrebbe essere se fatto in
modo diverso), ma si corre il rischio che ci si fissi su quel modello
ignorando che esistono altri modi per farlo e finendo così per far
addormentare la fantasia. Per farvi capire bene il concetto, un aiuto
mi viene dai paesi orientali dove il sesso viene visto come un vero e
proprio culto, come un'arte.
Una tecnica che potete provare consiste nel far scivolare della saliva
dal glande lungo tutta l'asta per poi riportarla verso l'alto con la
lingua sempre con movimenti lenti e "dolci", il vostro partener
gradirà sicuramente.

Fin qui abbiamo parlato del sesso orale maschile, ovvero della
fellatio, ora è giunto il momento di pensare anche al gentil sesso. Se
il punto più sensibile per l'uomo è il glande, per la donna, per
quanto riguarda i genitali esterni, questo è rappresentato dal
clitoride ed è da qui che partono le fibre nervose che conducono gli
impulsi del piacere (potete leccarlo, baciarlo, succhiarlo, sempre con
delicatezza), quindi imparate a "giocare" con questa parte del corpo
della vostra partner. Anche per questo tipo di pratica sessuale valgono
le stesse regole che abbiamo visto prima: calma e niente fretta,
dolcezza e niente foga (almeno non troppa) e rispetto. Come per l'uomo
è imbarazzante vedere la compagna sputare il proprio seme o correre
via in bagno subito dopo il rapporto lo stesso vale per la donna, non
fate nulla che possa metterla in imbarazzo. Inoltre, praticare del
sesso orale durante i preliminari aiuta la penetrazione perchè aumenta
la lubrificazione dei genitali femminili (oltre alle ovvie
implicazioni piacevoli che la donna prova, etc).

Anche qui largo alla fantasia. Potete iniziare leccando il clitoride
per poi scendere verso l'ostio vaginale che potete penetrare con la
lingua, potete usare contemporaneamente anche le mani, con un dito
penetrate nella vagina e con la bocca stuzzicate il clitoride e
viceversa, inoltre potete massaggiare e accarezzare il perineo (la zona
tra vagina ed ano) e/o giocare contemporaneamente con l'ano.

Ricordatevi sempre che la fretta è dannosa quando parliamo di sesso,
quindi metteteci sempre molta calma, molta dolcezza e il giusto
rispetto.
radiazione
2006-03-23 15:08:00 UTC
Permalink
L'aceto balsamico ha origini in gran parte sconosciute. La prima
testimonianza risale al 1046 (poema Vita Mathildis del monaco Donizone
che racconta della richiesta di un aceto perfettissimo fatta a Piacenza
dall'imperatore di Germania Enrico II al marchese di Toscana
Bonifacio). Nel rinascimento l'aceto balsamico compare sulle tavole di
re e duchi, in particolare a Ferrara, presso gli Estensi.
Nell'Ottocento in Emilia era costume arricchire la dote della
nobildonna che si maritava con vaselli di aceto balsamico pregiato e
batterie di botticini dal contenuto prezioso.

Attualmente l'aceto balsamico si prepara passando attraverso tre fasi:
la fermentazione alcolica, l'ossidazione acetica e l'invecchiamento.
Sono utilizzate in prevalenza botticelle in legni di rovere, castagno,
gelso, ciliegio, frassino e ginepro, ognuno dei quali cede un
particolare aroma all'aceto. Mentre il processo di acetificazione per
il comune aceto si alimenta con il vino, per produrre l'aceto balsamico
il processo è alimentato col mosto cotto. Il processo d'invecchiamento
dura diversi anni; il prodotto ha una gradazione alcolica di almeno sei
gradi.

Il migliore è quello tradizionale di Modena o di Reggio Emilia, un
aceto balsamico invecchiato almeno dodici anni in botti di legno
pregiato, ottenuto con solo mosto di vino.

Perché usarlo - A differenza di molti prodotti tipici decisamente poco
dietetici, l'aceto balsamico è un esempio di prodotto genuino che può
essere utilizzato convenientemente nella dieta. La sua migliore
performance è la sostituzione dell'olio in tutti quei piatti (secondi
e insalate) in cui l'olio di oliva viene aggiunto per insaporire la
portata. Si passa dalle 900 kcal/100 g alle sole 25-30 kcal/100 g
calorie dell'aceto balsamico. Un bel risparmio senza rinunciare al
gusto.

INFO AL. - CIBO VARIABILE (i valori che seguono sono medi)

Carboidrati: 24,8; proteine: 0; grassi: 0; acqua: 75,2; calorie: 100
L'aceto balsamico ha origini in gran parte sconosciute. La prima
testimonianza risale al 1046 (poema Vita Mathildis del monaco Donizone
che racconta della richiesta di un aceto perfettissimo fatta a Piacenza
dall'imperatore di Germania Enrico II al marchese di Toscana
Bonifacio). Nel rinascimento l'aceto balsamico compare sulle tavole di
re e duchi, in particolare a Ferrara, presso gli Estensi.
Nell'Ottocento in Emilia era costume arricchire la dote della
nobildonna che si maritava con vaselli di aceto balsamico pregiato e
batterie di botticini dal contenuto prezioso.

Attualmente l'aceto balsamico si prepara passando attraverso tre fasi:
la fermentazione alcolica, l'ossidazione acetica e l'invecchiamento.
Sono utilizzate in prevalenza botticelle in legni di rovere, castagno,
gelso, ciliegio, frassino e ginepro, ognuno dei quali cede un
particolare aroma all'aceto. Mentre il processo di acetificazione per
il comune aceto si alimenta con il vino, per produrre l'aceto balsamico
il processo è alimentato col mosto cotto. Il processo d'invecchiamento
dura diversi anni; il prodotto ha una gradazione alcolica di almeno sei
gradi.

Il migliore è quello tradizionale di Modena o di Reggio Emilia, un
aceto balsamico invecchiato almeno dodici anni in botti di legno
pregiato, ottenuto con solo mosto di vino.

Perché usarlo - A differenza di molti prodotti tipici decisamente poco
dietetici, l'aceto balsamico è un esempio di prodotto genuino che può
essere utilizzato convenientemente nella dieta. La sua migliore
performance è la sostituzione dell'olio in tutti quei piatti (secondi
e insalate) in cui l'olio di oliva viene aggiunto per insaporire la
portata. Si passa dalle 900 kcal/100 g alle sole 25-30 kcal/100 g
calorie dell'aceto balsamico. Un bel risparmio senza rinunciare al
gusto.

INFO AL. - CIBO VARIABILE (i valori che seguono sono medi)

Carboidrati: 24,8; proteine: 0; grassi: 0; acqua: 75,2; calorie: 100
Rill
2006-03-23 20:05:05 UTC
Permalink
io ero interessato alle analisi che si fanno all'aceto e non alla sua
storia!!!!!!!!!!!!

Loading...